Marketing

Nei meandri della comunicazione: la differenza tra Vision e Mission

Come definire gli obiettivi per impostare una strategia di marketing efficace e persuasiva

Le aziende che vogliono conquistare il proprio spazio sul web necessitano, più di ogni altra cosa, di una comunicazione efficace e persuasiva. Bisogna dunque impostare un discorso che racchiuda a 360° ogni singola branca della comunicazione, partendo in primis dalla definizione degli obiettivi e dell’identità che l’azienda desidera imporre. Ecco perché oggi abbiamo deciso di parlare di Vision e Mission.

Vision e Mission, due facce della stessa medaglia

Un progetto digitale, di qualsiasi natura esso sia, deve essere in grado di comunicare con gli utenti. Con questa frase vogliamo sottolineare il cambiamento dei tempi che porta le aziende a rivedere totalmente il proprio modo di comunicare e di approcciarsi al cliente. Quello che cambia soprattutto è la percezione che il pubblico ha di un particolare Brand.

Ecco perché è necessario definire un piano di marketing che comprenda diversi fattori, tra cui l’obiettivo da perseguire (il punto base di ogni attività), la Vision aziendale e la Mission aziendale.

Un imprenditore lungimirante deve puntare alla definizione di un business plan adeguato, così da poter raggiungere gli scopi prefissati. Un piano di comunicazione deve inglobare diversi punti, tra cui anche la definizione dell’identità aziendale.

Il pubblico deve conoscere vari aspetti dell’azienda, intuirne la natura, gli obiettivi, la filosofia, i valori. Con l’abbattimento delle distanze tra azienda e utente, la comunicazione diventa molto più “umana” e meno asettica.

Le differenze

Uno degli errori più comuni commessi dai marketer e/o addetti ai lavori è quello di considerare Vision e Mission la stessa identica cosa. Sostanzialmente, secondo il parere di molti si tratterebbe di due sinonimi intercambiabili. Le cose però stanno in maniera diversa, perché vi sono delle differenze sostanziali tra la Vision aziendale e la Mission aziendale.

Due facce della stessa medaglia con prerogative e caratteristiche differenti, vediamo ora di analizzarle entrambe per mettere in risalto tale difformità.

Vision aziendale

Quando si parla di Vision si fa riferimento a tutto il pantheon di valori che l’imprenditore vuole “trasferire” alla propria azienda, così da definirne l’identità. Visto che la comunicazione sta diventando, come accennato in precedenza, sempre più attenta al lato emotivo, è necessario che gli utenti riescano a percepire quello che è l’insieme di valori e gli obiettivi che l’azienda si è prefissata.

vision aziendale

Qual è lo scopo ultimo dell’azienda? Qual è il mercato che intende conquistare? Che prodotti/servizi propone? Tutta questa visione d’insieme rappresenta un sogno, un ideale, ciò che l’azienda vuole essere nel futuro. Potremmo dire, in maniera aristotelica, che la Vision definisce ciò che l’azienda è in potenza. La visione dell’azienda è un sogno, un salto nel futuro, un’idea di quel che sarà e che vorrà essere.

Nello stadio della Vision, l’imprenditore di turno (o chi per lui) può anche permettersi di esulare da un linguaggio troppo tecnico, eccessivamente freddo, borioso e distaccato. Per raccontare la visione (e quindi il sogno) di un’azienda bisogna definire un modo di comunicare differente, utilizzando anche metafore e figure retoriche al fine di rendere più accattivante il contenuto e suscitare un interesse emotivo nella persona che si avvicina al Brand.

Mission aziendale

Se per Aristotele ciò che è in potenza rappresenta le potenzialità di un qualcosa che diventerà altro, il termine opposto (ovvero atto) definisce uno stadio successivo che ha a che fare con l’operatività. Entriamo quindi in una sfera in cui viene tenuto in considerazione il presente, l’azione, l’attività che porta un essere in potenza a diventare qualcosa in atto.

Concretizzare le potenzialità.

mission aziendale

Questa digressione filosofica (che spero mi perdonerai) è utile per farci intuire in che modo la Mission si distingue dalla Vision. Con la Mission aziendale viene reso noto al pubblico in che modo l’azienda ha deciso di raggiungere la propria visione d’insieme. Strategie, strumenti, modalità, risorse utilizzate, tutto questo rientra nel piano effettivo di un Brand che vuole rendere reale il proprio sogno ideale.

Tutto nel segno della concretezza, anche (soprattutto) per quel che riguarda il linguaggio da utilizzare. Se con la Vision ci si è potuti permettere di usare un linguaggio aulico, per quel che riguarda la Mission occorre cambiare registro. La Mission aziendale deve essere definita attraverso un linguaggio chiaro, sintetico, tecnico, professionale. Occorre mostrare come l’azienda trasformerà in realtà operativa i concetti espressi nella visione, e il giusto utilizzo del linguaggio può essere molto utile in tal senso.

Perché sono importanti per la tua strategia di marketing

Nonostante vengano considerate spesso simili, abbiamo visto come in realtà Vision e Mission siano due concetti completamente diversi. Ciò che li accomuna è il fatto che entrambi sono fondamentali per l’identità di un business online. Far emergere i valori aziendali è un’operazione decisiva che ogni imprenditore deve prendere in considerazione, per non correre il rischio di gestire la propria impresa in maniera disordinata e caotica.

Quando si costituisce un’azienda, occorre definire un piano d’azione e gli strumenti attraverso i quali saranno raggiunti (si spera) gli obiettivi prefissati. Un perfetto trait d’union tra ciò che l’azienda in questione vorrà essere e il modo in cui essa cercherà di diventare. Uno sguardo d’insieme che unisce vari livelli, quello più filosofico a quello fattuale.

Definire la Vision e la Mission assicura all’imprenditore che il proprio messaggio, e il modo di lavorare, sarà conosciuto dagli utenti. Un lavoro di condivisione, la prova di una voglia interna all’azienda di aprirsi e di interagire con le persone. È in questo che si conquista la fiducia degli individui, spingendoli così a diventare clienti attivi.

Comunicare è un lavoro…

Trovare la chiave per scardinare la reticenza altrui, riuscire a far emergere in pochi concetti una sensazione di beneficio e un’idea di vantaggi concreti. Questo è l’obiettivo (e la grande sfida) di chi si occupa di comunicazione, soprattutto se si fa riferimento alla comunicazione 2.0 in cui i rapporti tra utenti viaggia a velocità elevatissime. Sono pochi i secondi che un marketer ha a disposizione, ed è lì che la sua creatività deve fare la differenza.

Quando un’azienda investe in attività di marketing digitale vuol fare in modo che le persone potenzialmente interessate si avvicinino al Brand. Si tratta di un procedimento Inbound che riconfigura in maniera totale le regole del marketing classico, cambiando la prospettiva d’azione. L’azienda non è più una realtà che va a caccia di clienti, ora sono quest’ultimi ad avvicinarsi in maniera “spontanea”.

Si tende sempre a dire che comunicare è un’arte, e certamente lo è, ma è anche un lavoro. Ed è proprio su questo punto che abbiamo intenzione di tornare molto presto con un approfondimento scritto da una specialista nostra amica… lunedì 11 giugno potrai leggerlo.

Per concludere

Definire l’identità di un progetto rappresenta dunque un elemento di basilare importanza, altro che dare poca considerazione. Le persone non decidono di acquistare da chi grida ai quattro venti super-risparmi, ma da chi ispira loro fiducia. L’obiettivo da perseguire è rendere meno “estraneo” un Brand agli occhi degli utenti, far loro recepire che l’azienda non è un “nemico” ma uno spazio in cui albergano solo trasparenza e affidabilità.

Se riuscirai a far questo, comunicare i tuoi sogni e i modi attraverso i quali vuoi raggiungerli, il pubblico ti premierà in termini di azioni sul sito web (leggi conversioni).

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