Intervista a Elisa Consigli di Register: chiacchierata su Content Marketing, SEO e AI

Oggi sul nostro blog abbiamo il piacere di intervistare Elisa Consigli di Register.it. Con lei parleremo di argomenti di grande interesse per chi lavora nel mondo digitale: Content Marketing, SEO e l’uso dell’Intelligenza Artificiale. Elisa ci condividerà la sua esperienza e alcuni consigli pratici su come sfruttare al meglio queste strategie per far crescere il proprio business online. Un’occasione per esplorare come il mondo digitale sia in continua evoluzione e come rimanere sempre al passo con le ultime novità tecnologiche. Buona lettura!
- Ciao Elisa, grazie per aver accettato il nostro invito. Puoi dirci qualche parola su di te, su cosa fai e il tuo percorso formativo, giusto per rompere il ghiaccio. Insomma, la vera domanda è: come sei arrivata a fare quello che fai?
Lavoro a Register.it dal lontano 2006 e posso dire che sono cresciuta qui, sia professionalmente che nel vero senso della parola. Il mio percorso è iniziato offrendo supporto allo staff marketing, imparando ogni giorno qualcosa di nuovo in un ambiente dinamico, amichevole e stimolante. In quegli anni, mi sono resa conto di quanto mi appassionasse la scrittura e ho iniziato a dedicarmi sempre più a questo aspetto del mio lavoro.
Da lì, il passo verso la SEO è stato breve. Scrivere è una delle cose che amo di più, ma scrivere per il web significa molto di più: significa conoscere le dinamiche dei motori di ricerca, capire cosa cerca l’utente e come fare in modo che i contenuti non siano solo interessanti, ma anche visibili in rete.
Col tempo, ho acquisito competenze sempre più specifiche nel settore SEO, studiando, sperimentando e applicando le migliori pratiche per far sì che i contenuti creati abbiano il massimo impatto online.
Il mio obiettivo oggi è quello di coniugare creatività e strategia per migliorare il posizionamento e la visibilità dei contenuti che scrivo. Register.it è stata, ed è ancora, una palestra fondamentale per la mia crescita. Qui ho avuto l’opportunità di esplorare e sviluppare le mie passioni, trasformandole in una professione.
- Il Content Marketing è un settore molto delicato, spesso preso sottogamba da aziende che non curano abbastanza la contenutistica dei siti web. Pensi che ci sia questa sottovalutazione?
Assolutamente sì, penso che il content marketing sia spesso sottovalutato, soprattutto da aziende più tradizionali o che si concentrano maggiormente su strategie di vendita dirette.
In realtà, come scrisse Bill Gates nel lontano 1996, “content is king” e questo concetto “datato“ è incredibilmente attuale anche oggi, oltre 25 anni dopo. I contenuti di qualità sono fondamentali per attirare e mantenere un pubblico online. È il contenuto che guida il successo: un contenuto di qualità può davvero fare la differenza tra un sito web che converte e uno che viene abbandonato.
Molte aziende, purtroppo, cadono nella trappola di creare siti “vetrina”, riempiti con contenuti statici e generici, senza fornire realmente qualcosa di utile o rilevante per i loro visitatori. Questo è un errore strategico: non importa quanto bello possa essere il sito, se non offre contenuti che rispondono ai bisogni degli utenti, verrà rapidamente dimenticato.
In Register.it cerchiamo di educare i nostri clienti sull’importanza di avere contenuti sempre aggiornati, utili e in grado di offrire valore, non solo per migliorare il posizionamento organico del proprio sito web, ma anche per instaurare un rapporto di fiducia con clienti esistenti e potenziali.
- Come si crea un contenuto efficace in ottica aziendale? Detto in altri modi, quali sono le chiavi per creare un contenuto di valore?
Creare un contenuto efficace in ottica aziendale richiede innanzitutto una profonda comprensione del proprio pubblico. Ogni contenuto deve rispondere a un’esigenza specifica, che sia risolvere un problema, offrire informazioni utili o proporre soluzioni pratiche. La chiave per un contenuto di valore è che non sia solo informativo, ma anche utile e concreto.
Inoltre, un contenuto di qualità deve essere anche ottimizzato in ottica SEO, per comparire nei risultati dei motori di ricerca.
Un altro aspetto essenziale è l’originalità: Non basta replicare ciò che fanno i competitor, bisogna proporre contenuti freschi, unici, che abbiano un punto di vista originale o che raccontino storie vere.
Infine, un buon contenuto deve saper coinvolgere: l’interazione con il lettore è fondamentale per portarlo a compiere un’azione, sia essa una conversione, un acquisto o anche solo l’iscrizione a una newsletter. Tutto ciò deve essere, naturalmente, allineato con gli obiettivi aziendali, per supportare la crescita del brand e migliorare la reputazione, mantenendo sempre al centro le esigenze del cliente.
- In merito alla ricerca delle parole chiave, che sappiamo essere un’attività indispensabile per creare contenuti, quali pensi siano i migliori tool in circolazione?
La ricerca delle parole chiave è uno degli elementi fondamentali per la creazione di contenuti efficaci e ben ottimizzati. Oggi ci sono diversi tool sul mercato che offrono funzionalità avanzate per trovare le keyword giuste, ognuno con i suoi punti di forza.
Uno dei migliori tool è sicuramente SEMrush che è una piattaforma completa per il digital marketing. Non solo ti aiuta a trovare le parole chiave più rilevanti, ma ti offre anche dati sul volume di ricerca, la difficoltà di posizionamento e l’analisi della concorrenza. È un tool particolarmente utile per ottenere una visione d’insieme e pianificare una strategia a lungo termine.
Poi c’è Ubersuggest, uno strumento gratuito che fornisce suggerimenti di parole chiave basati sulle ricerche reali effettuate dagli utenti. È molto semplice da usare e offre dati interessanti come il volume di ricerca e la difficoltà SEO, perfetto per chi non vuole investire in tool avanzati.
Un altro strumento interessante è AnswerThePublic che permette di trovare parole chiave basate sulle domande che le persone fanno online. Questo tool è particolarmente utile per creare contenuti mirati che rispondano direttamente ai dubbi o alle curiosità del pubblico.
Infine, Google Suggest e le ricerche correlate di Google rappresentano due strumenti semplice e potenti per la keyword research. Google Suggest è il “completamento automatico di Google” che suggerisce agli utenti delle query di ricerca nel momento in cui iniziano a digitare una parola nel motore di ricerca. Questi suggerimenti sono generati in base alle ricerche più comuni fatte online.
Le ricerche correlate appaiono, invece, in fondo alla pagina dei risultati di Google e offrono ulteriori idee su come gli utenti cercano attività o contenuti simili.
- L’intelligenza artificiale rischia di stravolgere il lavoro dei “creatori di contenuti testuali”, dato che con strumenti come ChatGPT si possono creare testi in pochi secondi. A tal proposito ti chiedo: in che modo l’IA può aiutare, e non sostituire, un Content Editor? Come possiamo usare questo strumento per creare contenuti migliori?
L’intelligenza artificiale, in particolare strumenti come ChatGPT, ha sicuramente cambiato il panorama per i creatori di contenuti testuali, ma non penso che l’AI sostituirà il ruolo del content editor. Credo, piuttosto, che l’AI rappresenti un potente alleato, capace di velocizzare alcune fasi del lavoro, fornire spunti e generare bozze che devono, in ogni caso, essere riviste. È comunque, importante sottolineare che la qualità dei risultati dipende dalla conoscenza dell’argomento e dalla capacità di scrivere prompt efficaci.
Il prompt, per chi non ne fosse a conoscenza, è l’istruzione o la domanda che si dà all’AI per ottenere una risposta. Saper scrivere un buon prompt significa essere in grado di dare istruzioni precise e dettagliate, indicando esattamente il tipo di contenuto, il tono e l’argomento che si desidera sviluppare. Questo richiede una profonda comprensione dell’argomento e una visione chiara del messaggio che si vuole trasmettere. Un prompt vago o mal strutturato produrrà risultati altrettanto generici e poco utili.
L’AI è uno strumento utilissimo, ma solo nelle mani giuste può produrre risultati accurati e di alta qualità. Oggi, il ruolo del content editor è anche questo: saper indirizzare al meglio l’uso dell’AI, filtrando e raffinando ciò che viene generato e aggiungendo quel “tocco umano” che rende un testo davvero efficace.
Un content editor esperto può usare l’AI per accelerare il processo di brainstorming, per ottenere idee da sviluppare, o per creare una bozza di base su cui poi lavorare. Ma è sempre la componente umana a dare forma finale al contenuto, assicurandosi che offra un valore reale al lettore e che sia coerente con la strategia di comunicazione e con il tono of voice aziendale.
- Parliamo anche di SEO. Quali pensi saranno i fattori di ranking più incisivi nei prossimi mesi? A parte i soliti, pensi che ci possa essere qualcosa di nuovo a cui prestare la massima attenzione?
Nei prossimi mesi i fattori di ranking si evolveranno sicuramente, ma alcuni “classici” come la qualità dei contenuti, la user experience e l’ottimizzazione per il mobile resteranno rilevanti. Ci sono, comunque, alcune nuove tendenze che prenderanno sempre più piede e alle quali sarà fondamentale prestare attenzione.
Uno dei principali cambiamenti riguarda l’ottimizzazione per l’intelligenza artificiale. Con l’aumento dell’uso dell’AI per la ricerca, le aziende dovranno iniziare a pensare non solo alla SEO (Search Engine Optimization), ma anche alla AEO, ovvero Answer Engine Optimization.
L’AEO si riferisce all’ottimizzazione dei contenuti per fare in modo che siano interpretati correttamente dagli algoritmi di intelligenza artificiale.
Inoltre, ci sarà un focus crescente sulla search intent (l’intento di ricerca), che continuerà a evolversi. Già oggi vediamo come Google e altri motori di ricerca stiano diventando sempre più bravi a comprendere il vero intento dietro le query degli utenti, e nel futuro questa capacità si raffinerà ulteriormente. Questo significa che i contenuti dovranno essere sempre più specifici e mirati per rispondere esattamente a ciò che l’utente sta cercando in quel momento.
La chiave per il successo nella SEO sarà anticipare le nuove tecnologie e gli strumenti che definiranno il panorama della ricerca nei prossimi anni.
- Keliweb e Register fanno parte del gruppo Team Blue, una realtà che accoglie sotto il suo marchio tante aziende che lavorano nel campo dell’innovazione. Cosa puoi dirci in merito al motto “Life at Team Blue”? Quali sono i valori che questa formula sottintende?
Far parte del gruppo team.blue significa operare in un ambiente dove i valori condivisi non sono solo parole, ma principi attivi che influenzano il modo in cui ci relazioniamo gli uni con gli altri e con i nostri clienti.
“Customer First” è il nostro faro. Ogni decisione, ogni progetto e ogni innovazione che portiamo avanti ha come obiettivo primario la soddisfazione del cliente. Non ci limitiamo a fornire servizi digitali, ma ci sforziamo costantemente di creare valore aggiunto per le persone e le aziende che si affidano a noi, mettendo le loro esigenze al centro di tutto ciò che facciamo.
Un altro aspetto fondamentale è la “Trusted Collaboration“. Siamo un team distribuito in tutta Europa e la fiducia reciproca è ciò che ci permette di lavorare in sinergia, imparando ogli uni dagli altri pur essendo fisicamente collocati in luoghi molto distanti fra loro. La collaborazione è la base di ogni progetto: condividiamo conoscenze e idee, sapendo che solo insieme possiamo crescere e offrire soluzioni sempre più innovative e competitive.
L'”Openness” è un valore che promuove la trasparenza e l’apertura mentale. In un ambiente in continua evoluzione come quello tecnologico, è essenziale essere aperti a nuove idee, feedback e sfide. Questo ci consente di adattarci rapidamente ai cambiamenti e di trovare soluzioni creative che ci permettono di migliorare costantemente.
Un altro pilastro è il “Respect“. Rispettiamo le opinioni, le esperienze e le prospettive di chi lavora con noi, consapevoli che ogni individuo porta con sé un contributo unico. In questo modo, creiamo un ambiente di lavoro inclusivo, in cui ognuno può esprimere il proprio potenziale.
Infine, c’è il concetto di “Pace & Momentum“. In un settore come il nostro, dove la tecnologia avanza rapidamente, sappiamo che è importante mantenere il giusto ritmo. Ci impegniamo a essere rapidi ed efficienti, ma senza mai compromettere la qualità del nostro lavoro. Ogni azione è mirata, con l’obiettivo di creare valore a lungo termine, mantenendo lo slancio necessario per affrontare nuove sfide.
“Life at the Team Blue” è un’espressione che riassume tutti questi valori, è un modo di lavorare in cui l’attenzione al cliente, la collaborazione fidata, l’apertura, il rispetto reciproco e il miglioramento continuo per stare al passo con i tempi si combinano per creare un ambiente di lavoro dinamico e stimolante.