10 cose da fare per aprire una Web Agency
In questo articolo Yuri Rosati, titolare della Maven Web Agency di Lucca, spiega passo dopo passo quali sono le 10 cose da fare per aprire una Web Agency).
Premettiamo che molti si affacciano a questa attività all’inizio come freelancer. Infatti, appena diplomati (ma a volte anche prima) molti giovani cominciano a lavorare per conoscenti e amici. Con l’allargarsi del giro poi ci si struttura sotto forma di agenzia. Non vogliamo certo affermare che sia un’attività “solo per giovani” però! Anzi al contrario. Conosciamo molti colleghi non più giovanissimi che si sono decisi ad aprire la propria Web Agency, stanchi di lavorare per altri. In effetti, aprire una Web Agency in proprio offre una serie di vantaggi:
- raggiungere l’indipendenza economica totale;
- non porre limiti ai propri guadagni;
- gestire il proprio tempo in modo autonomo;
- poter lavorare senza limiti geografici;
- entrare in contatto con professionisti e imprenditori che possono essere spesso fonte di illuminazione ed ispirazione.
Quindi ti chiederai “Tutto rose e fiori?”. Certo che no. Avviare un’attività in proprio comporta necessariamente dover mettere in conto il rischio d’impresa. L’incertezza del fatturato non è mai un fattore da sottovalutare, specialmente per chi proviene dal mondo del lavoro dipendente. Conosciamo colleghi che a un anno di distanza dall’apertura hanno preferito chiudere l’agenzia e ritornare a lavorare a stipendio per una maggiore sicurezza economica. Quello dipende un po’ da te e dalla tua propensione al rischio, che – rispetto ad altre attività – è piuttosto basso. Male che vada puoi sempre prendere “armi e bagagli” e tornare a proporre le tue competenze a qualche azienda. Il tutto senza rischiare il nodo del collo: finanziariamente parlando, infatti, l’investimento iniziale per aprire una web agency è molto contenuto.
Dopo questa lunga ma doverosa introduzione, vediamo quindi quali sono i passi per aprire una Web Agency.
Table of Contents
Prima cosa da fare per aprire una Web Agency: le pratiche burocratiche
Se decidi di svolgere questa attività sotto forma di impresa individuale (soluzione consigliata all’inizio) sarà necessario:
- chiedere la partita Iva;
- iscriverti in camera di commercio;
- inviare la Scia (segnalazione certificata di inizio attività)
- iscriverti a Inps e Inail
Ti tranquillizzo subito: non devi pensarci tu, basta affidarsi a un commercialista (anche online). Solitamente con una cifra che si aggira sui 200/300 € è possibile infatti togliersi il pensiero.
Seconda cosa da fare per aprire una Web Agency: pianificare una strategia di marketing
Solitamente le Web Agencies offrono anche servizi di Web Marketing, quindi probabilmente già sai di cosa sto parlando. Se non è il tuo caso, sappi che una strategia di marketing è finalizzata a garantirti un afflusso costante di nuovi clienti. Ciò ovviamente deve essere pianificato a tavolino. Indubbiamente è l’aspetto più critico, che fa la differenza tra la vita e la morte della tua attività. Pertanto, ne tratteremo in modo approfondito nell’apposito paragrafo.
Terza cosa da fare per aprire una Web Agency: circondarsi di persone con le giuste competenze
Quali e quante persone servono dipende dalla varietà di prodotti e servizi che vuoi proporre. Alcune competenze sono indubbiamente essenziali e debbono essere presenti in azienda:
- un web developer, per la scrittura del codice;
- il grafico che curi l’estetica dei prodotti;
Oltre alle due figure sopra citate è utile la presenza di altri esperti quali:
- il tecnico per il posizionamento dei siti sui motori di ricerca (in gergo SEO Specialist o consulente seo);
- l’esperto per la pubblicità a pagamento su Google (SEA);
- una figura che valuti le performance dei siti e sappia ottimizzare il tasso di conversione (esperto in Web Analytics);
Il numero dei collaboratori, quindi, dipende da quanto ampio è il ventaglio dei servizi offerti. Ci si può infatti limitare a realizzare siti web o presentarsi come consulenti di Web Marketing.
Quarta cosa da fare per aprire una Web Agency: pianificare gli investimenti
È giunto quindi il momento che tu ti faccia un’idea di quali sono gli investimenti di cui necessita una Web Agency per aprire. Per questo siamo qui noi a darti qualche indicazione.
A parte i costi “amministrativi” che abbiamo visto nel primo paragrafo ci sono tutta una serie di voci da tenere presente:
- la sede di lavoro (non indispensabile almeno all’inizio);
- l’hardware da utilizzare;
- la spesa per l’acquisto del servizio web hosting (possibilmente con il dominio incluso, come le soluzioni fornite da Keliweb);
- le applicazioni necessarie (non tutte possono essere ottenute gratuitamente);
- la spesa per il marketing online (Ottimizzazione motori di ricerca, pubblicità su Google Ads e sui social network etc…);
- i costi per l’aggiornamento costante in tutti i settori operativi della Web Agency.
Per calibrare in modo corretto la partenza della startup ed evitare di fare un buco nell’acqua sarebbe raccomandabile stendere un business plan. In questo modo si effettuerai investimenti mirati e proporzionati a quelli che sono i risultati attesi.
Quinta cosa da fare per aprire una Web Agency: gestire i clienti per produrre profitto
Benissimo, hai mosso i primi cinque passi, sei sui blocchi di partenza, ma lo starter non spara e la corsa non parte…
Generare utili è ovviamente un requisito indispensabile per ogni attività economica perché possa sopravvivere. Questo fondamentalmente può avvenire in due diversi modi:
- acquisire nuovi clienti;
- perseguendo la massima soddisfazione per chi già si avvale dei tuoi servizi affinché si servano nuovamente di te;
I nuovi clienti
Acquisire nuovi clienti, indubbiamente non è facile. Agli occhi degli utenti sarai un perfetto sconosciuto. Non possono apprezzare le tue capacità, ti valutano esclusivamente sulla base di quello che vedono sul tuo sito. Molto probabilmente incontrerai delle resistenze iniziali, anche solo perché si convincano a contattarti. Magari in passato hanno avuto delle brutte esperienze e ora sono molto restii a riprovarci.
Per “rompere il ghiaccio” dovrai dimostrare di essere una persona di cui ci si può fidare e soprattutto di essere ferrato nel tuo campo.
Perché la gente si fidi di te dovrai dimostrare coerenza: ovvero che sei una persona che mantiene le promesse e si comporta in modo cristallino. Mostrare ad esempio dei case study o altri progetti realizzati con i relativi risultati può sicuramente essere d’aiuto.
Per dimostrare le tue capacità puoi citare le aziende per le quali hai lavorato, i titoli conseguiti (sfrutta anche il tuo profilo Linkedin per ottenere “reputazione”). Quando puoi cogli l’occasione per dare suggerimenti e consigli al cliente in modo da far emergere tutta la tua esperienza.
Un altro suggerimento di marketing che ti diamo è quello di offrire qualcosa di gratuito ai potenziali clienti, in modo da “farli sentire in debito”. Ad esempio, un case study, un ebook, un listino prezzi in pdf, etc…il tutto condito con riferimenti alla tua attività. Quando sarà pronto a comprare le probabilità che si rivolga a te saranno molto più alte.
I vecchi clienti
I secondi sono forse anche più importanti dei primi.
Infatti, un cliente soddisfatto è un cliente che ritorna, continuerà ad utilizzare i tuoi servizi: dipende da te cercare sempre prodotti e iniziative nuove. Potrai così ricorrere all’up-selling proponendogli per esempio la realizzazione di nuove pagine o sezioni del sito. Oppure ancora hai realizzato il suo logo? Proponigli di stampare i biglietti da visita ed altri prodotti la cui realizzazione materiale affiderai a terzi. Ancora meglio il cross-selling: hai realizzato il sito al cliente ed è rimasto soddisfatto; bene adesso proponigli la SEO o la pubblicità su Google Ads. Sei abile a realizzare corsi online? Realizza e vendigli un corso SEO. Con clienti già fidelizzati la vendita sarà un gioco da ragazzi. Si fidano di te, hanno provato i tuoi servizi e sono rimasti soddisfatti, quindi perché non comprare? Hanno problemi di liquidità? Rateizza!
Ancora, quando puoi richiedi sempre delle recensioni: il cliente soddisfatto probabilmente ti accontenterà. Così facendo incrementerai il tuo prestigio sociale. Infatti, il passaparola è il più potente strumento di marketing. Chi non si fida del consiglio di un amico o di un conoscente? Possiamo garantirti per esperienza diretta che questo è la nostra migliore e più costante fonte di lavoro.
Sesta cosa da fare per aprire una Web Agency: farsi conoscere con la SEA
“Si ma come faccio a procurarmi i primi clienti?”
Quando si comincia è sempre difficile. Esauriti amici e conoscenti si rischia lo stallo. Le soluzioni esistono e le abbiamo accennate nella sezione relativa ai costi. Si chiamano:
- SEA
- SMM
- SEO
Con la SEA (acronimo di Search Engine Advertising) potrai farti conoscere su Google tramite il loro servizio di Ads. Se offri questo tipo di servizi per i tuoi clienti non avrai problemi a gestire da solo il tuo account pubblicitario. Se invece non hai esperti in questo campo ti consigliamo di appoggiarti a dei professionisti come noi di Maven Web. Infatti, facendo da solo compirai i classici errori di chi si cimenta senza avere la preparazione tecnica, con il risultato finale di buttare soltanto via dei soldi. Certo, affidarsi a un professionista ha un costo, ma il rischio di fallire è molto basso o nullo nel lungo periodo. Quindi guadagnerai sicuramente più di quanto hai speso.
Tieni presente che la pubblicità su Google Ads richiede comunque un certo investimento. Se non spenderai almeno 30/50 € al giorno otterrai pochi risultati nel breve periodo.
Settima cosa da fare per aprire una Web Agency: farsi conoscere con la SMM
La SMM (ovvero Social Media Marketing) ha costi decisamente inferiori e più abbordabili rispetto a Google Ads. Ovviamente i risultati non sono paragonabili, però è un modo a buon mercato per farsi conoscere specialmente all’inizio.
Molti clienti cui abbiamo gestito le campagne di SMM con un investimento pari alla metà o un terzo di quello della SEA sono riusciti ad ottenere subito dei risultati, specialmente in ambito locale.
Ottava cosa da fare per aprire una Web Agency: farsi conoscere con la SEO
Infine la SEO, la regina del marketing online. La definiamo la regina perché con la SEO si ottengono risultati duraturi che nel lungo periodo annullano l’investimento iniziale per l’ottimizzazione SEO del tuo sito. Una volta ottenuto un buon posizionamento su Google per certe parole chiave ed una certa autorità di dominio i concorrenti avranno vita dura a scavalcarti.
Se non sei un esperto di posizionamento SEO, ci sentiamo in dovere di darti però un consiglio: diffida di chi ti garantisce al 100% che con una semplice consulenza SEO può farti arrivare in prima posizione. Nessuno è realmente in grado di farlo con una sola consulenza. Serve molto tempo e lavoro. Oltretutto, non è neppure detto di riuscirci. Puoi sicuramente arrivare in prima pagina ma per motivi obiettivi chi ti precede (concorrenti con autorità di dominio superiore) può risultare impossibile da scavalcare.
La SEO la puoi fare da solo se si è consulenti SEO o ci si può affidare ad un’agenzia SEO che può curarne i vari aspetti. La cosa certa è che i risultati arriveranno, serve solo tempo e pazienza. Questo principalmente è ciò che distingue la SEO da SEA e SMM: il tempo necessario. Volendo fare una similitudine la si può paragonare ai motori diesel di una volta. Ci mettevano una vita a scaldarsi, ma una volta partiti non li fermava più nessuno. Ecco, questo è l’effetto della SEO.
Nona cosa da fare per aprire una Web Agency: instaurare collaborazioni
Non tutte i concorrenti sono anche avversari.
Cosa vuol dire?
Che in un mercato sano, c’è anche spazio per la collaborazione. La nostra agenzia, ad esempio, riceve spesso incarichi da colleghi che non hanno la competenza per portare a termini certi specifici incarichi. Quindi offriamo volentieri la nostra esperienza per soddisfare le loro esigenze. In questo modo ne escono tutti vincitori. Per primo il cliente finale, che ottiene la prestazione richiesta. Ma anche l’agenzia che ci ha dato l’incarico ci guadagna e così pure noi.
Una volta instaurato questo tipo di relazioni dormirai sonni tranquilli. Avrai infatti una forza vendite al tuo servizio che ti procurerà costantemente del lavoro. Perché una volta instaurato il rapporto di fiducia difficilmente sarai sostituito, dal momento che la tua “collega” saprà di poter contare su persone competenti.
Decima cosa da fare per aprire una Web Agency: la pianificazione fiscale internazionale
Inutile dire che le spese di avviamento potranno essere dedotte dal proprio reddito e quindi abbattere la base imponibile, consentendoti di pagare meno tasse. A tal scopo, una volta “spiccato il volo” ti consigliamo di prendere in seria considerazione lo spostamento della tua attività all’estero. Trattandosi di un’attività che puoi svolgersi tranquillamente online, affidandoti ad un esperto in pianificazione fiscale internazionale potresti ottenere un notevole risparmio di tasse. Infatti, in Europa paesi come Malta, Bulgaria e Romania hanno regimi fiscali decisamente favorevoli. In questo modo potrai garantirti un notevole risparmio fiscale pur mantenendo il tuo sito in Italia.
Per concludere
Siamo quindi giunti alla conclusione di questo “viaggio imprenditoriale”. Tirando le somme, a nostro avviso c’è sempre molto spazio nel mercato dei servizi web. Certo, non è più come agli albori di internet, ma per le persone capaci e competenti c’è ancora la possibilità di emergere. L’importante è fare le cose con serietà e passione, i risultati non tarderanno ad arrivare.
Ciò detto, se sei giunto alla fine di questo articolo su come aprire una web agency sicuramente avrai le idee un po’ più chiare su quali sono le problematiche e sul da farsi. Se avessi ancora dei dubbi o necessitassi di chiarimenti non esitare a lasciarci un commento, saremo lieti di aiutare un futuro collega!
In bocca al lupo!
Yuri Rosati