Content Marketing: i 5 errori da evitare
Le aziende e i professionisti che lavorano online mettono in campo una serie di strategie che possiamo racchiudere in un’unica dicitura: il Digital Marketing. Si tratta di strategie di marketing volte unicamente al digitale, in cui l’azienda cerca di agganciare un target che per interessi può rientrare in una fascia di “potenziali clienti”. Il marketing digitale comprende diversi tipi di attività, che comprendono l’utilizzo di vari strumenti. Si parla di Content Marketing quando si fa riferimento a una sottocategoria del marketing digitale, in cui sono i contenuti testuali ad avere un ruolo centrale. Secondo la definizione del Content Marketing Institute, il Content Marketing è “una tecnica di marketing volta a creare e distribuire contenuti pertinenti e di valore per attrarre, acquisire e coinvolgere una target audience chiara e definita – con l’obiettivo di guidare i clienti verso una azione redditizia”. In diverse occasioni però una strategia di Content Marketing potrebbe non portare ai risultati sperati, facendo salire un dubbio sulla validità di questo tipo di lavoro. In realtà, se una strategia non funziona significa che si stanno commettendo alcuni errori. Con questo articolo cercheremo di evidenziare i più comuni.
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Cosa significa fare Content Marketing?
Ogni tipologia di marketing digitale comprende, ovviamente, un certo tipo di attività da svolgere. Se per esempio nel Social Media Marketing sono i canali social ad avere un ruolo di primo piano, con la gestione delle diverse piattaforme (Facebook, Instagram, Twitter ecc), nel Content Marketing è il contenuto testuale a essere utilizzato come mezzo per raggiungere gli utenti potenzialmente in target.
Possiamo dunque dire che fare Content Marketing significa produrre una serie di contenuti testuali, con l’obiettivo di informare il target su uno specifico prodotto, sull’azienda o su alcuni aspetti in particolare. La produzione di contenuti di qualità è la condizione essenziale per ottenere risultati con il Content Marketing. Questi contenuti dovranno aiutare l’azienda ad aumentare la Brand Awareness, per far sì che gli utenti possano vedere nel Brand un punto di riferimento affidabile. Se le cose vengono fatte bene, e cioè se si riescono a creare contenuti utili per la tipologia di utente che si vuole raggiungere, allora si potrà creare quel rapporto di fiducia tra pubblico e azienda, con tutti i vantaggi del caso.
Lettura di approfondimento: scopri qual è il ruolo del Content Marketing ai tempi della rivoluzione digitale.
5 errori da evitare nel modo più assoluto
Abbiamo visto che cos’è il Content Marketing e quali grandi vantaggi può dare, a patto che i contenuti siano effettivamente di qualità (cioè non solo ben scritti ma soprattutto interessanti e utili per gli utenti che dovranno leggerli). Se una strategia di Content Marketing non funziona, significa che si stanno commettendo degli errori. Può riguardare il piano editoriale, o forse il problema sta proprio nella tipologia di contenuti che possono essere poco conformi alla content strategy sviluppata in una fase iniziale. Vediamo insieme quali sono i 5 errori più comuni commessi nel campo del Content Marketing.
# Errore 1: Ignorare le regole della SEO
Il primo errore che in tanti commettono è quello di produrre contenuti scansando in toto tutte le indicazioni della SEO. Con il termine SEO (acronimo di Search Engine Optimization) s’intende tutte quell’insieme di operazioni fatte per potenziare i contenuti delle pagine, al fine di essere indicizzati sul motore di ricerca e ottenere nel minor tempo possibile un buon posizionamento in serp. In merito alla produzione di contenuti testuali, cosa occorre fare in tal senso?
L’errore che tante aziende commettono è quello di produrre contenuti senza utilizzare le parole chiave che andrebbero inserite nel testo. Oltre a questo, ci sono poi altre indicazioni (come la struttura del testo, l’uso del grassetto per evidenziare alcuni termini, l’attributo alt nelle immagini, l’aggiunta di link interni ed esterni, l’inserimento della meta description ecc) che spesso non vengono seguite. Così facendo, la content strategy viene vanificata già dall’inizio. Per creare dei contenuti testuali di qualità, con un buon potenziale in ottica posizionamento, è necessario inserire tutte le parole chiave più ricercate dagli utenti in merito all’argomento che stai trattando.
Lettura consigliata: scopri quali sono i migliori strumenti per la ricerca delle parole chiave.
# Errore 2: Utilizzare un linguaggio non adeguato
Un errore che può costare caro, in termini di risultati, è il non riuscire a trovare un linguaggio adeguato per il tipo di pubblico a cui ci si sta rivolgendo. Non è tanto una questione di grammatica, quanto di “tono” con cui ci si rivolge a un determinato tipo di pubblico. Ed è qui che cade l’attenzione sull’elemento essenziale, impossibile da omettere: devi conoscere il tuo pubblico, inteso come il target che hai deciso di avvicinare, e produrre contenuti che non solo risultino utili ma che siano costruiti con il linguaggio che questo pubblico recepisce meglio.
Puoi anche essere uno scrittore di enorme talento, ma se non parli il linguaggio degli utenti allora tutto sarà non dico inutile, ma certamente “depotenziato”. Questo è un errore che molte aziende perseguitano a commettere, parlando un linguaggio unico che alla fine dei conti causa quasi un distacco con il target predefinito. Perché accade questo? Il più delle volte perché non è stato fatto uno studio approfondito del pubblico, dei suoi interessi e il modo in cui vuole recepire determinate informazioni. Andando avanti alla cieca si creeranno contenuti destinati a vagare nel nulla, non attecchendo da nessuna parte.
Lettura utile: ecco quali sono le varie funzioni del linguaggio di Jakobson.
# Errore 3: Non prendere in considerazione gli interessi dell’utente
Qui ci ricolleghiamo direttamente al punto precedente, in cui parlavamo di contenuti costruiti senza tener conto dell’utente a cui vogliamo rivolgerci. Ed ecco l’errore forse più grave commesso da chi dovrebbe creare una strategia di Content Marketing (o comunque di Inbound Marketing in generale): non studiare il proprio pubblico.
La prima cosa da fare quando si vuole costruire un piano di marketing digitale, è quello di farsi un’idea del proprio cliente ideale. Chi è, cosa fa, di cosa ha bisogno e in che modo preferisce ricevere le informazioni. Questo cliente ideale, che possiamo chiamare buyer persona, dovrà essere il modello di riferimento per la costruzione dell’intera macchina comunicativa. Chi si occupa della produzione dei contenuti testuali deve tener presente che quanto scrive deve rispondere alle esigenze di un certo tipo di pubblico. Solo partendo da questa base, i contenuti potranno diventare “utili” e portare a risultati concreti.
Lettura di approfondimento: scopri cosa sono le buyer personas.
# Errore 4: Contenuti autocelebrativi
“Siamo l’azienda leader del settore, siamo i numeri uno, i nostri prodotti sono senza dubbio i migliori in circolazione…” ecc ecc. Queste formule sono state utilizzate per anni, ancora oggi ci sono content editor (o copywriter) che si divertono a inserirle nei testi dell’azienda per cui lavorano. Questo tipo di linguaggio porta forse a dei vantaggi? Semmai è vero il contrario.
Ecco un errore che devi assolutamente evitare di commettere se ti occupi di Content Marketing: evita i contenuti autocelebrativi. Non sembrerai né il numero uno né tantomeno cool, ma anzi tutto questo tornerà indietro come un boomerang. I contenuti devono essere costruiti su uno stile naturale, senza artifizi di sorta. Soprattutto, i contenuti devono essere utili, diretti, chiari ed esaustivi. Alle persone non importa nulla che tu sia (o ti senta) il leader del settore, loro cercano soluzioni ai loro problemi. Ed è questo che devono fare i tuoi contenuti: dare una risposta ai problemi, fornire soluzioni vantaggiose, dare nuove opportunità. Detto in soldoni: rispondere a un bisogno.
# Errore 5: Non condividere i contenuti sui social network
La creazione di un contenuto, specie se informativo, prevede poi il fatto che esso trovi la più ampia visibilità possibile. Il contenuto può posizionarsi bene sul motore di ricerca, ma questo dipende da una serie di fattori, come l’inserimento delle parole chiave e l’inevitabile confronto con quello che fanno i competitor. Ma non puoi contare solo su questo, perché il risultato finale dipende da troppi fattori (tra cui l’instabilità perenne di Google).
Sembra strano a dirsi, ma ancora oggi ci sono tante aziende e professionisti che snobbano i social network. Errore madornale, perché i social non sono delle piattaforme per giocare, tutt’altro. Essi sono dei canali formidabili per ampliare la visibilità di contenuti aziendali. Dopo aver creato un contenuto, provvedi (tu o il Social Manager dell’azienda) a condividerlo sui canali social, presentandoli con un copy di grande impatto. Tieni conto del tipo di social su cui andrai a postare (su ogni social dovrai usare un linguaggio consono) e prendi in considerazione anche la possibilità di sponsorizzare i contenuti tramite campagne a pagamento. Andare avanti solo di traffico organico potrebbe non portarti da nessuna parte, mentre in una campagna pubblicitaria hai la possibilità di mostrare il contenuto a un pubblico potenzialmente interessato (ricordi lo studio delle buyer personas accennato in precedenza, vero?).
Lettura consigliata: lo sapevi che puoi trovare i tuoi clienti sui social? Leggi la nostra guida su come trovare i propri clienti su Facebook.
Per concludere
Mettere in campo una strategia di Inbound Marketing (il tipo di marketing che prevede la creazione, e la diffusione sui vari canali, di contenuti con l’obiettivo di attirare un certo tipo di pubblico) significa aumentare in maniera considerevole le possibilità di raggiungere i propri obiettivi di business. Il Content Marketing riguarda tutto quello che concerne la produzione di contenuti testuali che, se sviluppati in modo professionale e senza gli errori elencati nell’articolo, possono portare enormi benefici a un’azienda.
Secondo te, qual è un altro errore che viene commesso nel campo del Content Marketing? Scrivilo nei commenti, per dare ai nostri lettori ulteriori spunti di riflessione.