Marketing

È tornata a trovarci Francesca Borghi, per un’altra chiacchierata rock!

Quando alcuni fa iniziammo a intervistare i professionisti del digitale partimmo da una serie di nomi, selezionati con estrema cura. Tra questi figurava Francesca Borghi, CEO della Your Smart Agency.

È passato un bel po’ di tempo, in ambito Web Marketing sono cambiate tante cose, in particolar modo per quel che riguarda la comunicazione aziendale. In vista delle grandi differenze rispetto al 2015, abbiamo deciso di interpellare di nuovo Francesca.

Imprenditrice determinata, donna tosta e ricca di risorse, potremmo definire la nostra ospite (con uno slancio di fantasia) come la “Lisbeth Salander del marketing digitale“.

È con enorme piacere dunque che (ri)diamo il benvenuto a Francesca Borghi.

  • Ciao Francesca, benvenuta (o forse sarebbe meglio dire bentornata) sul nostro blog. Partiamo da una domanda fondamentale per il marketing digitale contemporaneo… come va? :-)

Ciao, sono felicissima di essere di nuovo vostra ospite, è sempre un piacere potersi confrontare e essere contattata da professionisti stimati.

Per rispondere alla domanda posso dire con un sorriso “Ora va meglio”. Ho avuto un rallentamento piuttosto importante questa estate a causa di gravi problemi familiari e ho dato la priorità a quello.

La mia fortuna è quella di avere un team di persone che, oltre ad essere dei collaboratori sono anche splendidi amici e mi hanno supportato, li ringrazio qui, pubblicamente.

Che inizio tristissimo eh? Ti prometto che sarò più solare durante il resto dell’intervista ma, essendo quasi sparita dall’online per mesi e rimanendo una sostenitrice dell’essere sinceri, mi sembra d’obbligo esserlo anche in questo frangente e spiegare il perché della mia mancanza.

  • Sei stata nostra ospite nel 2015 e ora, a distanza di 4 anni, torni a trovarci. Cos’è cambiato in questo lasso di tempo? Parlaci dell’evoluzione del tuo lavoro e della crescita dell’agenzia Your Smart Agency.

Sono già passati 4 anni? Proprio vero che il tempo vola.

Trovo fantastico che nonostante siano passati diversi anni siamo ancora qui a raccontarci e che i rapporti, se coltivati, non svaniscono nel nulla. Quindi internet e i social non sono pericoli ma anzi, se usati sapientemente, avvicinano.

Sono cambiate tante cose, sono cambiata e probabilmente cresciuta io, è cambiato in parte il team dove ci sono persone nuove e giovani: serviva una sferzata alla creatività, una nuova boccata, diciamo un po’ di “freschezza”.

Ci siamo sempre più specializzati in azioni di Branding e Rebranding, fortemente orientate all’acquisizione di Lead e abbiamo quindi sviluppato ulteriori competenze in materia.

Siamo cresciuti un po’ da tutti i punti di vista anche se lo stile, soprattutto nel design che vuole essere la nostra firma, essenziale e d’impatto, è rimasto quasi invariato pur seguendo le mode e le novità.

Abbiamo anche cambiato sede, sono 3 anni che mi trovo in Veneto e sto sviluppando il business anche qui.

Non è cambiato il fatto che possiamo lavorare con tutta Italia e fondamentalmente con tutto il mondo, grazie alla tecnologia non ci sono confini.

E quindi quando mi chiedono “Ma tu dove lavori?” rispondo quasi sempre “Everywhere” con un sorriso e amo vedere gli sguardi sorpresi e curiosi.

La curiosità spinge a voler conoscere di più e questa è una cosa su cui abbiamo sempre puntato, a partire già dal logo con un punto di domanda rovesciato :-)

  • Quattro anni sul web rappresentano un’eternità. Come sono cambiate, secondo la tua esperienza diretta, le norme che regolano la comunicazione online?

Fondamentalmente, cambia tutto, ogni secondo e dobbiamo sempre rimanere al passo.

Ti basti pensare alle nuove regole legate alla Privacy per immaginare il completo sconvolgimento che c’è stato online.

Era, secondo me, d’obbligo che prima o poi ci si fermasse a riflettere sui dati che forniamo ogni giorno, sulle opportunità ma anche sui rischi che offre l’online. Rudy Bandiera ne parlò nel suo libro “Rischi e opportunità del Web 3.0” già nel 2014 (non è una marketta, non ne ha bisogno).

Sono successi fatti tragici proprio legati alla scarsa conoscenza del mezzo e una pezza era necessaria metterla, anche se sono ancora convinta che ci sia un gran lavoro da fare e che spesso le persone non si rendano conto che non posso condividere ogni cosa gli passi per la testa o scrivere di getto, spesso senza riflettere, pensando che non ci siano conseguenze.

E poi sono cambiati i social, tanto, alcuni sono cresciuti, altri spariti e per molti il metodo di utilizzo è completamente cambiato.

Non è mutato il fatto che non vadano bene necessariamente per ogni business e che quindi, quando si studia la strategia per un cliente, non si possa proporre un pacchetto pensato per qualcun altro ma che vada studiato con attenzione il mercato a cui si affaccia e proposta una soluzione su misura.

Perdonami se non mi soffermo solo ed esclusivamente sulla comunicazione online ma mi occupo anche di quella offline che, in alcuni casi, è assolutamente un valore aggiunto per il successo dei progetti.

Quanto è bello che ci siano cambiamenti, è fisiologico in un mondo che cresce e si evolve: non mi spaventano e anzi ne sono affascinata, l’importante è essere pronti a mutare anche noi, professionalmente e personalmente per non perdere nessuna opportunità e non rimanere indietro, non credi?

  • Siamo totalmente d’accordo con te. Tocchiamo ora un tasto dolente: siamo passati dal “dominio” del traffico organico a un mondo che sembra muoversi solo dietro lauti investimenti, risolvendo il lavoro dei marketer a meri profilatori di target. Una visione troppo pessimistica o è proprio così?

Una visione realistica direi e immagino che te l’aspettassi già da tempo.

Il business è business e non basta un’idea vincente per conquistare il mercato. Da sempre sono stati necessari investimenti per diventare quello che amano chiamare “leader di mercato” (si pregano le aziende di non inserirlo nei loro copy) e mettere in ombra i Competitor.

I big Brand hanno sempre dato valore al Marketing e alla Comunicazione e hanno sempre destinato un cospicuo budget per queste attività.

Il problema è di chi non ha capito che si deve comunicare bene, che ci si deve affidare ai professionisti, che non si può improvvisare e che si tratta di un investimento e non di una spesa. E che se invece dovessero decidere di provare senza avere le competenze, successivamente, i costi per sistemare i disastri, saranno più ingenti che non la scelta di un professionista. Il contenuto però, se ha davvero quello che io amo chiamare l’effetto wow, ancora oggi viene condiviso in maniera assolutamente spontanea. Il fatto è che per stupire, ora come ora, è davvero difficile perché i messaggi da cui siamo bombardati sono infiniti e rimanere impressi è un’impresa.

  • C’è ancora spazio per la reach organica all’interno di una strategia di comunicazione? È possibile, oggigiorno, pensare al lancio di un’offerta commerciale senza investimenti in advertising?

La mia risposta è un NO secco.

Senza investimenti in advertising ormai è impossibile emergere davvero. Non si può più far affidamento sul mero passa parola e tanto meno sull’amico che lavorerà gratis o in cambio della visibilità.

I tempi sono duri per tutti ma solo chi avrà il coraggio di continuare ad investire nonostante le difficoltà sarà quello che avrà successo: si aprono maggiori opportunità per lui lì dove in molti gettano la spugna.

  • Un paio d’anni fa è comparso un video spassosissimo sul canale YouTube della tua agenzia, fatto per presentare la web agency in modo insolito e divertente. Ora ti chiedo: siamo ancora in un momento in cui bisogna puntare sui video, oppure la moda del “Video si the King” è già passata a favore dell’uso della messaggistica istantanea come Telegram e WhatsApp?

Ogni volta che citano il video mi regalo un sorriso, devo dire che è piaciuto molto e che anche i clienti lo apprezzano. Un lavoraccio se devo dirla tutta che però è stato ben ripagato dai complimenti ricevuti.

Sto pensando di farne anche uno nuovo ma voglio dedicarmici a mente sgombra e proporre qualcosa che sia allo stesso livello, se non superiore.

Credo che un buon video, con un’idea vincente e un’ottima realizzazione sia ancora un ottimo mezzo di comunicazione. Non si può però prescindere da tutti gli altri strumenti che nel frattempo hanno preso sempre più piede, come appunto la messaggistica istantanea.

Non è necessario abbandonare degli strumenti ma, semmai, affiancarli a quelli nuovi, sempre in maniera strategica.

  • Dare del tu al cliente, farlo sentire vicino al Brand. Quant’è importante nel marketing digitale odierno?

Credo che ormai sia normale, online, rivolgersi dando del tu a tutti e anzi si rimane straniti quando una persona da del lei.

Il tu è friendly e sì, indirettamente, ti fa sentire più vicino al Brand.

Ciò non toglie che, in base ai servizi o ai prodotti offerti, il tono non possa essere poi un po’ più formale nel suo contenuto.

Anche se, diciamola fuori dai denti, sui social si sta fondamentalmente per “cazzeggiare” e post eccessivamente auto-referenziali e con un tono distaccato stentano ad attrarre l’attenzione.

Diverso è offline, la prima volta che incontro un cliente do sempre del lei sino a che non è lui a chiedermi di darci del tu, è una questione di rispetto e so che a molte persone fa piacere e, fondamentalmente, a me non costa nulla :-)

  • Chiudiamo col botto: perché un imprenditore che vuol far crescere la propria azienda dovrebbe scegliere Your Smart Agency?

Perché manteniamo sempre le promesse e non siamo un’agenzia dalla “fattura facile”, come amo definirla io.

Nel senso che spesso diciamo anche dei no, lì dove crediamo che gli obiettivi del cliente non siano realizzabili o che siano troppo alti rispetto al budget ed agli strumenti che può mettere a disposizione.

Non proponiamo pacchetti standard ma ogni volta studiamo approfonditamente il mercato del cliente per studiare la migliore strategia possibile che possa portarlo a realizzare i suoi desideri, con un mix di azioni mirate fra online e offline.

Lavoriamo per soddisfare il cliente e per condividere con lui ogni vittoria, che sarà anche nostra.

Che dici, è già una buona base di partenza, no?

Grazie per questa bella intervista Vincenzo, è sempre entusiasmante potersi confrontare con chi condivide la tua stessa passione.

A prestissimo e un saluto anche ai vostri lettori, che ringrazio per essere arrivati fino alla fine.

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Cosa poter aggiungere se non un grosso GRAZIE a Francesca Borghi per questa nuova chiacchierata?!?

Se te la sei persa, leggi anche la nostra prima intervista a Francesca Borghi.

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