E-Commerce

Intervista all’avvocato Alessandro Vercellotti: Growth Hacking, GDPR, eCommerce e altro ancora

Gli aspetti legali per essere a norma sul web, marketing digitale e scrittura dei contenuti. Un quadro completo sulla comunicazione aziendale 2.0

Ricordate il grande caos di poco tempo fa provocato dal GDPR? Un aspetto legale che ha mandato in crisi diversi professionisti, preoccupati dal mettere a norma (nel modo giusto) la propria attività online. Con l’ospite di oggi abbiamo deciso di analizzare proprio tale contesto ma anche altro, come Growth Hacking, Web Marketing ed eCommerce.

Una chiacchierata molto interessante con Alessandro Vercellotti: avvocato, speaker, marketer, un professionista a 360 gradi capace di fornire tante indicazioni utili su diversi aspetti che riguardano l’attività digitale.

Il nostro consiglio è quello di prendere carta e penna (o un qualche supporto più innovativo) e cominciare a prendere appunti. Nelle parole dell’avvocato Vercellotti ci sono spunti interessanti per i professionisti del web.

  • Buongiorno Alessandro Vercellotti, grazie per aver accettato il nostro invito. Puoi farci una breve descrizione del tuo percorso professionale?

Mi sono laureato in Giurisprudenza all’età di 25 anni e poi ho iniziato da subito la carriera notarile che è stata caratterizzata da tanto sacrificio, studio e pratica. Nel mentre, come molti colleghi, ho svolto la pratica da avvocato e mi sono abilitato subito.

Poi, all’inizio del 2017, tra i buoni propositi dell’anno avevo quello di capire se l’amore per il marketing che provavo da ragazzo fosse solo una passione giovanile. Ho quindi investito quasi un anno in formazione, facendo un master in marketing management e vari corsi on-line e off-line sul digitale tra cui Content Marketing, E-Commerce, Digital Strategy, Growth Hacking e WordPress.

Più mi addentravo nel mondo del digitale e più mi rendevo conto di quanto questo mondo viaggiasse veloce rispetto alla normativa e soprattutto, quanto i marketers avessero bisogno di tutela legale da parte di avvocati che sapessero capire davvero la loro lingua senza usare il “legalese” e fossero davvero esperti nel marketing.

  • Com’è la vita di un #avvocatodeldigitale?

La mia vita di prima, da avvocato off-line, era fatta di cause in Tribunale la mattina e di appuntamenti con i clienti in studio il pomeriggio. Invece da quando sono l’avvocato del digitale la mia vita è completamente cambiata. Niente Tribunale e pochi appuntamenti in studio.

Il mio Studio è diventato la Rete, che si tratti di Skype Call, chat di Messenger, Telegram o Zoom. I miei account social sono sempre ON tranne quando bisogna scrivere un contratto o i termini e condizioni di un e-commerce. E poi i weekend sono quasi sempre fuori, tra eventi in cui sono stato invitato come Speaker, corsi di formazione e eventi dove vado ad ascoltare amici del settore. È una vita molto stancante e impegnativa ma, per me, è la vita più bella del mondo.

  • Usciamo fuori per un attimo dall’ambito legale e parliamo della tua specializzazione in Web Marketing. A tal proposito inizio col chiederti questo: quali sono gli elementi che possono fare la differenza nella comunicazione aziendale 2.0?

Io penso che la base di una buona comunicazione aziendale parta da un’attenta e dettagliata strategia. Prima di tutto bisogna capire quale sia il target e verticalizzarsi. Tranne grandi realtà aziendali, il prodotto per tutti non va bene per nessuno!

Premesso questo bisogna definire quale sia il mezzo migliore per arriva al proprio cliente ideale. Mi riferisco sia alla scelta dei social che al tipo di contenuti. Poi è fondamentale lo studio dei competitor e scegliere uno stile comunicativo diverso. Copiare non funziona mai. Rimanere nella massa neppure.

Infine, ma non per questo meno importante, la perseveranza. Non si può pensare che basti qualche articolo di blog, qualche video o una serie di post per avere risultati tangibili immediati.

  • “Oggigiorno, non portare il proprio lavoro sul web potrebbe causare…” puoi completare tu questa frase con quello che pensi sull’argomento? Puoi farlo in modo schietto, senza peli sulla lingua… crediamo fortemente nella libertà di espressione :-D

Oggigiorno, non portare il proprio lavoro sul web potrebbe causare la fine del lavoro stesso!

Siamo nel bel mezzo di una rivoluzione e si può fare finta che il mondo non stia cambiando ma in realtà è già cambiato. Come si può pensare di avere un qualsiasi tipo di attività commerciale senza una relativa presenza on-line. Non importa che lavoro si faccia ma la gente oggi passa da un motore di ricerca per trovarci.

Senza contare che le nuove generazioni sono nate digitalizzate e non hanno neppure conosciuto il mondo di prima. Pertanto la velocità di cambiamento non potrà fare altro che impennarsi man mano che passerà il tempo.

  • In una scala da 0 a 10, quanto può essere importante l’attività di Content Marketing per un’azienda che vuole conquistare l’attenzione del pubblico?

Facciamo 112 come i miei video ad oggi.

Io penso che il Content Marketing debba essere la strategia di base della maggior parte delle aziende e professionisti on line. La spiegazione mi sembra anche molto semplice: se il lead non comprende il valore che si apporta con il nostro prodotto, la leva di marketing che diventerà fondamentale è quella del prezzo e lavorare sul prezzo, spesso, è una battaglia senza vincitori. Ecco che allora produrre contenuti di qualità diventa uno strumento per emergere e proporsi al mondo.

Nel mio caso, ad esempio, quasi la totalità dei miei clienti mi ha contattato dopo aver visto i miei video, avermi conosciuto a un evento e infine per il passaparola. Senza una strategia di contenuti forte tutto ciò sarebbe per me impossibile. È anche per questo che non bisogna mai fermarsi, sentirsi arrivati e smettere questo tipo di attività marketing.

  • Una nuova realtà nell’ambito del marketing digitale, che rientra nelle tue competenze, è il Growth Hacking. Cosa puoi dirci in merito a questa nuova frontiera della comunicazione online?

Mi sono avvicinato al mondo del Growth Hacking quasi per caso. Era il periodo in cui leggevo qualsiasi articolo legato al mondo del Marketing. Poi un giorno lessi del processo di Growth Hacking e me ne innamorai. In un mondo veloce, in continuo movimento, un processo di rapida sperimentazione poteva essere la risposta. Man mano vedo sempre più aziende creare all’interno dei dipartimenti marketing sezioni dedicate al Growth Hacking e mi rendo conto che per tantissimi tipi di business on-line e off-line sia praticamente necessario.

Parlando con esperti del settore, la difficoltà maggiore è trovare persone realmente formate con tutte le skill necessarie per poter operare fin da subito sul mercato. L’altro lato della medaglia è lo spazio che ancora c’è per chi vuole specializzarsi e crescere in quest’ambito.

  • Keliweb, essendo un provider hosting, è molto vicina e sensibile al settore eCommerce. Essendo tu un esperto anche di questo settore (ma quante cose fai?), puoi fornire per i commercianti che ti stanno leggendo come far crescere la propria attività commerciale digitale?

Avere un e-commerce è un’ottima opportunità di business, tuttavia, va tenuto a mente che è un lavoro e non un passatempo con un relativo investimento in tempo e denaro.

Un e-commerce non è solo un sito con una serie di prodotti in vendita. Si tratta infatti di un ecosistema complesso che deve rimanere in equilibrio tra i vari suoi elementi: gestione del sito, creazione costante di contenuti, strategia in costante aggiornamento, gestione del magazzino, gestione della Brand reputation e del post vendita. Ogni punto di questo elenco è come l’anello di una catena e se uno si spezza, la catena si rompe e si perde tutto.

Detto ciò, il vantaggio di far arrivare il proprio negozio non solo in ogni città ma nelle case di ogni potenziale cliente è qualcosa che l’off-line non può raggiungere e sta a noi cogliere questa opportunità.

  • Un tuo commento sul GDPR, tema ostico che ha messo in crisi tante aziende e professionisti che hanno difficoltà nel mettere a norma la propria vetrina online. Ci riferiamo dunque sia al marketer che all’avvocato: come si mette a norma un sito con il GDPR e quali sono i rischi del mancato adempimento alle nuove direttive?

Il Gdpr per molti è stato ed è ancora un nemico. Tuttavia questa norma c’è, bisogna imparare a conviverci e capire che la legalità sarà sempre più stringente nella Rete.

A dire il vero, per molti, sembra che prima del Gdpr, ci fosse il far west nel mondo del Digitale ma non è così. Il Gdpr ha inasprito le sanzioni e ha stabilità degli obblighi in più ma si è instaurato in un panorama normativo già ricco.

La verità è che spesso nel web si vedevano pratiche commerciali alquanto discutibili per non dire “piratesche” e ora è tutto più rischioso.

La base di partenza e allo stesso tempo il traguardo di tutto il Gdpr è la tutela dei dati personali dell’utente.

I tre punti fondamentali sono: avere una privacy policy completa ed esaustiva, una cookie policy aggiornata e precisa e i vari check box non pre-flaggati ad esempio per i vari form di contatto.

Il team Keliweb ringrazia l’avvocato Alessandro Vercellotti per la disponibilità, la cortesia e per gli spunti molto interessanti forniti nel suo intervento.

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