Consigli per siti e-commerce, di nuovo con noi Francesco Ambrosino
Esiste una raccolta di racconti di Stephen King dal titolo “A volte ritornano”. Distaccandoci nettamente dalle atmosfere macabre del genio statunitense, prendiamo a prestito il titolo del famoso libro per dare il benvenuto a Francesco Ambrosino.
SEO, Social Media, Blogging e altro ancora, sono tante le conoscenze di Francesco, un quadro di competenze a tutto campo che l’ha portato a essere uno dei professionisti più stimati sul territorio nazionale. Oggi torna a trovarci (è stato già nostro ospite alcuni anni fa: leggi la nostra prima intervista a Francesco Ambrosino) nella veste di e-commerce specialist. Sì, perché quello che sul web è conosciuto come Social Media Coso, che farebbe pensare a una una formazione votata esclusivamente sui social, è in realtà anche un grande esperto di commercio elettronico.
In tal senso, la sua voce e i suoi pensieri possono essere molto utili per tutti i commercianti digitali in cerca di consigli professionali sulla gestione del proprio negozio online.
- Ciao Francesco, bentornato sul blog Keliweb. Ne è passato di tempo dalla nostra prima intervista. Cos’è successo in questi anni nel tuo percorso professionale?
Ciao Vincenzo, il piacere è tutto mio. E’ cambiato tutto e niente, in realtà. Sono entrato a far parte del team di Open Box, all’interno del quale mi occupo di Inbound Marketing e di Blogging aziendale, continuo a seguire i miei clienti medio piccoli, faccio consulenza e molta formazione.
Quello che è cambiato, in realtà, è la mia presenza online, meno votata al personal branding e più “laica”.
La vita personale, invece, è cambiata tantissimo, ma questa è un’altra storia.
- Se nella prima intervista avevamo chiacchierato soprattutto di Social Media, stavolta vogliamo incentrare la discussione su un altro settore che conosci benissimo: l’e-commerce. Per iniziare, come pensi siano messe le aziende italiane con il commercio elettronico?
Molto meglio rispetto al passato, ma c’è ancora tantissima strada da fare. Bisogna assolutamente rimuovere una convinzione molto diffusa, secondo la quale fare e-commerce equivale a mettere online un sito con un catalogo prodotti. Non è così, per niente.
Fare e-commerce vuol dire creare un progetto di business, esattamente come aprire un negozio fisico. Il sito è solo una componente tecnologica.
- Quando si parla di e-commerce si pensa sostanzialmente a tre software: PrestaShop, Magento e WooCommerce. Quale pensi sia il più affidabile dei tre?
Sono tutti e tre molto validi, dipende molto dalle esigenze del progetto e, soprattutto, da chi dovrà andare a gestire il sito, il caricamento dei prodotti, le modifiche testuali.
Se il gestore dell’ecommerce è poco skillato dal punto di vista tecnologico, avrà bisogno di un back end molto basico, semplice da usare, come WooCommerce. Se, invece, è smanettone e intende utilizzare diverse funzioni più evolute, allora PrestaShop e Magento sono probabilmente più adeguati.
Hanno pro e contro tutti e tre, e come sempre la risposta è dentro di te. E, però, è sbagliata.
- La scelta di un piano web hosting potente può influire positivamente sul destino di un sito e-commerce o si tratta di una componente meno incisiva di quel che si pensa?
Lo ritengo essenziale, anche se spesso viene sottovalutato. A mio modo di vedere, un e-commerce deve investire molte risorse nella scelta di un hosting di elevata qualità, con standard di sicurezza degni di questo nome. Deve garantire velocità di caricamento, moduli e configurazioni evoluti, backup automatico su base giornaliera, e così via.
Fatta eccezione per e-commerce molto piccoli, che generano poco traffico, consiglio sempre di optare per server dedicati e non condivisi.
- Grazie ai plugin disponibili sul web, è possibile ampliare le funzionalità native dei diversi CMS. Visti i recenti sviluppi del settore, quali sono secondo te le nuove funzioni più interessanti da implementare in un negozio online?
Ripeto, dipende molto dalle esigenze specifiche. Sicuramente, è importante implementare funzionalità legate al check out, alla gestione del catalogo, all’ottimizzazione SEO, alla ricerca dei prodotti, al customer care.
Sintetizzando, devi aggiungere funzionalità finalizzate all’ottimizzazione del lavoro gestionale e della user experience.
- Quali sono, secondo la tua esperienza professionale, gli errori più comuni commessi dai commercianti digitali italiani?
Mi ricollego a quello che ho detto all’inizio, ovvero alla convinzione che per vendere online sia sufficiente avere il sito con i prodotti. Questo spinge moltissimi avventori a scegliere soluzioni “chiavi in mano”, economiche, per mettere su un e-commerce in quattro e quattr’otto.
Un altro errore molto grave è sottovalutare la gestione della logistica e del magazzino, pensando di lavorare ogni ordine in modo separato, senza, quindi, un sistema integrato. Pochissimi sanno cosa sia un CRM, si continua a lavorare in modo disorganizzato, senza far confluire tutti i dati in un’unica piattaforma.
Infine, e questo mi riguarda più da vicino, si attribuisce pochissima importanza alla parte testuale, ci si limita a copiare le informazioni fornite dal produttore o presenti su altri ecommerce, senza un minimo di cura o personalizzazione. Grave errore.
- E-commerce e SEO, un binomio sempre complesso da affrontare. Puoi fornire per i nostri lettori qualche dritta sull’ottimizzazione di un negozio virtuale?
Eh, fosse facile! Posso farti una rapida check list:
- Url descrittive, parlanti, evitando quindi codici prodotto alfanumerici;
- Tag Title univoci;
- Categorie scelte a monte, con etichette studiate in base ai volumi di ricerca e alla pertinenza;
- Meta decription univoche, possibilmente contenenti una call to action;
- Schede prodotto con sufficiente testo, ottimizzato lato SEO, possibilmente non duplicate (non sempre si riesce, ahimé);
- Utilizza dei modificatori all’interno del Tag Title, come 100% cotone, XXL, e così via;
- Ottimizza le immagini, sia in termine di peso che di qualità. Non dimenticare il tag alt;
- Potenzia la tua link building interna, collegando le pagine simili o, comunque, pertinenti;
- Implementa i Rich Snippet;
- Controlla costantemente eventuali problemi di indicizzazione con Search Console;
- Passa, se non l’hai ancora fatto, all’HTTPS;
- Sfrutta il blog per intercettare keyword informazioni correlate a quelle transazionali che devi aggredire, invece, con le pagine prodotto e categoria.
- Con l’ultima domanda torniamo al mondo dei social network: così d’impatto, quale ritieni sia la piattaforma più indicata per il commercio elettronico?
Come sempre, la risposta è “dipende”. In linea di massima, però, credo che Facebook e Instagram siano più efficaci, anche perché offrono strumenti di pianificazione e creazione di ads molto evoluti e strutturati.
Siamo lieti di aver avuto nuovamente come ospite Francesco Ambrosino, questa volta in una veste meno social e più commerciale. La dimostrazione che un grande professionita del web riesce a occuparsi di diverse discipline, garantendo lo stesso livello di competenza.
Ci si becca alla prossima Social Media Coso ;-)