Visual Marketing: il modo giusto per raccontare la tua storia
Recentemente ti ho annoiato con un post introduttivo al Visual Marketing. Ti ho raccontato, fondamentalmente, come da bambina ero fortissima ad attaccare ritagli di giornale e di come questo, diventata una folle amante del digitale mi abbia aiutata tantissimo ad esprimere al meglio le mie strategie digitali attraverso le immagini e, soprattutto, attraverso i differenti contenuti e canali che il web mette a disposizione.
Ora, premettendo che non esiste nessun modo giusto o formula magica per ottenere il massimo risultato dalla propria strategia di visual storytelling, cerchiamo di capire insieme quali sono i punti chiave che ti ho illustrato nel precedente articolo. Anzi, facciamo così, ti fornisco subito un super-mega-riassunto delle puntate precedenti, come nelle migliori soap opera argentine (perché se ami i visual non puoi esimerti dall’amare follemente le bullet list per la loro leggibilità). Se hai letto l’articolo precedente:
- Hai capito che il visual storytelling è più di una (normale) strategia di marketing e, come tale, va strutturata in modo organizzato e puntuale altrimenti no risultati, amigo;
- Hai capito che avere obiettivi chiari nella vita e nel marketing è l’unico modo per raggiungere l’altra parte del fiume sano e salvo (hai capito chi sei, dove vuoi andare e chi vuoi raggiungere);
- Ti sei seduto alla scrivania, hai preso carta e penna ed hai tirato giù le principali linee guida visual del tuo brand (tono di voce, stile, valori da comunicare) e ti sei sentito il più forte del mondo, finalmente completo!
- Hai definito tutti i dettagli possibili ed immaginabili, creato il tuo team di professionisti (mi raccomando al club non sono ammessi Homer, cugini e gente che viene pagata in visibilità), trovato il tuo stile visuale e acquistato un valido hosting per la tua nuova avventura digitale;
- Trovato contenuti interessanti da poter realizzare ed hai deciso anche, più o meno, quali canali utilizzare.
Ecco, partiamo proprio dall’ultimo punto. I canali ed i contenuti: quali sono i contenuti ed canali più adatti per la tua strategia di visual storytelling? Bella domanda, gioia della zia, e la risposta è (indovina, come sempre, sì proprio lei, prendi fiato) D-I-P-E-N-D-E. Insomma come si disegna un contenuto e si sceglie il canale su cui spararlo nel web?
Già, lo so che sei davanti al pc, stai scuotendo forte la testa e stai per strapparti tutti i capelli. Non farlo, il parrucchiere costa troppo per un freelance o per un impiegato (tanto, i guai sono gli stessi!). Ti guido io all’interno dei ventordicimila e più possibilità che il web offre e tra i quali puoi scegliere per implementare la tua strategia di visual marketing.
Anche un criceto capirebbe che, per ottenere dei risultati concreti dalla tua strategia, devi scegliere i tuoi contenuti con estrema attenzione. Quindi, anima e coraggio, cerchiamo di capirci qualcosa.
Nel frattempo, è importante partire da una solida base per la tua campagna, un sito web che funzioni in modo efficiente e con il giusto servizio web è possibile. Sceglierne un hosting professionale ed in grado di garantirti ottime prestazioni, con una certa stabilità è fondamentale.
Content design: quest’arte sconosciuta!
Content design che? No, tranquillo non stiamo progettando torte ma contenuti visuali. La necessità è quella di capire, prima che quali canali scegliere quali contenuti (o meglio quali messaggi) vogliamo veicolare. Ma come, Cora, prima i contenuti poi i canali? E tutte le regole della pianificazione, organizzazione e roba varia? Ti dimostrerò come, in realtà, i canali li hai già scelti a monte della tua strategia, solo che ancora non lo sai!
Come si fa a creare il giusto contenuto per la propria strategia di visual storytelling, magari per il tuo blog?
Cominciamo dalla scrittura dei contenuti: dopo aver cucinato a fuoco lento il tuo stile visuale, sai benissimo che dovrai tirare fuori un piano editoriale (questa storia, però, te la devo spiegare un’altra volta) che raccoglie tutte le tue idee, le tue ispirazioni coordinate agli obiettivi che abbiamo stabilito in precedenza.
Una volta stabilito quale messaggio veicolare dobbiamo disegnarlo o, se vogliamo, in qualche modo metterlo su carta. Per iniziare a scrivere (o ad appuntarci graficamente la tipologia di contenuto che vogliamo poi veicolare sul canale prescelto) bisogna semplicemente farlo!
Butta giù le idee così come ti vengono ed appunta tutto. Dopo troveremo loro una bella collocazione, un posto perfetto dove gli utenti verranno a cercare i tuoi fantastici contenuti.
Continua dando un nome al tuo contenuto (un titolo) ed una descrizione: immaginalo questo (fantastico) contenuto. Che forma ha, di che colore ha gli occhi, gli piace passeggiare sulla spiaggia? Insomma, disegna il tuo contenuto, proprio come se fossi tu l’utente che deve fruirlo.
Avanti, non essere timido! Preparare uno schema dei contenuti che vogliamo implementare sul canale scelto (o, perché no, sui canali, dipende dalle tue risorse e dal budget che hai a disposizione, ma anche oggettivamente dagli obiettivi e dai bisogni del tuo brand) è un ottimo modo per implementare una strategia di visual storytelling.
Il tuo contenuto visuale deve essere attraente, coinvolgente ed emozionante. Nemmeno la fata turchina ci riesce, starai pensando, come posso riuscirci io? Ce la puoi fare, ne sono sicura. Un contenuto (e l’utente) hanno bisogno solo di sapere che sei coraggioso.
Ricordati che stai scrivendo un contenuto visuale per coinvolgere ed emozionare quindi non farti troppe domande, ma poche e buone.
Tu di cosa hai bisogno per essere convinto da un post? Di un contenuto semplice, immediato e che non si allontani dal tema centrale della campagna. Detto, fatto. Abbiamo la formula magica per realizzare il perfetto contenuto visuale per la tua campagna di storytelling.
Bando alle ciance, una volta creata una struttura per la creazione del tuo contenuto visuale che si fa? Ecco una rapida sequenza di passi da seguire (più o meno pedissequamente):
- Crea una struttura di collegamento per tutti i contenuti che vuoi realizzare per la tua campagna
- Implementa le relazioni tra i vari contenuti previsti e le leve (di marketing, roba seria baby) che vuoi sfruttare per arrivare al tuo obiettivo
- “Riempi gli spazi vuoti” ovvero inserisci, laddove ti sembra manchi qualcosa, idee, ispirazioni ed altre tipologie di contenuto che credi possano aiutarti a completare il quadro
- Guarda il quadro generale e chiediti se hai assolto a tutte le domande che un utente potrebbe porsi fruendo della tua “rete di contenuti” e se qualche risposta non è stata fornita
- Riformula in base all’ultimo punto e ricomincia dal punto 1
In questo modo, è molto più semplice avere il controllo su ogni singolo contenuto ed un approccio a 360 gradi ti permette di individuare più facilmente le tappe del viaggio emozionale che stai creando per il tuo utente.
Mia sorella è la migliore storyteller che conosco!
Ti faccio un esempio concreto, vuoi? Mentre scrivo queste righe per te e per la tua visual strategy mi è squillato il cellulare: mia sorella mi ha appena inviato le foto della mia fantastica nipotina al centro di Parigi, durante la sfilata di Carnevale. Inavvertitamente ho sorriso: canale, contenuto, storia, emozione. La strategia è quasi completa, manca la conversione.
Detto fatto: mi sono emozionata così tanto che ho appena aperto Google per cercare un albergo ed un volo low cost per Parigi per partire il prima possibile alla volta di Disneyland e viaggiare fino al mondo delle Meraviglie. Ti mando una cartolina?
Analizziamo nel dettaglio tutta la strategia (“viva le bullet list”, l’ho già detto vero?):
- Canale: messaggistica istantanea
- Contenuto: immagine del luogo insieme al viso delle persone care
- Leva: di tipo emotivo, nostalgia
- Conversione: prenotazione viaggio
Insomma, mia sorella potrebbe essere una storyteller con i fiocchi, se solo volesse.
Immagina una piccola campagna del genere applicata ad una strategia di marketing turistico. Capisci ora cosa intendo? Un piccolo sito dedicato (ovviamente ospitato su un hosting che abbia una bella tenuta, visto il traffico che genererebbe una campagna del genere!
Ho un suggerimento per te: crea una homepage efficace dedicata alla città destinazione, con una galleria di immagini da sogno, piccoli suggerimenti su come rendere il proprio soggiorno perfetto (magari raccontando piccoli angoli della località fuori dai percorsi più turistici) ed un form che mi consiglia la migliore combinazione volo+hotel per la mia vacanza.
Scommettiamo che funziona? Chi chiama Booking e gli suggerisce l’idea?
Questa volta ti ho mostrato come disegnare una rete di contenuti partendo da ciò che hai ideato tu stesso, passo per passo. Se Keliweb mi darà ancora la possibilità di continuare questo nostro fantastico viaggio nel mondo del visual storytelling, ti racconterò come implementare operativamente canali e contenuti per la tua strategia digitale!
Tutto il resto, è Tumblr!
Però, povero Tumblr… :D
C’è ancora futuro per Tumblr? Che ne dici AndyT? :)
Secondo me assolutamente sì, anzi nella prossima “puntata” forse, dico forse, ne parliamo!