Studio sulla comunicazione: Jakobson e le funzioni del linguaggio
Individuare una forma di linguaggio adatta per raggiungere determinati scopi aziendali
Spesso su questo blog analizziamo in dettaglio alcuni aspetti della comunicazione, riferita in particolar modo all’ottica aziendale. Con le trasformazioni della recente rivoluzione che porta il nome di industria 4.0, si richiede alla aziende (e in particolar modo alle piccole e medie imprese) di affacciarsi a quel vasto mondo che è il web. Essere presenti però non basta, ecco perché oggi analizziamo le basi della comunicazione stessa andando a scomodare Roman Jakobson e le sue funzioni del linguaggio. Prima però facciamo una breve, ma doverosa, introduzione.
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Comunicare è… vincere!
Con il termine linguaggio s’intende tutta quella serie di segni che sono da sempre utilizzati dall’essere umano per comunicare, per condividere informazioni e significati con i propri simili. Sin dall’alba dei tempi, l’uomo ha utilizzato il linguaggio per evolvere se stesso e per migliorare la propria esistenza, strutturando su questa serie di segni e fonemi lingue, comportamenti e intere categorie di valori.
Rientrando nel nostro contesto contemporaneo, occorre mettere in evidenza come oggigiorno per le aziende sia sempre più importante saper comunicare con il target di riferimento per ottenere risultati.
I 3 livelli del linguaggio e della comunicazione
Il linguaggio viene utilizzato da ogni essere umano e, facendo un discorso con meno matrice “storica”, anche dalle imprese sulle nuove piattaforme digitali. Prima di entrare in merito alle funzioni del linguaggio di Jakobson, facciamo solo riferimento all’esistenza delle 3 diverse tipologie della comunicazione.
Comunicazione verbale
Quella che viene definita la comunicazione verbale rappresenta, in soldoni, quel modo di comunicare che viene fatto attraverso l’uso della parola (sia in forma orale che in forma scritta). Si tratta di un tipo di comunicazione in cui vengono utilizzate parole e concetti, ordinate secondo strutture conosciute che servono per fornire chiarezza al discorso. L’utilizzo delle parole per veicolare dunque concetti.
Comunicazione non verbale
Con la comunicazione non verbale s’intende quel modo di comunicare che non avviene tramite l’uso delle parole. Questo tipo di comunicazione viene veicolata tramite i segni del corpo, il modo di vestire, il modo di gesticolare, la postura, i movimenti fatti, così come anche aspetti esterni come il modo di vestire e di porsi nei confronti degli altri. Una comunicazione in cui viene utilizzato un linguaggio “motorio”.
Comunicazione paraverbale
Quando si parla del tipo di comunicazione che viene definita paraverbale, si fa riferimento al modo in cui i concetti vengono espressi. Il tono di voce, i contenuti espressi, la tonalità della voce, gli accenti ecc. Si tratta di un tipo di comunicazione molto importante perché è con essa che il linguaggio acquisisce maggiore potenza. Si dice spesso che il modo di comunicare vale più di quello che viene effettivamente espresso. Ecco perché la comunicazione paraverbale ha lo stesso grado di importanza delle due precedenti.
Jakobson e le funzioni del linguaggio
Dopo questa sorta di introduzione sul concetto di linguaggio e sui tipi di comunicazione esistenti, ecco che possiamo parlare di Roman Jakobson. Linguista e semiologo russo, uno dei nomi più importanti per quel che riguarda lo sviluppo del linguaggio e la comprensione delle potenzialità della comunicazione.
Padre dello Strutturalismo e “avviatore” della teoria della comunicazione linguistica, Jakobson è un nome molto importante che chiunque abbia a che fare con la comunicazione dovrebbe conoscere.
Il semiologo russo è importante per i suoi studi sulla linguistica verbale e sulle diverse funzioni che il linguaggio ha al suo interno. Jakobson individua 6 funzioni differenti che determinano una funziona comunicativa a ogni possibile forma di linguaggio utilizzato. Vediamo dunque una per una le diverse funzioni identificate da Jakobson.
Funzione emotiva
Questa prima funzione ha a che fare, come chiaramente espresso dal nome, con la sfera emotiva. Attraverso questa forma di linguaggio verbale, il mittente (ovvero colui che parla o scrive) esprime attraverso il linguaggio la propria interiorità. Si tratta di una forma di comunicazione che permette di utilizzare un linguaggio forbito, mettendo in risalto lo stato d’animo e le emozioni di chi lancia il messaggio.
In ottica aziendale e contemporanea, possiamo individuare questa prima funzione del linguaggio all’interno delle strategie di Storytelling. La forma del racconto è un dei modi più efficaci per creare un legame emotivo con gli utenti.
Funzione fàtica
Avere il pieno e totale controllo sullo strumento attraverso cui si vuole veicolare il linguaggio e la comunicazione, un po’ come quando al telefono si dice “pronto?” per valutarne l’effettivo funzionamento. Si tratta sostanzialmente di far sapere al proprio interlocutore che il mezzo utilizzato per stabilire il contatto funziona e che può essere portata avanti la discussione. L’importante, in questo stadio, non è tanto quello che viene detto. La cosa fondamentale è il fatto che venga detto, concetto che ci catapulta appieno all’interno di una visione di marketing 2.0.
Funzione conativa
Qui entriamo un in’ottica di idee in cui il destinatario del messaggio diventa l’attore protagonista. È su esso infatti che si costruisce questo tipo di comunicazione, realizzata al solo scopo di convincere l’interlocutore a compiere una particolare azione. Questa funzione del linguaggio (chiamata anche persuasiva) punta tutto su un modo di fare esortativo, per spingere l’altro a entrare in un ordine di idee e di giungere alle nostre stesse conclusioni.
Potremmo dire che su questa forma di linguaggio si basa gran parte della comunicazione utilizzata nel marketing digitale, con le aziende che cercano di “spingere” gli utenti a compiere un’azione (acquisto, iscrizione alla newsletter, condivisione di contenuti ecc).
Funzione poetica
Con questa funzione del linguaggio Jakobson mette in primo piano la forma attraverso cui un contenuto viene espresso. Che si tratti di voce o di parole scritte, la forma è molto importante per definire e raggiungere particolari obiettivi. Il messaggio poetico risulta essere più complesso, con significati nascosti all’interno delle parole e che deve essere individuato dal destinatario.
In riferimento all’ambito aziendale, la funzione poetica (insieme alla funzione conativa) è la forma utilizzata per trovare uno slogan o per definire un contenuto che esprima un qualcosa in modo diverso, originale, poetico.
Funzione metalinguistica
Con la funzione metaliguistica del linguaggio si intende un tipo di comunicazione che riguarda sia il mittente che il destinatario. Entrambi discutono del messaggio, cercando di trovare un punto d’incontro sul contenuto espresso. Ci si basa dunque completamente sul messaggio, al fine di trovare un “accordo” e di essere sicuri che vi sia piena attinenza tra quanto detto/scritto e quanto recepito dall’utente.
Funzione referenziale
L’ultima delle funzioni individuate da Jakobson fa riferimento al contesto, dando così al ricevente del messaggio una serie di informazioni in merito alla natura e alla provenienza di chi sta inviando la comunicazione. Si tratta sostanzialmente di fornire un riferimento spazio-temporale alla comunicazione che sta avvenendo.
In ottica aziendale, possiamo individuare questa forma di linguaggio nelle informazioni che un’azienda fornisce agli utenti che vogliono saperne di più sulla natura dell’azienda in questione.
La comunicazione aziendale: come interagire con gli utenti
Comunicare per vincere, per ottenere risultati, per arrivare agli obiettivi che l’azienda si è prefissata. Anche se spesso viene messo in secondo piano, il tipo di linguaggio utilizzato per comunicare con il mondo esterno è fondamentale per raggiungere i propri scopi. Quando un’azienda costruisce, attraverso servizi come il piano hosting, la propria presenza online punta a raggiungere gli utenti sul web e spingerli a compiere delle azioni.
L’analisi delle diverse tipologie di linguaggio esistenti e le funzioni di Jakobson possono essere utili per aiutarti a migliorare la tua comunicazione. È necessario che venga fatto un uso corretto del linguaggio, per convincere gli utenti dei vantaggi delle soluzioni/prodotti presenti nella vetrina digitale.
La comunicazione aziendale deve essere definita da forme ben stabilite, da un piano strategico chiaro e inerente con gli obiettivi. L’azienda riceverà notevoli vantaggi dall’utilizzo di un certo tipo di linguaggio, definendo di volta in volta il modo di comunicare corretto a seconda del tipo di informazioni che si vogliono suggerire agli utenti.
Per concludere
L’uomo fa uso del linguaggio fin dall’alba dei tempi, con una serie di simboli che hanno dato vita alle lingue più disparate. Gli studi linguistici, come quello di Jakobson, ci insegnano che il linguaggio contemporaneo (così vasto e complesso) ci permette di differenziare il modo di comunicare. Base fondamentale per arrivare a uno scopo principale che non è sempre lo stesso.
Conoscere che tipo di linguaggio usare per raggiungere un particolare obiettivo. L’azienda che riuscirà a far questo sarà in grado di distaccare i competitor, conquistando un ruolo di primo piano nella “scala di preferenze” delle persone.