Un tocco di emozione nel Digital Marketing, intervista a Sara Daniele

Molto spesso si sente dire che nel Digital Marketing non si può dare spazio alle emozioni. Il lato emotivo deve essere per forza di cose soppiantato da un buon utilizzo delle parole chiave, tag, link e molto altro ancora.

L’ospite di questa settimana ribalta completamente questa concezione, ponendo l’attenzione sull’importanza delle emozioni nel marketing digitale. Abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con Sara Daniele proprio per questo, per mettere in risalto il ruolo fondamentale delle emozioni quando si parla di comunicazione a ogni livello.

Ciao Vincenzo e grazie per l’ospitalità. Sono Sara Daniele, mi sono laureata in Lingue e Letterature straniere e, poco dopo, mi sono appassionata al mondo dell’organizzazione eventi.

Ho collaborato alla organizzazione e gestione di eventi ricreativi e culturali, e col tempo, grazie alla rete di contatti professionali, mi sono dedicata al blogging, con focus su lifestyle e viaggi. La naturale evoluzione del mio percorso mi ha portato a diventare community manager e content & digital marketer.

Sono napoletana sia di origine che di indole, sono solare ed inguaribilmente ottimista. Amo parlare alle persone, farle ridere e renderle partecipi di uno scambio di connessioni ed energie positive.

Ho vissuto per due mesi a Londra e una parte del mio cuore è rimasta lì. Mi sento cittadina del mondo, ma l’odore del caffè mi riporta sempre a casa.

Ho trovato la mia dimensione nel blogging e nei social media, perché uniscono le tre cose che più mi piacciono: le parole, le connessioni umane e la comunicazione.

Non ho mai usato personalmente Keliweb, ma amici e colleghi me ne hanno parlato bene, sia per quanto riguarda i servizi hosting che per l’assistenza professionale. Del resto, basta dare un’occhiata alle recensioni che si possono trovare in giro per il web per valutare il livello di quest’azienda.

Per quel che riguarda i piani hosting, non si può fare a meno di considerarli fondamentali per dare a un sito web delle prestazioni di valore.

Ho sempre creduto che le emozioni fossero complicate da spiegare. Molte persone – e anch’io un tempo – hanno difficoltà ad esprimere ciò che provano o lo comunicano in modo errato.

In ambito personale, questa cosa può creare molti fraintendimenti nei rapporti, ma riportata in ambito professionale può davvero causare notevoli insuccessi.

Io studio e analizzo la mia comunicazione come blogger e quella per i miei clienti, tenendo in considerazione che il raccontare e il raccontarsi devono coinvolgere e rivelare l’aspetto emotivo.

L’emotività fa sì che ciò che comunichiamo ci rappresenti realmente, perché esprime chi siamo nel profondo.

In ambito aziendale un concept emotivo può incarnare la mission di chi anima l’azienda e introdurre un nuovo modo di comunicare e incuriosire i clienti.

Sicuramente studiare e aver cura di una brand identity riconoscibile, trovare il tono di voce giusto con cui comunicare, coerente sia online che offline ed impostare una strategia sul medio e lungo periodo.

Il marketing e la comunicazione di un’azienda devono saper incuriosire, interessare e coinvolgere.

È importante far capire all’azienda che il mondo digitale non è un mero mezzo per fare pubblicità, ma che stabilisce connessioni che possono trasformare gli utenti in clienti e quindi bisogna metterci la faccia curando la propria immagine aziendale.

Oggi, tutti noi abbiamo sempre meno tempo e veniamo bombardati da tantissime informazioni. Il cliente ha ormai imparato a selezionare e cercare i contenuti che gli interessano, quindi sicuramente quelli che risulteranno efficaci in ottica aziendale sono quelli che risolvono dubbi, eliminano timori e soddisfano curiosità.

Un contenuto deve essere strutturato sulla sua utilità e sull’obiettivo di colmare la distanza tra cliente e azienda. Quindi va realizzato tenendo conto di tutti quei fattori legati all’azienda stessa: qual è il target, che linguaggio usa, cosa cerca.

Credo che il settore stia comprendendo sempre più l’importanza dei blog aziendali, ma anche dei micro contenuti. Andrà sempre più forte l’utilizzo dei video e tutto ciò ci porterà a ragionare su strategie per contenuti sempre più diretti e chiari.

Spesso le aziende sottovalutano gli eventi aziendali perché credono che sia solo un dispendio economico che non dà nessun tipo di rientro.

Non è così!

Un evento organizzato con un obiettivo preciso può portare non solo visibilità all’azienda, ma aumentarne anche autorevolezza e valore.

Organizzare un evento in modo corretto non è mai facile, perché tutto si gioca su vari fattori, spesso diversi da caso a caso.

In linea di massima le regole da non perdere mai di vista sono: pianificare, curare i dettagli, comunicare e trasmettere un’immagine positiva.

Nel mio blog ho scritto un post molto dettagliato su questo argomento e anche sulla promozione da fare sia online che offline.

Sono convinta che siano molto importanti le prestazioni, associate ovviamente ad una buona conoscenza delle tecniche di posizionamento nei motori di ricerca.

Individuare un piano web hosting di qualità è fondamentale, ho potuto sperimentarlo personalmente quando ho migrato il mio blog da Blogger a WordPress.org.

Detta così sembra una cosa complicata, in realtà, come dicevo all’inizio, è importante analizzare l’aspetto emotivo dell’azienda che si vuole comunicare. Una volta trovato il concept emozionale, fare storytelling analizzando, e facendo attenzione alle esigenze di scrittura che la SEO indica, verrà quasi naturale.

Se vuoi farti male, puoi usare Joomla! Scherzo.

A parte Joomla, esistono numerose soluzioni, compresi dei CMS proprietari sviluppati ad hoc, ma per un consulente esterno è preferibile utilizzare WordPress, perché è più intuitivo.

Inoltre pare che WordPress sia molto ben visto da Google.

Io sono tra coloro che afferma convinta che Instagram sia un ottimo canale per le aziende. Infatti, anche ho scritto un post nel mio blog su come utilizzarlo per un blog aziendale o professionale.

Come capirai, non c’è una formula definitiva, perché i social network si evolvono rapidamente. Questo, però, non vuol dire che non si possa provare ad ottenere degli ottimi riscontri con strategie semplici e chiare.

Per utilizzarlo al meglio per la comunicazione aziendale io consiglio di utilizzare immagini accattivanti, scegliendo lo stile per la gallery, usare un tone of voice riconducibile al brand, definire i contenuti da pubblicare secondo la filosofia dell’azienda, cercare di creare una community che interagisca, utilizzare strumenti adatti all’analisi dei follower e dei contenuti, pianificare un piano editoriale.

L’obiettivo finale deve essere quello di rendere la gallery Instagram quanto più equilibrata rispetto all’immagine aziendale.

Credo che quando le strategie di marketing e comunicazione sono fatte bene, la community si crei in modo quasi spontaneo e naturale.

Per un community manager è fondamentale saperla poi gestire, organizzare e curare. Io mi diverto molto nel fare community management perché cerco di stabilire delle vere e proprie relazioni con i clienti, che siano basate sulla fiducia.

Certo, ci vuole pazienza, ma esser gentili, presenti e saper risolvere crisi ed imprevisti, sia futili che gravi, è una delle caratteristiche principali di un community manager valido.

Bisogna esser supportati dalla passione per il lavoro digitale ed essere curiosi. Senza amore per questo mondo tutto diventa complicato ed irraggiungibile. È una realtà in continuo fermento, si studia e ci si aggiorna costantemente e spesso si passano intere giornate al pc.

Ma quando poi arrivano i risultati, si viene ripagati di tutto.

Se voleste iniziare un percorso professionale digitale dovete innanzitutto amarlo.

Insomma cari lettori di questo blog, nella comunicazione web l’aspetto umano conta ancora moltissimo. Parola di Sara Daniele.

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