Come creare call to action vincenti
Diventa sempre più labile, e al tempo stesso netto, il confine tra un progetto vincente e uno “fallimentare”. Netto, perché uno ottiene i risultati sperati mentre l’altro arranca. Labile, perché sono delle piccolezze (apparentemente) a fare in realtà la differenza… come per esempio la capacità di creare call to action in grado di produrre risultati.
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Cosa s’intende per call to action?
Le call to action (chiamate all’azione) sono contenuti persuasivi da inserire nelle pagine di un sito internet, in particolar modo se si parla di un progetto aziendale. Le call to action servono per indirizzare il comportamento dei visitatori e spingerli a compiere un’azione.
A differenza di tutti gli elementi che compongono una pagina web, una call to action è facilmente riconoscibile (e individuabile) per il suo essere “diversa”, seppur in linea nel quadro d’insieme della filosofia aziendale del singolo Brand.
5 consigli per creare call to action perfette
La chiamata all’azione, per poter funzionare, deve essere ben visibile ma non solo: il suo compito è aiutare un’azienda (sia con la parte testuale che con quella grafica) a raggiungere i risultati. Un’azienda che investe sul web deve essere in grado di ottimizzare la propria “esistenza”, e per farlo ha diversi strumenti a disposizione. In questo quadro, le call to action rappresentano senza dubbio degli elementi essenziali.
Prosegui con la lettura per avere qualche idea per creare delle chiamate all’azione “invitanti”.
#1. Abbellimento grafico
Una call to action, per poter ampliare il proprio potenziale, deve essere adornata da una struttura grafica intrigante (si usano perlopiù dei pulsanti).
Essendo elementi che devono balzare all’occhio del visitatore, per le chiamate all’azione si consiglia di utilizzare colori sgargianti, facilmente notabili in un contesto stabile dal punto di vista cromatico. Consideraimo quindi le call to action come degli elementi di “rottura” impossibile da non notare.
Approfondimento: scopri come inserire il pulsante call to action sul tuo blog.
#2. Frasi brevi ma di grande impatto
Detto dell’aspetto visivo, importantissimo per aumentare la visibilità di una call to action, si passa ora alla parte testuale.
È proprio qui che il copywriter (o chi si occupa della produzione dei testi) deve dare il meglio di sé, incentrando in pochi caratteri un invito che l’utente deve recepire al volo. Sintesi e capacità di andare dritto al sodo, queste le caratteristiche di una CTA perfetta.
Copywriter o content editor, chi scrive i testi per le CTA? Analizziamo la differenza tra Content Marketing e Copywriting.
#3. CTA pertinente a seconda della sezione del sito
Se una call to action non “funziona”, non vuol dire che essa sia strutturata male (sia dal punto di vista grafico che testuale). Il problema, semmai, potrebbe essere la scarsa pertinenza della CTA rispetto alla sezione del sito in cui si trova.
Una chiamata all’azione sulle pagine del sito deve avere un certo tipo di messaggio, se invece si trova nel carrello di acquisto bisognerà puntare su una comunicazione differente (qui il cliente ha già deciso di acquistare e necessita di qualcosa di diverso rispetto a chi deve essere ancora convinto in toto).
La pertinenza del messaggio è importantissima per fare in modo che la CTA sia davvero efficace.
#4. Ispirare un senso di fiducia (e di benefici) al cliente
“Approfittane subito, è tutto gratis, sconti incredibili ecc ecc”… Quasi sempre si leggono chiamate all’azione simili a queste: toni trionfalistici, ossessione per i costi, diffusione di un senso di ansietà e fretta.
Tutto corretto, se non fosse che manca la caratteristica più importante per un messaggio pubblicitario: la fiducia! Come conquistarla con una semplice CTA? Suggerendo i benefici per il cliente. Se si chiarisce perché conviene cliccare sul pulsante, il visitatore intuirà di aver finalmente trovato ciò di cui ha davvero bisogno.
#5. Parlare alla persone, non agli utenti
Uno dei grandi limiti della scrittura aziendale (definiamo così la produzione di contenuti per siti internet di aziende, imprese ed e-commerce) è che spesso tende a riferirsi agli utenti e non alle persone.
Utilizzando il termine utente vogliamo indicare il visitatore del sito trattato alla stregua di un componente meccanico che deve compiere l’azione semplicemente perché “2+2 fa 4… se rientra nel target sarà automatico il suo click”. Per creare call to action incisive bisogna smettere di pensare all’utente come automa e considerarlo per quello che è, un individuo con desideri e necessità.
Perché è così importate saper parlare alle “persone”? Leggi il nostro articolo sul cosiddetto Psico-Marketing.
Un linguaggio emotivo (che tenga conto della natura dell’individuo in quanto tale) aumenterà notevolmente le possibilità che la CTA “faccia il suo lavoro”. Ecco perché è indispensabile comunicare emozioni nella scrittura aziendale.
Conoscere il target per inviti all’azione “funzionali”
Poco prima abbiamo messo in risalto l’importanza della contestualizzazione delle CTA. Appare fin troppo evidente (ma è sempre bene ricordarlo) che per sviluppare contenuti testuali funzionali agli obiettivi bisogna partire da una base: conoscere il pubblico di riferimento.
Prima di riflettere sul tipo di chiamata all’azione da proporre sul sito (con le dovute differenze a seconda delle pagine web) occorre fare un’analisi approfondita per individuare le caratteristiche del target che s’intende agganciare.
A questo punto non resta che dare un’occhiata a Google Analytics e raccogliere tutte le informazioni sugli utenti che visitano un sito. Così facendo sarà molto più semplice avere un quadro preciso su come strutturare gli inviti all’azione.
Per concludere
Un sito internet senza CTA dimezza le proprie possibilità di concludere affari. Avere le idee chiare per creare call to action pertinenti con il target e con il contesto generale della singola pagina web è essenziale per raggiungere i propri obiettivi di business.