Marketing

Come aumentare la Brand Awareness

Qual è l’obiettivo di ogni azienda che utilizza il web per aumentare la propria visibilità e diventare un marchio sempre più famoso? L’obiettivo finale, chiaramente, è quello di diventare un punto di riferimento primario di un determinato settore. In questo contesto possiamo parlare dunque di Brand Awareness.

Si possono utilizzare diverse strategie per fare in modo che un determinato brand possa diventare una sorta di simbolo riconosciuto dai più, un marchio che al primo impatto visivo riesca a stimolare una serie di sensazioni all’utente medio. Sensazioni come affidabilità, onestà, qualità, professionalità…

Insomma, diventare un marchio di riferimento come obiettivo ultimo di un’azienda che ha capito (magari in anticipo sui competitor del proprio settore) l’importanza del web per ampliare il proprio volume di affari.

Che cos’è la Brand Awareness

Vediamo ora di entrare nel dettaglio della discussione odierna, così da mettere in chiaro quelli che sono i punti chiave del discorso.

Quando parliamo di Brand Awareness facciamo riferimento alla notorietà di marca, al livello di riconoscibilità di un determinato brand, un parametro che sta ad indicare quanto sia riconoscibile un marchio nella mente degli utenti.

Insomma, il tuo marchio è riconoscibile nella mente dei naviganti del web?

Quai sono le sensazioni che il tuo marchio ispira negli altri?

Se l’obiettivo è far diventare la tua azienda un punto di riferimento di un determinato settore del business, allora bisogna per forza di cose ragionare sulla Brand Awareness e su come aumentarla con gli strumenti che il web ci mette a disposizione, contando ovviamente sulle proprie conoscenze e (se possibile) su un bel carico di creatività.

Piramide di Aaker

In merito alla Brand Awareness e alla possibile definizione univoca per essa, possiamo prendere in esame la famosa (tra gli addetti ai lavori) piramide di David Aaker, noto economista statunitense che ha definito diversi piani costruendo una scala di valori che contribuiscono a definire l’ambito.

Secondo Aaker, la Brand Awareness non è altro che l’insieme, o per meglio dire una summa, di un percorso che avviene e che può essere strutturato attraverso quattro fasi ben precise che contribuiscono a costruire la suddetta piramide.

brand awarreness piramide di aaker

Punto 1: alla base della piramide elaborata dall’economista americano troviamo, ovviamente, una conoscenza pressocché nulla del relativo marchio.

Punto 2: il secondo livello denota un grado di conoscenza decisamente migliore ma ancora fermo a una soglia troppo bassa per poter essere soddisfacente per un’azienda che punta al massimo.

Punto 3: al terzo livello ci si trova già in una posizione ottimale, ovvero in questa fase il tuo marchio sarà preso in considerazione insieme ad altri ritenuti come affidabili dall’utente.

Punto 4: quando si raggiunge il Top of Mind si arriva al livello definitivo, il punto in cui il marchio diventa la prima e unica soluzione che viene in mente a una persona per soddisfare una determinata esigenza.

Differenza tra Brand Awareness e Brand Reputation

A questo punto potrebbe venirti in mente una cosa: che differenza c’è tra questa Brand Awareness e la Brand Reputation?

Per quanto possa sembrare scontata la risposta, con due ambiti che in realtà possono benissimo fondersi in uno solo, in realtà esiste una differenza di fondo sottile ma decisamente netta che suddivide questi due ambiti che rientrano comunque nella definizione di un ampio piano di Web Marketing che aiuti il brand a diventare famoso.

Come detto fino a questo punto, con la Brand Awareness facciamo riferimento al grado di notorietà di un determinato marchio, al grado di conoscenza che il brand ispira nella mente delle persone, una sorta di percorso a tappe che viene perfettamente strutturato attraverso la già citata piramide di Aaker.

Per quel che riguarda la Brand Reputation, invece, si parla di reputazione di un marchio, il livello di apprezzamento (non quindi di conoscenza, già assodata) che i consumatori hanno di un brand in particolare.

Si tratta di un parametro che viene definito, in maniera positiva, grazie alla qualità dei tuoi servizi e alla tua capacità di interagire in maniera corretta con gli utenti che, se soddisfatti, saranno spinti a rilasciare pareri positivi sul tuo lavoro, aumentando così la tua reputazione online.

Come aumentare la Brand Awareness con il Web Marketing

Una volta definita la natura del settore che stiamo prendendo in esame, bisogna ragionare su come aumentare la Brand Awareness per fare in modo che il tuo marchio possa scalare i livelli della piramide di Aaker e arrivare al punto massimo definito Top of Mind, il grado di notorietà più alto per la tua azienda.

Per aumentare la notorietà di un marchio abbiamo a disposizione tutta una serie di strumenti e di discipline che possiamo utilizzare per fare in modo che un brand diventi il top del proprio settore.

Se vuoi portare la tua azienda in cima ai punti di riferimento per determinate esigenze, a cui i tuoi prodotti/servizi possono ben rispondere, devi per forza di cose strutturare una strategia di Web Marketing che tenga conto di tutti gli elementi e le attività che possono aiutarti in tal senso.

Per definire un piano di Web Marketing in grado di dare risultati soddisfacenti devi partire necessariamente da una profondo conoscenza del tuo target di riferimento, non solo per quel che riguarda i bisogni ma anche i modi, il linguaggio e i canali attraverso cui questa fetta di clienti si muove ed è possibile agganciare.

Costruisci quindi dei contenuti utili in tal senso, inserendo call to action e offrendo sempre soluzioni vantaggiose per qualsiasi problematica. Il lavoro di Content Marketing è fondamentale in tal senso!

Un consiglio utile per questo tipo di lavoro è quello di non fossilizzarsi esclusivamente sui propri prodotti ma cercare di ruotare intorno a essi, mettere in evidenza quelle che possono essere le difficoltà di un determinato settore e offrire (attraverso contenuti, infografiche, guide e quant’altro) delle soluzioni semplici e in grado di aiutare l’utente.

Il segreto per far sì che dei contenuti vengano apprezzati dagli utenti (e quindi anche da Google) è seguire le regole del SEO Copywriting e cercare di essere sempre di aiuto alle persone appartenenti al tuo target.

Come aumentare la Brand Awareness con i Social Media

Se pensiamo al concetto stesso di notorietà, o anche a quello di interazione, possiamo non farci venire in mente i canali sui Social Media?

Esatto, non possiamo assolutamente!

Per fare un’attività di Brand Awareness i canali social sono non solo importanti ma fondamentali, il perché è presto detto: con i Social Media hai la possibilità di creare un rapporto diretto con gli utenti, far sentire la tua voce in maniera diretta, interagire in modo reale discutendo con l’utente stesso sulle sue necessità.

I social servono proprio a questo, a condividere i contenuti e a creare engagement con il target di riferimento.

Quello che devi fare è innanzitutto produrre contenuti utili e di qualità, dopodiché devi utilizzare i canali social dell’azienda non solo per informare gli utenti su ciò che hai da proporre ma per creare un rapporto attivo da entrambe le parti.

Ascolta i pareri delle persone, discuti con loro attraverso i commenti e i messaggi privati che riceverai, ovviamente dopo aver raggiunto il tuo target ideale con una campagna pubblicitaria su Facebook.

Trova il tuo pubblico, proponi contenuti di qualità e soluzioni per problematiche specifiche, crea un rapporto con i clienti, sviluppa relazioni personali, fai sentire i clienti come parte attiva del tuo processo di comunicazione.

Anche da queste cose passa la crescita della tua Brand Awareness, con l’obiettivo del livello Top of Mind da raggiungere senza indugi.

Perché è importante per la SEO

In realtà, più che dire che la Brand Awareness è importante per la SEO dovremmo dire che le cose sono legate l’una all’altra e se facciamo bene una cosa inevitabilmente crescerà l’altra, ma bisogna sapere esattamente cosa fare.

Una buona attività SEO, realizzata attraverso la creazione di contenuti costruiti su determinate parole chiave, ti permetterà di trovare un buon posizionamento nei risultati di ricerca di Google.

In questa ottica, decisiva sarà la tua capacità di creare contenuti che ti permettano di indicizzarti per determinate keywords che vengono utilizzate dal tuo pubblico per trovare soluzioni sul motore di ricerca.

Contenuti utili che rispondano a determinate ricerche inserite per trovare soluzioni a determinati problemi (o informazioni in merito ad alcuni prodotti), questo porterà a un posizionamento migliore dei contenuti in questione, quindi una maggiore visibilità degli stessi e relativa crescita del traffico (attenzione, si parla di traffico qualificato) verso il tuo sito web.

In questo modo, ecco aumentare di pari passo la tua Brand Awareness, una crescita costante che toccherà il culmine una volta raggiunta la cima della famosa piramide, ovvero il momento in cui il tuo marchio sarà diventato, nella mente degli utenti, non solo la migliore soluzione per determinati bisogni ma l’unica opzione valida in giro per il web.

In conclusione

Escludendo l’attività dei grandi marchi che godono già di una notorietà di altissimo livello, le piccole e medie imprese devono per forza di cose fare tutto il possibile per migliorare la propria situazione e per costruire con le proprie forze il livello di notorietà all’interno del settore di riferimento.

Ecco perché è fondamentale aumentare la Brand Awareness attraverso tutta la serie di operazioni descritte in questo articolo, in modo tale da arrivare col tempo a essere il simbolo più conosciuto e apprezzato del tuo ambito professionale.

Sostanzialmente, possiamo chiudere dicendo questo: se non puoi contare su enormi budget per campagne pubblicitarie non è detto che tu debba rinunciare all’obiettivo di diventare il numero uno della tua categoria, devi solo spremere le meningi e fare un grosso lavoro a livello di contenuti per scalare i livelli della piramide e arrivare alla tanto agognata cima.

12 commenti

  1. Giustissimo puntualizzare la differenza fra notorietà e reputazione – negli ultimi tempi, diversi marchi hanno fatto discutere per i propri epic fails, aumentando moltissimo la prima… a spese però della seconda!

    1. Ciao Andrea, in effetti è fondamentale suddividere i due aspetti per non commettere errori clamorosi. Va bene che “l’importante è che se ne parli”, ma se si commette qualche passo falso che fa precipitare la reputazione di un brand allora son guai.

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