La creazione di un progetto su internet prevede alcuni passaggi da cui non si può prescindere. Uno di questi è la registrazione dominio, grazie al quale si potrà dare un indirizzo al sito web in modo tale da renderlo raggiungibile dagli utenti. Ma non si può pensare che, dopo la creazione del sito, tutto sia completato. Bisogna poi riflettere su cosa fare per far sì che il sito conquisti la maggiore visibilità possibile. Questo legame tra dominio e concetto di visibilità online ci serve per introdurre l’argomento di questo articolo, in cui tenteremo di dare una risposta a un quesito che attanaglia tanti professionisti (e che spesso provoca delle dispute memorabili tra specialisti del settore): il nome dominio incide sulla SEO?
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La SEO, tra mito e realtà
Nel corso dell’ultimo decennio se ne sono dette di tutti i colori in merito ai fattori di ranking Google. Tra velocità del sito, stabilità dello stesso, link in entrata e altre cosette che piacciono tanto a chi si occupa di SEO (come l’eterna questione su quale incida di più tra SEO on site e off site).
Insomma, una vera e propria bagarre da cui sembra non esserci via d’uscita. Dopo un decennio (almeno) di SEO-consigli e SEO-strategie d’avanguardia, è giunto il momento di guardare al concreto, partendo innanzitutto dallo sfatare certi miti sulla SEO.
Il dominio incide sul posizionamento?
Tra gli innumerevoli fattori di ranking decisi da Google per decretare il posizionamento in serp dei siti web, il dominio può essere visto come uno dei più certi. O meglio, potremmo dire che il nome dominio incide sì sulla SEO ma a patto che esso abbia alcune caratteristiche.
Per tale motivo, la scelta del dominio va intesa come un’operazione molto importante, soprattutto sia che si tratti di un’attività personale che di un progetto aziendale.
Dominio & SEO: i fattori che fanno la differenza
Se per quel che riguarda la velocità del sito, data dal servizio web hosting, sappiamo quanto essa incida nella valutazione fatta da Google (come confermato dal SEO Marco Bove in una nostra intervista), per quel che riguarda il dominio le cose sembrano essere meno chiare, almeno in apparenza.
In realtà, basta dare un’occhiatina più approfondita per capire che sì, il nome dominio può incidere sul posizionamento nel motore di ricerca. Vediamo quali sono i casi in cui il dominio può garantire dei vantaggi SEO, e quali invece evitare per non ottenere l’esatto contrario.
# Nome dominio con parole chiave
Per molto tempo si è pensato che un nome dominio che contenesse una o più parole chiave potesse essere la miglior soluzione per scalare le serp, e piazzarsi così in cima ai risultati di ricerca per ottenere traffico qualificato. In realtà, le cose sono molto cambiate e l’ha spiegato proprio Google già da un po’ di tempo.
Quelli che vengono chiamati Exact Match Domain, ovvero i nomi dominio composti solo dalla keyword che si vuole indicizzare, sono ormai visti come una furbata davvero poco gradita da Big G. Altro che vantaggi, questa strada rischia di farti “perdere la stima” del motore di ricerca.
# Affidabilità del dominio
Un dominio presente da diverso tempo in rete avrà un vantaggio considerevole rispetto a un nuovo dominio internet appena registrato. Questo perché Google, che ha come obiettivo quello di fornire i migliori risultati di ricerca a seconda della query inserita dall’utente, vede come maggiormente affidabili i domini che sono online da diverso tempo.
Questo fattore viene preso in considerazione soprattutto per quel che riguarda l’ambito aziendale. Ecco perché i siti aziendali con domini affermati da anni di attività lecite e trasparenti avranno sempre un occhio di riguardo da parte del motore di ricerca, che vede in loro delle fonti da poter consigliare senza indugio agli utenti in cerca di informazioni e/o prodotti online.
# Estensioni di dominio
Se ragioniamo nella sua interezza, un dominio web non è composto solo dal nome. Esso rappresenta infatti la sezione centrale, che prende il nome di dominio di secondo livello. In merito alla scelta dell’estensione, che chiamiamo anche dominio di primo livello, occorre trovare una risposta a questa domanda: l’estensione dominio incide sulla SEO?
Approfondimento: scopri subito la differenza tra domini di primo, secondo e terzo livello.
Il discorso qui diventa davvero complesso, anche se si potrebbe azzardare l’ipotesi per cui un dominio .it, riferito a un sito che si rivolge a un pubblico italiano, potrebbe essere visto da Google con maggior interesse. Non ci sono però reali prove a suffragio di questa ipotesi. Stesso discorso si può fare per i nuovi domini gTLD, la cui utilità è più rivolta alla Search Engine Marketing (SEM) piuttosto che alla SEO in quanto tale, come descritto in un articolo dedicato proprio alle nuove estensioni di dominio.
# Reputazione dell’intestatario
Tra le tante cose che si possono dire e le ipotesi, più o meno fantasiose, che possiamo azzardare, una cosa certa è che Google (così come altri motori di ricerca, come Bing) presta particolare attenzione alla “carriera web” dell’intestatario del dominio.
Per intenderci, un dominio che ha un intestatario con una storia online poco chiara, perché magari altri suoi domini hanno subito penalizzazioni per attività poco chiare, non potrà certo avere dei benefici. Chi invece avrà una storia digitale immacolata e priva di qualunque zona d’ombra, verrà considerato in maniera più benevola, a tutto vantaggio del dominio che avrà maggiori possibilità di salire nei risultati di ricerca.
# Uso dei caratteri
Un’altra buona idea per conquistare la fiducia di Google è quella di optare per un nome dominio breve, semplice e che possa quindi essere facile da ricordare per gli utenti. Quando parliamo di semplificazione del nome dominio, intendiamo anche la scelta dei caratteri.
Per un nome dominio puoi utilizzare praticamente tutti i caratteri presenti sulla tastiera di un pc, ma l’uso indiscriminato di alcuni di essi, per esempio i trattini, potrebbero metterti in cattiva luce. Un trattino non può essere usato all’inizio del nome. Se proprio non puoi farne a meno usa un solo trattino, nel mezzo, per distinguere due parole.
Lettura consigliata: ecco quali sono i caratteri per i nomi dominio.
Come scegliere il nome dominio
Tutto quello che è stato analizzato nei paragrafi precedenti ci porta a una considerazione: il nome dominio può incidere, sia in positivo che in negativo, sulla SEO. Ecco perché è importante scegliere in maniera accurata sia il nome dominio che l’estensione.
Il miglior consiglio che si possa dare in tal senso è quello di puntare sull’immediatezza. Se per un’azienda l’idea migliore potrebbe essere quella di optare per il nome stesso del Brand come nome dominio (specie se si tratta di un marchio conosciuto), per quel che riguarda i siti web di privati la parola d’ordine deve essere una sola: semplicità!
Un nome domino immediato e facile da ricordare avrà maggiori opportunità di essere ricordato dagli utenti e ritenuto affidabile da Google, soprattutto rispetto a nomi dominio lunghi e zeppi di simboli come accenti e trattini.
Per concludere
Dopo aver definito il fatto che un dominio non è solo un mero indirizzo ma anche un biglietto da visita da sottoporre all’attenzione sia degli utenti che di Google, il passaggio successivo è quello di passare alle vie di fatto.
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