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#SocialRevolution: Facebook “addio”, i giovani preferiscono Snapchat

Una battaglia che sta appassionando tutti i professionisti del settore, presi un po’ in contropiede da una notizia che (secondo alcuni) era già nell’aria da tempo. Dall’essere una piccola applicazione conosciuta da pochissimi, Snapchat è cresciuta a un livello tale da insidiare nientemeno che il numero uno del settore. Che ora inizia a tremare per il primo calo dai tempi della sua nascita.

Snapchat, il clamoroso sorpasso

Ogni qual volta pensiamo ai social network, il logo di Facebook appare nella nostra mente. È la prima opzione presa in esame, il social adatto sia agli utenti che per aziende e professionisti. Del resto, il lato “professionale” del social di Zuckerberg si nota ancora di più con l’arrivo di Marketplace.

Questa scelta, così come il fatto che per raggiungere una buona fetta di utenti con un post occorre ormai spendere in advertising, sta spingendo sempre più lontano i giovanissimi dal social. Ed è qui che bisogna registrare il clamoroso (prossimo) sorpasso di Snapchat.

La fascia di coloro che vanno dai 18 ai 24 anni si allontanano sempre di più da Facebook, preferendo quei competitor che fino a poco tempo fa non potevano neanche sognare di poter insidiare il leader dei social. Zuckerberg aveva previsto lo sviluppo di queste piccole realtà e ha messo, giusto in tempo, le mani su Instagram. Nonostante questo, le perdite di quella fetta di pubblico (i giovani attratti da Snapchat) sta facendo registrare il primo calo di Facebook.

Il preferito tra i giovani

Secondo alcune analisi di eMarketer, per Facebook potrebbe arrivare ben presto il primo calo per gli utenti di tutte le età. Uno smacco clamoroso per chi ha dominato la categoria in modo incontrastato. Il social di Zuckerberg non piace più ai giovanissimi che ormai lo frequentano pochissimo, effettuando pochi accessi nell’arco di un mese.

I ragazzi preferiscono Snapchat (e Instagram), e il perché è da ricercare nella funzionalità stessa della piccola applicazione diventata ora un gigante. Il social con il fantasmino conquisterà (secondo le proiezioni di eMarketer) la maggior parte di utenti che rientrano in quella fascia d’età. Il futuro, quindi, sembra essere tutto a favore di Snapchat e Instagram, con Facebook inerte nel subire un sorpasso che ha dell’incredibile.

Facebook “addio”: conflitto generazionale in atto

Mettiamo in chiaro una cosa: il sorpasso non è ancora avvenuto ma è in dirittura d’arrivo, almeno secondo questi studi recenti. Ma perché gli adolescenti si stanno allontanando sempre di più dalla piattaforma di Zuckerberg per preferire strumenti come Snapchat e Instagram?

La risposta a questa domanda, già accennata in precedenza, potrebbe essere il fatto che ormai Facebook ha virato in maniera (troppo) netta verso il panorama professionale. Probabilmente, i ragazzi si sono sentiti un po’ tagliati fuori dalla nuova natura del social, sempre più orientato a smuovere soldi dedicando spazio e strumenti alle pagine aziendali.

Il tipo di comunicazione di Snapchat, molto più easy ed effimera rispetto a quella di Facebook, riporta la realtà social verso quella che dovrebbe essere. I social network servono per comunicare, scattare foto o girare brevi video. Questo è quello che vogliono fare i ragazzi che, pur potendo fare queste cose su Facebook, preferiscono farle su Instagram e sullo stesso Snapchat.

Sostanzialmente potremmo definire questa situazione come una sorta di scontro generazionale. I giovani ormai vedono Facebook come il social degli adulti, quello su cui si lavora, si investe. Il social su cui si fanno le cose professionali. Un mondo che diventa così, agli occhi degli adolescenti, grigio e privo di interesse. Il primo tassello per una Social Revolution che potrebbe sradicare certezze e mescolare le carte in tavola.

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Snapchat marketing, vantaggi per professionisti e aziende

Snapchat come simbolo di una rivoluzione digitale che si appresta a stravolgere lo status quo. Icona dell’aspetto effimero dell’interazione tra utenti che si sta sviluppando, una comunicazione non più fatta da parole ma da foto, video e hashtag. Uno stravolgimento (oserei dire) culturale che si rispecchia su internet.

Ma oltre a tutto questo e ad aver conquistato il cuore dei giovani, Snapchat può essere anche utile per quel che riguarda il marketing digitale?

Nonostante l’idea iniziale che ci si può fare su Snapchat, vista come una piccola applicazione buona solo per i giovani, in realtà esso può essere anche molto utile per il lavoro dei professionisti. Come ogni tipo di attività da svolgere su internet, occorre prima fare uno studio sul target che si vuole andare a colpire, e se nel tuo lavoro rientrano i giovanissimi allora non ti conviene escludere questa piattaforma.

Sempre più spesso, infatti, si sente parlare di Snapchat marketing.

Contenuti “genuini” in pasto agli utenti

L’utilizzo di Snapchat per fare attività di marketing è dunque consigliata se il tuo target comprende la fascia dei giovanissimi. Grazie alle sue funzionalità, Snapchat ti permette infatti di creare dei contenuti particolari, originali, coinvolgenti dal punto di vista emotivo. È così che puoi conquistare l’attenzione degli adolescenti, sempre meno interessati ai toni austeri che presentano le pagine aziendali su Facebook.

Le tempistiche ridotte dei contenuti Snapchat (che spariscono dopo 24 ore) hanno portato a un tipo di comunicazione meno approfondita ma più genuina. I giovani vedono in Snapchat una piattaforma di contenuti unici e autentici.

Non solo, rispetto a Facebook anche la forma e li linguaggio differiscono parecchio. Assumendo un atteggiamento parlato più che scritto (facendo quindi leva su ciò che viene visto e sentito più che su ciò che viene letto) Snapchat ha dimostrato di aver intuito in quale direzione si sta spostando la comunicazione digitale.

Proprio per questo possiamo dire che fare marketing con Snapchat è possibile e anche conveniente, a patto che sia adatto alla natura del tuo lavoro.

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Tu cosa ne pensi di Snapchat e del prossimo sorpasso ai danni di Facebook? Scrivimi nei commenti la tua opinione in merito.

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