Il nuovo algoritmo di Facebook: due dinamiche da prendere in considerazione
Il social network continua a cambiare il proprio algoritmo, guida alle ultime novità
L’avanzata del nuovo algoritmo di Mark Zuckerberg, che ha radicalmente cambiato ogni feed di ogni utente del social, più che preoccupare il tipico imprenditore italiano, che ancora oggi conosce poco Facebook, ha preoccupato ogni social media manager del territorio italico, privati improvvisamente di alcuni fondamentali numeretti con cui dialogare con le proprie aziende clienti.
Le nuove dinamiche del social sono state, al contrario, apprezzate dagli utenti che hanno visto ridurre drasticamente i post di pagine e paginette a favore di un maggiore contatto con le proprie amicizie virtuali.
Questo aspetto ha due risvolti importanti:
- il piacere è stato temporaneo in quanto Facebook ha immediatamente registrato un calo sensibile del tempo di permanenza sulla feed di ciascuno: nell’era della comunicazione dell’interruzione non importa cosa incontra il nostro occhio, purché sia sempre qualcosa di nuovo che si inserisca su quanto stiamo facendo. Una feed monotona, di soli amici, ha creato un effetto noia e un certo grado di abbandono. A tal proposito consiglio l’illuminante lettura di “Internet ci rende stupidi?” di Nicholas Carr , che tratta approfonditamente di queste tematiche;
- l’entusiasmo con cui è stato accolto il nuovo algoritmo la dice lunga sul gradimento degli utenti delle Pagine e delle Pagine aziendali. Che piaccia o no, i post delle pagine sono considerati noiosi e la comunicazione, professionale o meno, lascia alquanto a desiderare: se il calo di esposizione ha gettato nel panico numerose Pagine Facebook è perché c’è la consapevolezza, reale, che i nostri fan non vengono mai a visitarci e l’unico modo per farci notare è finire a forza nelle loro news feed mentre sono online. Da qui l’appello di numerosi lavoratori dei social a spendere di più per ulteriori sponsorizzate. Ma la quantità non supplisce mai alla qualità: se gli utenti non vogliono vedere i post di Pagina, non è facendone di più che si risolve il problema. A monte c’è sicuramente un lavoro differente da mettere in cantiere.
Nuovo algoritmo, nuove dinamiche
Ora che mi sono fatta ben bene odiare da molti lavoratori dell’area social, desidero mettere in evidenza una nuova dinamica che sta mostrandosi dopo il cambiamento sostanziale di Facebook.
Un periodo di osservazione è stato d’obbligo. Non farsi prendere dal panico è fondamentale.
Mettere in discussione l’opzione, unica prospettata, di fare più sponsorizzate sta aprendo a nuove visuali e alla ricerca di nuove soluzioni, non necessariamente a pagamento, non necessariamente legittime.
Vediamo insieme la nuova dinamica che ho isolato.
Profili personali usati come pagine
Credevamo di esserci liberati di questa noiosa prassi. Le norme di utilizzo del social in teoria vietano questo atteggiamento. Tuttavia ho sperimentato personalmente che le segnalazioni di profili personali utilizzati a fini commerciali ormai non vanno più a buon fine.
Inoltre siamo in Italia: fatta la legge, trovato l’inganno.
Per ovviare al calo di visibilità delle Pagine, i corrispondenti titolari inizieranno sempre di più a sfruttare l’aumento dell’esposizione del profilo privato. I nostri cosiddetti “amici” inizieranno a promuovere i loro prodotti, servizi, offerte speciali, soluzioni, opinioni, vie di salvezza perchè tramite i loro profili, al contrario delle Pagine, raggiungeranno un numero elevato di utenti.
Le richieste di amicizia fioccheranno. Avremo una trasformazione netta delle persone in aziende commerciali.
Chiaro. Lineare. Ovvio.
Se ora ha maggiore esposizione il profilo personale, verrà utilizzato quello. Ed è gratis.
C’è quasi da tremare.
Consiglio per l’imprenditore
Sconsiglio vivamente a chiunque di comportarsi in un modo così scorretto e invasivo. Per il social media manager è sinonimo di mancanza di serietà e incapacità di raggiungere i propri obiettivi: se sei un imprenditore e il tuo professionista usa la sua cerchia di amici per raggiungere like o condivisioni, non è il social media a cui dar da lavorare.
L’imprenditore che ha una Pagina aziendale non deve assolutamente seguire questa “strategia della disperazione”: l’immagine dell’azienda è importantissima e non può essere ceduta a un unico profilo che nasce come personale, quindi con obiettivi e direzioni completamente diverse.
I post di amici, foto di famiglia, vacanze, opinioni personali andrebbero ad incrociarsi con l’esigenza comunicativa dell’ impresa che, ricordiamolo, per quanto piccola, è comunque l’espressione corale di una organizzazione di persone e mezzi, ha una sua identità e dignità.
Se è vero che condividere saltuariamente i post della propria pagina non è un male, tuttavia la strategia di spostare la comunicazione aziendale su un profilo privato parla della volontà di aggirare, essere superficiali, confondere. Questo sarebbe il messaggio.
State saldi sulla vostra Pagina e fate in modo che abbia vita propria, così come è sano che sia.
Sviluppate una strategia complessiva di comunicazione, ove Facebook sia solo uno degli strumenti che utilizzate e possibilmente non il principale: avete presente le norme di buon senso della gestione del rischio, diversificando l’esposizione? Ecco, anche quando usate piattaforme altrui, le cui regole sono fatte e decise esternamente, dovete diversificare il rischio che… Mark un giorno si alzi e vi penalizzi.
La funzione di Facebook che nessuno utilizza… fino a oggi, ma non domani.
La nostra feed ha solo post di amici o sedicenti tali? Dove sono finite le Pagine?
Pochi sanno che esiste una funzione apposita, su Facebook, che ci dona una feed di soli post delle Pagine alle quali abbiamo messo Like.
Si trova nel menù di sinistra, alla voce “Esplora” e si chiama “Notizie delle Pagine”.
Pochi la utilizzano, altrimenti il mondo dei social media manager non sarebbe impazzito di fronte al cambio di algoritmo di Facebook.
Questa feed è molto rudimentale. Non ci sono funzionalità interessanti, sceglie random chi mostrare, non ha cronologia o preferenze.
In un futuro prossimo Mark ha deciso di eliminarla. Per ora è un interessante palliativo di cui godere fintanto che ci verrà concesso.
La utilizzo da molto tempo e vi assicuro che avere una feed di sole pagine è molto piacevole, mi fa concentrare, mi permette di rispolverare post e connessioni che avevo dimenticato. La uso anche come strumento per studiare il complesso della comunicazione professionale su Facebook.
Alcune delle Pagine che seguo ricevono like proprio da questa funzione.
Purtroppo Facebook ha effettuato una nuova incursione e ha giudicato inutile uno strumento che poteva essere oggetto di una sperimentazione più ampia ed accurata. Ma si sa: se l’obiettivo è foraggiare le sponsorizzate, tutto quello che ovvia a questo ostacolo avrà vita breve.
Cosa ci resta per seguire le nostre pagine preferite? Il “mostra per primo” oppure visitarle periodicamente, ammesso che siano nei nostri pensieri.
Qui sta il problema per tutti gli esperti di comunicazione e i gestori di Pagine: il contenuto e la sua qualità, la memoria dell’utente per il nostro lavoro.
Il tema della qualità dei post diventa prioritario. Non a caso gli utenti hanno accolto con favore la scomparsa delle Pagine dalla propria feed.
Consiglio per l’imprenditore
Che gestiate in autonomia il vostro social o lo facciate seguire da un professionista, dedicate il tempo ad un piano di comunicazione strategica, basato sulla ricerca della qualità del contenuto e sulla diversificazione delle piattaforme.
Gli utenti hanno necessità di rilevanza, altrimenti il “già visto”, quello della tv, quello di mille altri post identici, non verrà neppure più notato o ricordato.
Scovate le esigenze e i problemi, datene risposta con una voce vostra, distinguetevi, fatevi desiderare. È fondamentale creare una base di fan interessati che vorranno venirvi a trovare se non vi vedono da qualche giorno: questo è l’obiettivo che vi mette davvero al sicuro e porta risultati.
Da una base come questa sarà anche più efficace investire in sponsorizzate.
Essere nella mente del proprio potenziale cliente è uno dei dettami classici del marketing e sui social funziona in modo analogo: il nuovo algoritmo di Facebook ha spaventato perché le Pagine non rispondono a questo must del marketing tradizionale.
I nostri fan non ci pensano e se non ci vedono non si ricordano di noi?
Ecco. Imprenditore lavora su questa questione, tanto nuova quanto vecchia. Quando l’avrai risolta vedrai che nessun cambio di algoritmo, e nessuna nottataccia di Mark, potrà crearti alcun problema.
Concentrati sulla qualità del contenuto. Concentrati sulla tua azienda e sulle esigenze a cui dà risposta. Nel lungo periodo sii vincente.