Realizzazione di siti web e Branding, ne parliamo con Gian Luca Partengo
Spesso capita che, quando si pensa alla figura dell’informatico, balza alla mente l’immagine di una persona chiusa nella sua stanzetta, chinata sullo schermo di un PC. Un individuo “tutto tecnica e codici”, allergico a qualunque tipo di slancio estetico. In realtà, le cose non stanno per niente così. Il nostro ospite della settimana, Gian Luca Partengo, (l’uomo giusto se avete bisogno di una strategia di Branding) rappresenta la prova di quanto appena affermato.
Gian Luca è uno di quei professionista in grado di occuparsi dei vari aspetti che incidono sulla popolarità di un Brand. Realizzazione dei siti web, analisi SEO, strategie di Web Marketing… ma senza mettere mai da parte l’importanza dell’aspetto creativo.
La sfida sta nel riuscire a legare bene questa tendenza artistica con gli aspetti tecnici.
- Ciao Gian Luca, benvenuto sul blog di Keliweb. Come da nostra tradizione ormai consolidata, prima delle domande diamo al nostro ospite la possibilità di illustrarci il suo percorso professionale. Dunque Gian Luca, come e quando hai iniziato a occuparti di web?
Intanto grazie per avermi concesso questa intervista. Erano gli anni Novanta (90) che ricordo con molta nostalgia sia da un punto di vista professionale che personale. Anni in cui Design e Marketing erano reduci da quel decennio di stravolgimenti che furono gli anni Ottanta (80) e dove incontravano, per la prima volta, il mondo del Web. I Siti Web si progettavano, per la maggior parte, attraverso uno studio del look-and-feel (ciò che viene percepito dall’utente in termini di apparenza visiva e interazione) statico e realizzato in Photoshop e senza database alle spalle.
Il risultato veniva “tagliato” e scomposto in piccole immagini che erano assemblate nelle pagine Web attraverso un codice html “primordiale” a tabelle (anni luce lontano dal mondo attuale dei CSS). Le dimensioni del content erano tra i 600 e gli 800 px di larghezza, l’effetto mouse-over veniva generato da due immagini sovrapposte e gli interstizi vuoti delle tabelle venivano nascosti usando immagini trasparenti di 1×1 pixel di dimensione.
Che tempi! Non esistevano ancora i CMS (Content Management System) e, pertanto, i Clienti più facoltosi, al fine di poter essere indipendenti oppure semplicemente perché desideravano Siti dinamici (con database), optavano e investivano su applicazioni create in JAVA che assurgevano alle stesse funzionalità. In ogni caso, molto, quasi tutto è cambiato da allora… in meglio.
- Sei un professionista che, per citare le parole presenti sul tuo sito, unisce tecnica e passione. Un concetto questo davvero interessante e, secondo noi, davvero importante: quanto conta la passione per lavorare in ambito informatico, settore apparentemente così “estraneo” alla sfera emotiva?
Partiamo dal presupposto che l’emozione è data da tutto ciò che trasmette sentimento ai nostri sensi. In generale, per antonomasia la Creatività deve trasmettere e, nello specifico, la realizzazione di Siti Web, intesa come Arte informatica, deve suscitare interessanti reazioni visive.
Per far questo, in fase progettuale o di lavorazione, occorre che vi sia anche e soprattutto passione da parte del professionista, proprio perché il risultato non deve essere né fine a sé stesso né impersonale ma creato pensandolo come se fosse il proprio. Solo in questo modo si è in grado di valorizzare il Brand.
Ad esempio, il mio Cliente è coccolato prima, durante e soprattutto dopo, a lavoro ultimato, perché non vi è gratificazione migliore per un professionista, del passaparola generato da un rapporto one-to-one alla vecchia maniera.
Tecnicamente poi, vi sono vari aspetti che occorre tenere in considerazione e sono strettamente legati ad una disamina caratteriale, cromatica e mediatica. Il messaggio che passa deve necessariamente rappresentare il Cliente e, quindi, allo stesso modo, un Sito Web deve essere segno distintivo, riconoscibile e riconducibile. Voglio dire, in base all’attività del Cliente, certo non è possibile “esprimere” sempre un design d’impatto, magari dinamico al 100% da “Design Award” per intenderci; di sicuro devono essere rispettate le direttive che riguardano l’aspetto cromatico degli elementi, il loro posizionamento, il look-and-feel e l’usabilità.
Anche un elemento non centrato, quando non ve n’è il caso, genera disordine e un cattivo messaggio, così come testi non formattati o Siti che sembrano tavolozze di colori male assortiti. Il messaggio visivo è, dunque, la prima cosa che “parla e trasmette emozioni” e deve essere professionale, passionale ed avere stile!
- Entriamo ora nel dettaglio delle tue competenze. Per iniziare, in che modo aiuti i Brand a migliorare la reputazione online e a piazzarsi all’interno del proprio settore di riferimento?
Parlando in termini di Siti Web e, quindi, di Progetti Web quello che faccio è semplicemente valorizzare il Brand del Cliente attraverso competenze e stile che riguardano la scelta di un provider professionale, lo sviluppo di un design ottimale, la stesura di contenuti di design performanti, contenuti di testo competenti e strategie SEO ad hoc.
In breve, un Sito Web Professionale non è solo più una vetrina come molti anni fa, oggi è molto di più, è una presenza digitale specchio del Brand che rappresenta e, come tale, deve essere omnicomprensivo di molte attività che sono esclusive di chi ha le competenze necessarie. Potrei riassumere il tutto dicendo che bastano contenuti autorevoli e una perfetta analisi SEO sui competitor ma… non è così. Seppur imprescindibili, queste due attività non bastano e, proprio per questo, tempo fa mi sono divertito a coniare un acronimo per cercare di rendere l’idea di cosa sia e cosa voglia dire sviluppare un Sito Web in grado di aumentare la reputazione di un Brand nel proprio mercato di nicchia. Raccoglie in sé tutte quelle macro-categorie che devono essere osservate scrupolosamente e che ho identificato come S.I.L.U.R.O.:
- Server: l’hosting deve essere sicuro, veloce e performante;
- In-content: genera autorevolezza, inserendo nei contenuti, professionalità e competenza;
- Look-and-feel: il design deve essere dinamico ed emozionante;
- User Experience (UX): il Sito deve garantire un’esperienza utente ottimale;
- Responsive (Mobile Friendly): più che mai, oggi, il Sito deve essere mobile friendly;
- Optimization: SEO, contenuti e immagini devono essere ottimizzati.
- Per quel che riguarda la SEO, disciplina sempre tanto discussa, vogliamo chiederti questo: quali sono i fattori davvero determinanti per il posizionamento, al di là delle leggende urbane e delle certezze ormai sorpassate?
Chiariamo subito, non esistono formule magiche o matematiche per fare SEO e di sicuro non esistono fattori esclusivi che ne determinano il successo. In un recente articolo su SEMrush ho parlato proprio di questo e di come si debba affrontare la situazione. Giocando con la mitologia greca, anche qui, mi sono dilettato a parlare di SEO intesa come una attività creata e gestita da 4 (quattro) Parche: Conoscenza, Applicazione, Pazienza e Costanza.
(Conoscenza) Le regole S.I.L.U.R.O. sono necessarie e fondamentali nel senso che, una SEO fatta bene, non può prescindere da nulla di quanto sopra; persino la scelta dell’hosting è rilevante.
(Applicazione) Sono note a tutti le categorie nelle quale viene identificata: SEO On-Site con le tecniche da espletare sul server/hosting, SEO On-Page con le tecniche da espletare sul Sito Web, SEO Off-Site con le tecniche di “Link Earning” e “Link Building” e LOCAL SEO in funzione di attività commerciali geo-localizzate (da sfruttare con Google My Business). Ecco queste “esperienze” toccano tutte le sfere di produzione e, quindi, tutto diventa fondamentale nella creazione di una strategia perfetta.
(Pazienza) Tuttavia, una volta terminata la fase progettuale e quella tecnico-pratica bisogna lasciare che il tempo faccia il proprio corso prima di vedere i primi risultati. Cercate sempre di far capire al vostro Cliente che è Google che comanda e non voi e, quindi, una volta espletata tutta la parte professionale e di vostra competenza, ci vorrà del tempo affinché il motore di ricerca vi dia dei segnali.
(Costanza) Non appena, dati alla mano, sia possibile verificarne i risultati sta poi a voi, continuare sulla stessa strada eventualmente correggendo, oppure migliorando e, più in generale, lavorando in modo da accentuare il più possibile l’autorevolezza del Brand e, quindi, il suo posto (magari primo) in rete.
- I backlink sono davvero così importanti in ottica posizionamento? Oppure la loro incidenza è sopravvalutata?
I backlink sono parte integrante della SEO Off-Site e, decisamente, sono la questione più ostica in assoluto, sia perché sono una pratica noiosa, sia perché non è assolutamente facile acquisirne di validi. Guest post, commenti, scambio di articoli, recensioni etc. sono tutte attività valide ma, purtroppo, una sola cosa conta: l’autorevolezza. Evitate, quindi di scambiare le carte del vostro mazzo con chi sta messo peggio di voi o, comunque, con chi gode di una posizione simile; questo genererebbe solo collegamenti dannosi (toxic) che andrebbero a minare la vostra autorevolezza.
L’obiettivo è cercare qualcuno di molto competente e autorevole, un “influencer”, che parli di voi o del vostro Cliente. Diciamola tutta, al netto di essere comunque professionali nel proprio settore e, quindi, di offrire argomentazioni più che valide, conoscerne uno che cita, commenta o scrive del vostro Sito Web o del vostro Brand, potrebbe bastare per avallare tutte le strategie SEO.
- Le alte performance di un sito, garantite dai servizi di hosting, garantiscono uno sguardo più benevolo da parte di Google? Se sì, puoi spiegare in sintesi i motivi?
Come detto nelle risposte precedenti, l’aspetto server/hosting è quanto mai fondamentale e da non sottovalutare mai. Avere un hosting performante garantisce una migliore risposta del Sito Web e un “uptime” (tempo in attività) migliore ma non solo. La possibilità di agire sul proprio hosting, magari in Cloud, come ad esempio impostare parametri PHP, può fare la differenza tra un Sito Web Professionale costantemente aggiornato, prestazionale e ottimizzato e uno amatoriale.
Inoltre, un hosting perfetto, deve poter offrire anche e soprattutto un’assistenza 24/7 (perché problemi ve ne saranno sempre), servizi gratuiti legati all’utilizzo dei protocolli veloci HTTP/2 e l’installazione di certificati SSL rapidi. Tutto questo contribuisce a far sì che Google, quando “trova” il tuo Sito Web non sia costretto a penalizzarlo perché magari ha trovato falle di sicurezza, scarsi aggiornamenti, elevato contenuto inaccessibile, errori del server etc.
In sostanza quando Google ti scova, valuta immediatamente se il tuo Sito sia competente in funzione della richiesta semantica dell’utente ma, soprattutto, che non abbia mille problemi legati a redirect strani, caricamenti lenti e falle di sicurezza.
- Una domanda in merito a WordPress, il CMS più utilizzato soprattutto da chi si occupa di Blogging. Quali sono, secondo te, i veri punti di forza di questo software?
C’è poco da dire, è semplicemente il miglior strumento di Content Management e di sviluppo in circolazione, sebbene vi siano competitor interessanti e sebbene molti sviluppatori (parlo di programmatori) prediligano una pulizia di codice ad altissimi livelli. Qualsiasi CMS, qualsiasi editor visuale, necessariamente “sporca” il linguaggio inserendo blocchi di stringhe con il fine di permettere l’uso e la realizzazione di un Sito anche a chi ha scarse competenze in materia. Sta poi al professionista ottimizzare il tutto e/o decidere come e cosa usare. A giustificare questo basterebbe solo aver chiaro il numero impressionante dell’indotto parallelo che si occupa dello sviluppo di plug-in e temi dedicati.
WordPress è una piattaforma eccezionale e non solo perché è intuitivamente facile da usare ma, soprattutto, proprio perché il motore che lo anima è uno dei migliori in assoluto ed offre un ventaglio di opzioni incredibili con il minor numero di problemi riscontrati.
Non per ultima, la considerazione in merito alla gestione degli articoli di un blog che se redatti a dovere, sappiamo tutti, diventano la Chiave di Volta in funzione della SEO. Tuttavia, non fa nulla da solo così come non si può pretendere che sia compatibile con ogni applicazione. WordPress in tal senso ci facilita la vita ma sta sempre al lavoro di un professionista, conoscere, capire e risolvere.
- Cosa ne pensi dell’editor Gutenberg? Ti piace o sei anche tu infuriato come tanti?
Ecco, questa, senza dubbio, è una nota dolente. Diciamo che il progetto è buono ma che, come ogni cosa nuova, deve essere rodata bene affinché sia funzionale al 100%. Attualmente non lo vedo così esclusivo e fondamentale soprattutto se si considera il fatto che un editor classico, per i professionisti è più che sufficiente e, inoltre, i migliori temi in circolazione hanno già, al loro interno, un compositore visivo a blocchi.
Ergo, chissà, in un prossimo futuro anche questi cambieranno strategie e, allora, inizieremo ad abilitarlo su tutti i progetti. Per adesso, rendiamo le cose più semplici possibili ai nostri Clienti.
- Chi immagina Gian Luca come il tipico informatico “tutto tecnica senza creatività” deve ricredersi, visto che hai anche un certo gusto estetico che si esplica nelle tue competenze nel Web Design. Puoi fornire qualche suggerimento per i nostri lettori in merito a come strutturare graficamente un sito web?
Ma certo! Quando ho iniziato, moltissimi anni fa, mi occupavo esclusivamente di Brand Identity e Marketing, competenze classiche che poi, tra esperienza e studio, ho portato anche nel Web Design. Sì, è vero ci sono regole (non basta questa intervista a riassumere tutto) che se non si conoscono diventano lapalissiane dimostrazioni di lavori amatoriali ma, tuttavia, per certi versi basta iniziare avendo buon gusto.
Jackob Nielsen fu l’antesignano dell’usabilità di un Sito Web, pratica molto importante che però, oggi, si scontra con dinamiche grafiche molto più pesanti e invasive. Quindi, prima ancora di pensare al design, occorre studiare bene la struttura di un Sito Web partendo proprio dalla sua usabilità.
Il passo successivo è senza dubbio quello relativo e propedeutico ad integrare il Brand. Si parte dai colori aziendali e da li si sviluppa il design del Sito: cromaticità degli oggetti, colore dei fonts, colore degli headings, il design dell’header, il content e il design del footer. Deve essere messa in risalto (accent) la tonalità già nota al pubblico, quella relativa al logo del Brand perché nel Marketing, chi è riconoscibile e riconducibile ha già vinto in partenza, qualsiasi cosa faccia. Di conseguenza deve essere studiata la “palette” dei colori in modo che non vi siano elementi fuorvianti e poco funzionali strizzando l’occhio, sempre, alle questioni SEO, velocità e contenuti.
Infine, in breve, ma molto importante, la questione mobile friendly (responsive) non più pratica alternativa ma quanto mai principale in ottica dei cambiamenti futuri. Progettate sempre facendo attenzione che tutto quello che state facendo per la versione desktop del Sito sia funzionale e migliore anche in versione mobile.
- Visto che il concetto di traffico organico sembra essere ormai facente parte di un lontano passato, diventa necessario effettuare investimenti in attività di advertising. Parlando di Google Ads, ti chiediamo questo: quali sono i parametri più importanti per sviluppare una campagna pubblicitaria davvero efficace?
Guarda, direi che non sono d’accordo. Ritengo che non sia corretto dire che la ricerca organica faccia parte di un lontano passato. Lei, come qualsiasi altra attività legata alla progettazione di un Sito Web, semplicemente si sta evolvendo.
Il prossimo futuro è il mobile e, pertanto, anche la ricerca (e quindi Google), ha dovuto mutare. Se prima la SEO voleva una strategia fatta esclusivamente di chiavi di ricerca corte e univoche, ad esempio “WordPress”, adesso, con l’avvento del mobile e con l’uso di applicazioni vocali come Siri, queste diventano molto più complesse e lunghe. Parliamo di chiavi di ricerca “long-tail” altresì dette a coda lunga. Oggi, una strategia SEO vincente riguarda l’aspetto competente della ricerca. Lo scopo, infatti non è più di farsi trovare attraverso una parola ma, bensì, attraverso la risposta competente, precisa e autorevole ad una richiesta organica.
Pertanto, le chiavi di ricerca passano da “WordPress” a “Come si realizza un Sito in WordPress?” Qui, i professionisti devono lavorare e qui i Siti devono rispondere senza spendere un euro. Per me la strategia vincente è Sito Web Professionale + Strategia SEO organica con l’opzione Social Media Marketing (SMM) e Facebook Ads.
- Concludiamo l’intervista con una domanda su Facebook Ads. Nello strumento Business Manager vengono spesso aggiunte nuove funzionalità, con l’obiettivo di ottimizzare gli investimenti. Quali pensi siano le prerogative di una campagna social in grado di raggiungere i risultati prefissati?
… appunto, al contrario di quanto sopra, investire in una campagna pubblicitaria su Facebook Ads è fortemente consigliato.
Per capire il perché bisogna partire dal comprenderne le differenze che vi sono tra i due target di riferimento. Il pubblico organico, quello di Google, è un pubblico di cui non si conoscono attività e abitudini, sappiamo solo cosa stanno cercando (ad esempio la long-tail di prima). Inoltre, è un pubblico definito e relativo esclusivamente a quel tipo di informazione e non è incrementabile. Al contrario, quello di Facebook e di tutto il circuito social, è un pubblico del quale non si conosce l’esigenza ma del quale possiamo sapere moltissime cose interessanti come, passioni, hobby, lavoro, attività, interazioni, usi, costumi, età etc. ed è potenzialmente un bacino di utenza illimitato. Ecco perché, in questo caso, abbiamo la possibilità di investire accuratamente e quasi chirurgicamente in tal senso per rendere efficace la nostra campagna ed avere un ROI (Return On Investment) più alto che in ogni altro settore.
Ma non basta, le strategie per un’ottima campagna Ads su Facebook devono passare necessariamente anche e soprattutto dalla realizzazione di una buona creatività che vuole l’uso di un messaggio corretto, semplice ma attrattivo e di un’immagine coordinata e ben realizzata. Facebook offre parecchie possibilità in tal senso come immagini o slideshow ma, dati alla mano, gli Ads che ottengono i migliori risultati sono quelli che usano i video come contenuti. Attenzione però. Realizzare un video professionale non è cosa da poco ed è una lama a doppio taglio. Se fatti male contribuiscono a minare l’autorevolezza del Brand che da professionale e serio che vuole apparire otterrebbe l’effetto contrario e, quindi, un relativo disastro in termini di investimento economico e di autorevolezza, quest’ultima, sempre più fondamentale in questo mondo.
Il team Keliweb ringrazia Gian Luca Partengo per la disponibilità dimostrata e per questa interessantissima chiacchierata.