Samsung batte Apple! E’ questa la notizia delle ultime ore, un risultato forse sorprendente nella perenne sfida tra i due maggiori colossi dell’hi-tech che si sfidano negli ultimi anni a forza di dispositivi via via sempre più innovativi. Ma cerchiamo di fare un po di ordine e di vedere in cosa la società sudcoreana è riuscita ad avere la meglio rispetto a Cupertino.
Non si tratta di un risultato da sottovalutare, perché l’ambito in cui Samsung ha avuto la meglio è quello della soddisfazione dei clienti, punto fondamentale per ogni tipo di mercato, in special modo per quello tecnologico che si basa molto sulla qualità e sul soddisfacimento stesso della clientela.
Ebbene, sembra proprio che i clienti Samsung siano moderatamente più soddisfatti di quelli Apple, almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti, che resta comunque il mercato di riferimento.
Questo è quanto emerge dalla ricerca annuale American Customer Satisfaction Index condotta dall’Università del Michigan che ha raccolto informazioni tramite migliaia e migliaia di interviste ai consumatori d’oltreoceano.
Dai dati raccolti dall’Università si evince come il 2014 sia stato un anno dominato da Samsung: la società sudcoreana, infatti, ha incassato 81 punti su 100 con un miglioramento del 6,6% rispetto allo scorso anno e dell’11% rispetto al primo anno di rilevazione dell’ACSI.
Numeri importanti che hanno permesso a Samsung di scalzare Apple dalla leadership che deteneva dal 2012. Adesso la casa di Cupertino è in seconda posizione con 78 punti, e sembra essere l’unica azienda ad aver perso terreno nell’indice di gradimento dei clienti, una realtà inaspettata se solo pensiamo al tripudio provocato dall’arrivo del nuovo iPhone 6.
Grande soddisfazione per Samsung che si prende una piccola rivincita dopo aver passato un periodo abbastanza difficile per gli utili in calo e per il calo di vendite per il Galaxy S5. Ora, però, questo piccolo grande “trionfo” può fare da spinta decisiva per un arrivo in grande stile del prossimo Galaxy S6, che secondo indiscrezioni verrà ridisegnato da zero per evitare brutte sorprese.
Vincenzo Abate
