Intervista a Eugenia Brini, Graphic & Visual Designer innamorata di Canva
Nel campo della comunicazione online, in particolar modo nell’ambito aziendale, l’immagine ricopre un’importanza di massimo livello. Va bene costruire dei contenuti testuali di spessore e ben ottimizzati lato SEO, ma se questi non saranno accompagnati da un aspetto grafico gradevole (sia sul sito che nei post pubblicati sui vari social) allora tutto risulterà vano. L’aspetto visivo incide infatti in maniera decisiva sui “gusti” e le scelte degli utenti, che vogliono sì essere informati ma che accettano di concedere fiducia a una fonte solo se essa avrà la capacità di presentarsi nel modo giusto. È (anche) attraverso le immagini che un’azienda racconta se stessa, i propri valori e la direzione verso cui si muove. Un racconto fatto per immagini che necessita di capacità, una buona dose di creatività e gli strumenti adatti per creare grafiche professionali. Oggi abbiamo il piacere di avere come nostra ospite Eugenia Brini, professione Graphic e Visual Designer oltre che super esperta di Canva, strumento utilissimo per chi lavora nel campo della grafica web.
- Ciao Eugenia, benvenuta sul nostro blog. Puoi fare un veloce excursus della tua formazione professionale?
Ciao Vincenzo e grazie per questo invito! Ho studiato Graphic and virtual design presso il Politecnico di Torino, ho conseguito un master in comunicazione pubblicitaria presso lo IED di Milano e poi sono stata un anno a Vienna come Volontaria Europea e in quell’anno sono cresciuta moltissimo sia a livello professionale sia come persona.
Lavoro come grafica impaginatrice grazie al mio primo lavoro in DeAgostini. Poi sono diventata libera professionista nel 2014. Nel 2018 sono diventata Canva Certified Creative grazie a una mail che ha cambiato il mio presente.
Insegnare a impaginare prodotti creativi ai miei allievi o ai miei clienti grazie a Canva è molto stimolante.
- Sei appunto conosciuta sul web come Canva Certified Creative, con un tuo corso su Udemy che sta riscuotendo un ottimo successo. È proprio da qui che vogliamo partire. Che tipo di strumento è Canva?
Grazie, il risultato dell’ultimo corso è stato molto incoraggiante: le risposte e i feedback mi danno moltissimo aiuto per migliorarmi quotidianamente.
Per quanto riguarda Canva credo che sia uno strumento davvero potente. È un programma che dà la possibilità a tutti di impaginare prodotti grafici di tutto rispetto.
- Credi che Canva abbia tutte le potenzialità per essere uno strumento adeguato per il lavoro dei graphic designer professionisti e per la creazione di grafiche per siti aziendali, e-commerce e quant’altro?
A mio parere può essere un buono strumento per la comunicazione di aziende e liberi professionisti. La differenza la fa la progettazione: senza le basi di grafica e le regole che aiutano a capire come gestire i messaggi che vogliamo trasmettere, resta solo uno strumento.
Per quanto riguarda il lavoro di grafica, come professionista, dipende sempre quali siano i prodotti e i risultati che si vogliono creare e aggiungere. Nonostante le grandi migliorie, per ora non penso che possa sostituire i programmi usati nelle varie agenzie o dai designer. È un buono strumento per creare grafiche per la comunicazione online e le presentazioni. Non si può sostituire, a mio parere, per creare loghi efficaci e siti internet.
- Quali sono secondo te gli aspetti che hanno permesso a Canva di avere così tanto successo?
La sua semplicità e immediatezza d’uso, la democraticità perché chiunque può imparare a usarlo e può aiutare a migliorare il tool grazie alle segnalazioni e il continuo migliorarsi.
- Oltre a Canva, quali sono gli altri strumenti che non possono mancare nel “kit da lavoro” di un graphic designer?
Innanzitutto avere una buona cultura: non vuol dire per forza avere una laurea, ma per essere creativi bisogna avere una mente sempre immersa negli stimoli. Leggere, andare a mostre, guardare film e documentari, studiare e seguire chi questo lavoro lo fa da più tempo di noi. Imparare i programmi e provare e riprovare a trovare soluzioni. Progettare anche quando non si ha clienti è un buon esercizio. Quindi direi cultura, passione e mettersi in gioco.
- Le immagini nella comunicazione aziendale. Quanto contano, secondo te, le creazioni grafiche per le imprese che vogliono far giungere dei messaggi al pubblico?
Innanzitutto bisogna avere ben chiari: obiettivi, mission, valori, punti di forza e piena consapevolezza del proprio lavoro. Per avere una comunicazione efficace bisogna porsi le giuste domande per cercare le giuste soluzioni. Quindi ci va coerenza, ricerca di risposte e cura nel dettaglio.
- Quali sono le caratteristiche di una composizione grafica ben costruita e magari adatta per una comunicazione aziendale?
Servono alcuni ingredienti. Innanzitutto. La coerenza: qual è il messaggio che si vuole trasmettere, qual è il nostro tono di voce, qual è il nostro perché?
Per costruire una composizione grafica sarebbe utile cercare di non creare proposte sempre diverse, ma cercare un fil rouge che possa comunicare chi siamo e cosa facciamo. I colori, la scelta delle immagini, i testi: devono seguire una coerenza con il nostro brand.
- Alcuni consigli operativi che vuoi rivolgere ai giovani professionisti vogliosi di cimentarsi nel campo della creatività?
A chiunque voglia intraprendere una carriera da freelance nel campo creativo, consiglio di essere curiosi, di essere attenti agli stimoli che il mondo ci dona ogni giorno, di non risparmiarsi nella formazione e crescita personale e di avere sempre un piano…che si può cambiare ogni volta che qualche ostacolo si presenta lungo il cammino!
Ringraziamo Eugenia Brini per la disponibilità dimostrata. Buon lavoro, Eugenia :-)