Intenti di ricerca, come usarli per creare contenuti SEO
Come capita a tutte le strategie messe in campo per ottenere visibilità online, anche la SEO prosegue nel suo processo di evoluzione. La costruzione di contenuti ottimizzati non è più quella di alcuni anni fa, dove spesso bastava inserire parole chiave in modo abbondante in un testo nella speranza che Google premiasse questo modo di lavorare. Oggi tutto questo non funziona più. L’idea di inzeppare di parole chiave un testo, senza tener conto di quella che è l’intenzione dell’utente che effettua la ricerca, non solo non porta benefici, ma addirittura dei risultati negativi. Ecco perché è importante ragionare seguendo quelli che sono gli intenti di ricerca. Continua a leggere per saperne di più.
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Intenti di ricerca, la nuova frontiera della SEO
Possiamo considerare l’intento di ricerca come l’evoluzione naturale della Search Engine Optimization. Con l’espressione intento di ricerca si concentra l’attenzione sulle motivazioni e le esigenze che spingono l’utente a effettuare una ricerca su Google. Il compito dei SEO Copywriter è sì quello di trovare le parole chiave più utilizzate in merito a un determinato topic, ma al tempo stesso devono prendere in considerazione l’intenzione dell’utente.
Perché l’utente ha inserito questa query di ricerca? Vuole comprare un prodotto online, o sta cercando informazioni su uno specifico argomento? Queste informazioni sono essenziali per chi deve creare dei contenuti, a seconda dell’obiettivo da raggiungere. Se per esempio devi creare i testi delle pagine di un e-commerce, allora dovrai cercare le parole chiave che vengono utilizzate dagli utenti che vogliono acquistare online.
Sono quattro gli intenti di ricerca identificati, su cui ragionare per ottimizzare un contenuto in modo da intercettare l’esigenza dell’utente.
# Navigazionale
Qui l’utente sta cercando un brand specifico, che già conosce e di cui si fida. Il problema è che non ricorda esattamente il nome di dominio, quindi cerca su Google il nome del brand (magari con qualche refuso) insieme magari a delle keywords che riguardino l’ambito di riferimento. Le ricerche navigazionali sono appunto quelle che permettono all’utente di trovare il brand che stanno cercando ma di cui non ricordano bene il nome
# Informazionale
Le ricerche informative sono, come appare evidente, quelle in cui l’utente cerca informazioni su uno specifico argomento. Le parole chiave da ricercare per rispondere a un intento informativo vengono spesso utilizzate per creare articoli di blog, magazine e giornali online, o magari delle faq specifiche in un’apposita sezione di un sito aziendale. La maggior parte delle volte possono essere parole chiave che riguardano il classico come fare, in cui l’utente cerca maggiori dettagli per completare un’operazione o vuole saperne di più su un argomento che gli interessa.
# Commerciale
Questo è l’intento che deve prendere in considerazione chi è su internet per vendere online servizi o prodotti. Gli utenti che effettuano una ricerca commerciale stanno cercando appunto dei prodotti da acquistare, perciò il contenuto dev’essere costruito con le parole chiave utilizzate per intercettare (e soddisfare) tale esigenza. Però bisogna prestare attenzione: in questa fase l’utente sta cercando informazioni sui prodotti che vorrebbe acquistare, perciò potrebbe effettuare ricerche per informarsi sulle diverse opportunità presenti online (tipo recensioni delle varie aziende che forniscono tali prodotti o servizi).
# Transazionale
Le query transazionali sono quelle che si collocano nello step finale, dove l’utente è ormai deciso a effettuare l’acquisto del prodotto. In questo caso, sta cercando semplicemente il miglior negozio online per passare direttamente all’acquisto, perciò possiamo considerarle ricerche ad altissimo potenziale di concretizzazione dell’obiettivo.
Trova le parole chiave adatte per creare contenuti SEO
Conoscere gli intenti di ricerca ti aiuta nella keyword research. L’obiettivo è quello di raggiungere l’intento delle persone che inseriscono query di ricerca, e costruire dei contenuti adatti.
Sul web sono disponibili diversi tool con cui poter fare questo lavoro che, ricordiamolo ancora una volta, è indispensabile per conquistare un buon posizionamento sui motori di ricerca (soprattutto Google, ormai un motore semantico in piena regola, ma ce ne sono anche altri, per esempio Bing). Uno strumento che ti aiuta a creare contenuti ottimizzati, con il filtro per inserire i vari intenti di ricerca, è il Keyword Magic Tool di SEMrush (che però richiede l’abbonamento alla piattaforma). Ci sono però tanti altri strumenti che puoi usare in maniera del tutto gratuita.
Lettura consigliata: scopri quali sono i migliori strumenti per la ricerca delle parole chiave.
Per concludere
Comprendere l’intento di ricerca degli utenti è la base su cui costruite tutta la strategia di SEO Copywriting. Se non conosci la search intent, rischierai di costruire contenuti che difficilmente potranno intercettare l’utente che stai cercando per raggiungere i tuoi obiettivi (aumentare le visite sul blog o il traffico sul sito, oppure aumentare il numero di ordini sul tuo store online).