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Errori SEO su WordPress: i più comuni (e come evitarli)

Quando si parla di posizionamento sui motori di ricerca, WordPress è senza dubbio una delle piattaforme più utilizzate per creare siti web. La sua flessibilità, unita alla vasta gamma di plugin SEO disponibili, lo rende ideale sia per principianti che per professionisti. Tuttavia, proprio per questa apparente facilità d’uso, molti commettono errori SEO che possono compromettere il rendimento del sito.

In questo articolo vedremo quali sono gli errori SEO più comuni su WordPress e come evitarli con strategie concrete e semplici da applicare.

Perché la SEO è fondamentale per un sito WordPress

WordPress è una delle piattaforme più diffuse per la creazione di siti web, ma la sola installazione del CMS non garantisce visibilità sui motori di ricerca. In un web sempre più competitivo, curare la SEO è essenziale per emergere, attirare traffico qualificato e raggiungere i propri obiettivi di business. Che si tratti di un blog personale, un e-commerce o un sito aziendale, l’ottimizzazione per i motori di ricerca fa la differenza tra essere trovati o restare invisibili.

Ignorare la SEO significa sprecare potenziale: per questo è cruciale conoscere e correggere gli errori più comuni.

# Non impostare correttamente i permalink

Uno degli aspetti fondamentali della SEO è la struttura degli URL. WordPress, per impostazione predefinita, utilizza permalink non ottimizzati (es. ?p=123).

Come evitarlo: vai su Impostazioni > Permalink e seleziona l’opzione Nome articolo o una struttura personalizzata che includa parole chiave rilevanti. Questo migliora la leggibilità per gli utenti e la comprensione da parte di Google.

# Ignorare l’importanza del tag title e della meta description

Molti utenti WordPress si affidano al contenuto senza curare gli elementi SEO on-page come il tag title e la meta description, fondamentali per il ranking e per attrarre clic dalla SERP.

Soluzione: utilizza plugin come Yoast SEO o Rank Math per ottimizzare questi elementi su ogni pagina o articolo. Ricorda di includere la parola chiave principale e di rendere la descrizione accattivante.

# Mancanza di contenuti ottimizzati per la ricerca vocale

Con l’aumento delle ricerche vocali e dell’utilizzo di AI come assistenti vocali e ChatGPT, ottimizzare i contenuti per le long tail keyword e per i comandi vocali è essenziale.

Come intervenire: scrivi in modo naturale, rispondi a domande specifiche (es. “Come migliorare la SEO su WordPress?”) e usa frasi conversazionali che riflettano il linguaggio parlato.

# Non utilizzare un hosting ottimizzato per WordPress

Anche se può sembrare un dettaglio tecnico, la velocità di caricamento è uno dei fattori di ranking più importanti. Un hosting non performante può compromettere la user experience e penalizzare il tuo sito nei risultati di ricerca.

Soluzione: affidati a un servizio di hosting ottimizzato per WordPress, come quelli offerti da Keliweb, che garantiscono elevate performance, uptime, sicurezza e supporto specializzato.

# Plugin SEO installati ma non configurati

Un errore molto comune è installare plugin come Yoast senza completarli correttamente. Questo vanifica i benefici SEO che potrebbero offrire.

Cosa fare:dopo l’installazione, segui tutte le fasi di configurazione e sfrutta le funzionalità avanzate come il controllo dei contenuti duplicati, le sitemap XML automatiche e i suggerimenti di ottimizzazione.

# Non ottimizzare le immagini

Le immagini pesanti rallentano il caricamento delle pagine, penalizzando la SEO e l’esperienza utente. Inoltre, ignorare l’uso degli attributi alt significa perdere un’opportunità per migliorare la visibilità su Google Immagini.

Come migliorare:

  • Comprimi le immagini prima del caricamento (plugin utili: ShortPixel, Smush).
  • Aggiungi sempre un attributo “alt” descrittivo e contenente la parola chiave, se pertinente.

# Uso eccessivo di tag o categorie

WordPress consente di inserire più categorie e tag, ma usarli in modo disordinato genera contenuti duplicati e confonde Google.

Soluzione: limita il numero di tag e categorie, usa una sola categoria principale per articolo, e disattiva l’indicizzazione delle pagine di archivio poco rilevanti con i plugin SEO.

# Sitemap XML assente o non aggiornata

La sitemap è la mappa che guida Google nel tuo sito. Senza di essa, o se è mal configurata, rischi che alcune pagine non vengano indicizzate correttamente.

Cosa fare: usa un plugin SEO per generare una sitemap XML aggiornata automaticamente e inviala tramite Google Search Console.

# Pagine orfane e link interni scarsi

Le pagine non collegate internamente (orfane) sono difficili da scoprire per Google. Allo stesso tempo, una rete di link interni ben strutturata rafforza l’autorevolezza del sito.

Consiglio pratico: inserisci link a pagine correlate all’interno dei tuoi articoli e crea contenuti “pilastro” che facciano da hub tematici.

# Non monitorare i risultati SEO

Infine, molti pubblicano contenuti e si dimenticano di misurarne l’efficacia. Questo rende difficile capire cosa funziona davvero.

Soluzione: usa strumenti come Google Analytics, Google Search Console e tool SEO come Semrush o Ahrefs per monitorare traffico, ranking ed errori tecnici.

Per concludere

Ottimizzare un sito WordPress per la SEO richiede attenzione, costanza e una buona dose di strategia. Anche piccoli errori possono avere un impatto significativo sulla visibilità nei motori di ricerca. Fortunatamente, correggere la maggior parte di questi problemi è più semplice di quanto sembri.

Investire in contenuti di qualità, in una struttura tecnica solida e in un hosting performante è il primo passo per scalare la SERP.

Se vuoi davvero fare la differenza, valuta un hosting WordPress ottimizzato come quello offerto da Keliweb: più veloce, più sicuro, più performante.

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