Il DNS è un servizio che utilizza un database distribuito al fine di risolvere le richieste (o query) FQDN (Fully Qualified Domain Name) e altre richieste da hostname a indirizzo IP. In questa guida cercheremo di spiegare come fare, in maniera semplice, per installare un server DNS all’interno della nostra rete e su come questo venga gestito.
Innanzitutto, per l’installazione bisogna dire che durante il processo di promozione del controller di dominio dobbiamo spuntare l’opzione di installazione del ruolo DNS Server direttamente sul controller di dominio.
Dallo stesso controller possiamo, dal Server Manager, lanciare il tool di gestione del server DNS.
Lanciamo l’installazione di nuovi ruoli dalla schermata principale del nostro Server Manager (Gestione / Aggiungi ruoli e funzionalità) e installiamo sul server DHCP-DNS-PARADISO il ruolo di DNS Server.
Accettiamo il suggerimento nella schermata che ci informa di installare contemporaneamente anche i tool di gestione e procediamo nel processo di installazione confermando le caratteristiche selezionate automaticamente.
A questo punto è utile prendere visione del riepilogo, dopodiché passiamo ad installare il nostro server DNS cliccando su Avanti nelle schermate che ci compaiono. Al termine del processo di installazione sotto la voce Tools del Server Manager troviamo il collegamento al tool di gestione DNS.
Giunti a questo punto, nella finestra che si apre dobbiamo configurare il nostro server DNS, e per farlo non dobbiamo far altro che andare a cliccare su Configure DNS Server contenuta nel menu Action.
Dovremmo dunque decidere il tipo di zona da configurare. Scegliamo ad esempio la prima opzione (Forward lookup) poiché tutte le query DNS che non possono essere risolte internamente saranno rindirizzate verso un altro server DNS presente al di fuori della nostra rete, verosimilmente quello del nostro provider di connettività. Definiamo la porzione dello spazio dei nomi cui questo server è autorevole (ossia su quale parte del Namespace DNS questo server ha il permesso di risolvere le query).
Il passaggio successivo è la conferma della creazione del database dei nomi, e poi bisogna scegliere a tipologia di aggiornamenti permessi su questo server in termini di nuovi record all’interno dello spazio dei nomi.
Nella schermata successiva, andiamo ad inserire le informazioni riguardanti le DNS forward query: tutte le query cui il server non sa rispondere verranno indirizzate a quest’altro indirizzo che nel nostro caso è il Domain Controller dove avevamo precedentemente configurato il servizio DNS.
Giunti a questa parte del processo abbiamo finalmente la nostra nuova zona configurata. Per analizzare un database più “corposo” possiamo andare sul Domain Controller e verificare i dati presenti aprendo lo snap-in DNS dal Server Manager.
Quello che vediamo in questa parte finale del nostro procedimento è la Zona DNS: una porzione dell’intero namespace DNS nella quale vengono registrati i diversi record. Noterete che vengono differenziate le zone a seconda del tipo di query da gestire: Forward Lookup Zone, risolve gli host name in indirizzi IP partendo da nomi di host (A), alias (CNAME), servizi (SRV), mail exchange (MX), start of autority (SOA) e name server (NS); Reverse Lookup Zone che risolve gli indirizzi IP in nomi a dominio.
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Vincenzo Abate