Come creare il sito web di una Chiesa
Per quanto possa apparire bizzarro a un primo impatto, il digitale è la migliore strada anche per le Chiese. Vuoi per le restrizioni imposte per fronteggiare il Covid-19, vuoi per il numero comunque elevatissimo di fedeli, le Chiese pensate in maniera “classica” sembrano non bastare più per coprire l’ampia domanda di appoggio spirituale che, soprattutto in un momento storico come questo, può essere di aiuto alle persone. Ecco perché è importante sapere come creare il sito web di una Chiesa. Grazie alle straordinarie opportunità fornite da internet, una parrocchia può ora avvicinarsi ai propri fedeli senza che essi siano costretti a uscire di casa per raggiungere il proprio luogo di culto. Oggi più che mai, è importante che sia la Chiesa ad avvicinarsi in qualche modo al fedele.
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Come creare il sito di una Chiesa
Che sia il parroco, o chiunque altro abbia il ruolo di “gestire” l’attività di una parrocchia, a prendersi carico di questo passaggio dal materiale al digitale, può completare il tutto seguendo una procedura piuttosto semplice e standardizzata.
Per creare il sito di una Chiesa non occorrono grandi competenze in campo informatico. Tuttavia, se si è completamente privi di esperienza nel settore, meglio allora farsi aiutare da un professionista.
# Scelta del dominio
Il primo tassello riguarda la scelta del dominio, ovvero del nome attraverso cui la Chiesa sarà raggiungibile online. Un dominio internet è composto da tre sezioni separate tra loro da un punto (ecco spiegate tutte le differenze tra dominio di primo, secondo e terzo livello). Per quel che riguarda il secondo livello, ovvero il nome da inserire al centro (per esempio www.keliweb.it) il consiglio è quello di usare il nome stesso della Chiesa.
Per quel che riguarda invece il primo livello, ovvero l’estensione che appare dopo l’ultimo punto, consigliamo di optare per una soluzione molto sobria e classica. L’estensione dominio .IT è decisamente la più indicata per un sito in lingua italiana.
# Acquisto del servizio hosting
Con la registrazione del dominio, la Chiesa ha il suo nome digitale. Ora è il momento di pensare all’edificio vero e proprio da costruire sul web. Per far sì che una Chiesa sia visitabile su internet, è necessario trovare una porzione di spazio web pronta a ospitare tutti i contenuti e file del sito.
Questo spazio viene chiamato hosting, da cui dipenderanno anche velocità e affidabilità del sito. Trattandosi del sito di una Chiesa, è chiaro che il servizio debba essere adeguato all’importanza del messaggio contenuto. Non è necessario, almeno nella fase iniziale, optare per un piano super costoso. Si consiglia quindi di partire da un piano di hosting economico, per poi eventualmente passare a un piano più performante una volta che il traffico web aumenterà.
Lettura consigliata: tutto quello che c’è da sapere su come acquistare hosting e dominio.
# Software per gestire il sito
Dopo aver acquistato i servizi per creare la versione digitale della Chiesa, occorrerà concentrarsi sulla scelta del software da usare per gestire ogni aspetto del sito. Il software adatto, alla portata anche dei meno esperti, è senz’altro WordPress.
Si tratta del software open source più usato al mondo. Semplice da usare anche per chi non ha grandi conoscenze informatiche, ma con tante funzionalità che si possono espandere grazie ad appositi plugin. WordPress è senz’altro la scelta migliore pr gestire sia un sito internet che un blog.
# Come installare WordPress
Quale che sia il piano di hosting acquistato (Keliweb propone anche un piano ottimizzato hosting WordPress), l’utente potrà installare il CMS senza alcuna difficoltà tramite Softaculous. Un procedimento semplicissimo, che andiamo qui a descrivere.
Bisogna effettuare l’accesso in cPanel, il pannello di controllo del piano hosting Linux. Scorrere la pagina fino ad arrivare alla sezione Software. Qui cliccare sull’icona Softaculous Apps Installer.
Cercare l’icona del CMS che s’intende installare, in questo caso WordPress, e cliccare sul pulsantino Installa.
Completare l’installazione inserendo tutti i parametri richiesti, dal nome del sito al nome utente e password di amministratore, scelta dei plugin di base, del template ecc.
Alla fine basta cliccare sul pulsante Installa.
# Definizione dell’aspetto della parrocchia online
Molto importante è anche l’aspetto che il sito dovrà avere. Con che veste presentare il sito di una Chiesa agli utenti? Trattandosi di un’attività così importante, il consiglio è quello di optare per una soluzione sobria, semplice… oseremmo dire “spoglia”.
Nella fase finale del processo di installazione di WordPress viene fornita la possibilità di scegliere un template, che comunque potrà essere cambiato in qualunque momento anche dopo. Esistono diversi template che possono andar bene per una Chiesa, ma uno in particolare sembra soddisfare tutti gli aspetti per la creazione di un sito parrocchiale.
Il template in questione si chiama BrotherlyLove, un tema sviluppato appositamente per siti di Chiese.
# Diffusione della dottrina su internet
Una volta che il sito sarà effettivamente online, ci si potrà poi concentrare sull’attività quotidiana volta ad avvicinare i fedeli in questo “innovativo luogo di culto”. Chi si occuperà della gestione del sito dovrà poi inserire, all’interno delle varie pagine web, tutte le informazioni sulla Chiesa.
Può essere molto utile anche aprire dei canali social ufficiali, così da avvicinare nuovi fedeli tramite queste piattaforme. Molto utile può essere mettere in atto anche delle sponsorizzazioni Facebook, incentrate sul concetto di Local Marketing (per agganciare gli utenti che si trovano in una determina zona geografica). Con un apposito account Google, sarà poi possibile integrare Google Maps al sito. In questo modo, gli utenti potranno trovare sul motore di ricerca tutte le indicazioni per raggiungere la Chiesa.
Un’altra idea interessante è quella di creare un blog, parallelo al sito. Una sorta di diario online in cui pubblicare contenuti inerenti il mondo della Fede e della Dottrina, per avvicinare i fedeli alla Chiesa e informarli su vari aspetti della Religione.
Portare una Chiesa sul web?
Se a un primo impatto può sembrare un’idea un po’ bizzarra quella di portare una Chiesa online, in realtà le cose sono ormai ben definite in tal senso. Sono tantissime ormai le parrocchie italiane che hanno compiuto questo passaggio al digitale, un modo efficacissimo per restare in contatto con i propri fedeli anche in un momento difficile come questo segnato dalla pandemia.
Non si tratta quindi di un’idea bizzarra o, peggio ancora, blasfema. Tutt’altro. Basta considerare che la Chiesa più grande del mondo (il Vaticano) ha il proprio sito internet, così come anche il Papa ha un account Twitter ufficiale.
L’innovazione digitale può aiutare una Chiesa (di qualunque Confessione essa appartenga) a rimanere in contatto con i propri fedeli e a fornir loro delle indicazioni specifiche sulle attività e gli eventi organizzati dalla parrocchia.
Per concludere
La Fede è una cosa seria per miliardi (MILIARDI) di persone in tutto il mondo. Il sito web di una Chiesa può essere di grande aiuto per informare i fedeli sugli eventi religiosi. Uno spazio consultabile in qualunque momento dal proprio pc o smartphone, in cui le persone potranno tenersi informate circa le attività della propria parrocchia.