Come utilizzare anchor text e attributo ALT per la SEO
Come avevamo accennato la scorsa settimana in un pezzo che parlava del rapporto tra SEO e Mirrors Hostname, per fare un lavoro di ottimizzazione degno di tal nome bisogna fare un bel po’ di cose. Non solo scrivere dei bei contenuti, quindi, ma anche (e soprattutto) un’attività di fino sviluppata sul sito e dal punto di vista tecnico.
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Elementi da considerare per una buona ottimizzazione SEO
Se nell’articolo citato in precedenza mettevamo in risalto lo stretto rapporto tra il dominio e l’indicizzazione di un sito, oggi prendiamo in esame altri due elementi su cui viene commesso spesso un errore comune. Di errore si parla, perché quando un elemento non viene preso nella giusta considerazione non si può dire altrimenti.
Ancora peggio quando gli elementi poco considerati sono due, entrambi importantissimi per il posizionamento.
Stiamo parlando di anchor text e attributo ALT, elementi che molti novizi affrontano con un fare un po’ troppo leggero senza dare l’opportuna importanza. Ebbene, per quanto possano sembrare banali, entrambi gli elementi sono molto importanti e vanno curati con la massima attenzione.
Nei prossimi paragrafi vediamo cosa sono e come inserire al meglio anchor text e attributo ALT in una strategia SEO efficace.
Anchor text, cosa sono
Se il nome non ti dice niente, sappi che in realtà hai a che fare tutti i giorni con gli anchor text, in particolar modo se ti occupi di un blog. Detto in parole povere, gli anchor text sono le sezioni di testo in cui vai a inserire dei link che rimandano a un’altra risorsa, che sia un articolo di approfondimento o una pagina prodotto fa poca differenza.
Devi prestare la massima attenzione, quando si parla di link (sia in entrata che in uscita) Google raddrizza le antenne e guarda quello che fai.
In questo senso, il lavoro con gli anchor text deve essere realizzato alla perfezione. Al di là di quelli che possono essere i cambiamenti portati dagli aggiornamenti di Big G, sembra che ancora oggi l’anchor text sia tenuto particolarmente in considerazione da parte del motore di ricerca. Proprio per questo, se vuoi sperare di conquistare una posizione sempre più privilegiata nelle SERP, devi creare anchor text nel miglior modo possibile.
Come inserire gli anchor text nei tuoi contenuti
Bisogna smetterla di inserire link in parti di testo lunghissime o eccessivamente corte, come l’ormai abusato e orrido “clicca qui”. Quando vuoi inserire un link nei tuoi contenuti, la parte di testo cliccabile (che sarà messa in evidenza nel testo) dovrà essere pensata e sviluppata alla perfezione.
Esiste una formula segreta per creare un anchor text perfetto? Forse si, forse no. Sta di fatto però che ci sono alcuni punti fermi che non si possono non valutare e mettere in atto.
Facciamo degli esempi concreti. Innanzitutto, il tuo anchor text non dovrà essere troppo lungo e nemmeno eccessivamente corto, ma dovrà essere semplicemente pertinente con il link che andrai a inserire.
La frase in cui andrai a inserire il link dovrà essere inoltre pertinente con l’argomento trattato nella pagina e soprattutto deve contenere la parola chiave principale. Attenzione però a non esagerare con le keywords, Google è sempre ben attento a punire quelli che vogliono fare i furbetti.
Insomma, per creare la tua rete di link (anche quelli che arrivano da siti esterni a cui dovrai chiedere la cortesia di inserire link verso il tuo sito/blog utilizzando anchor text adeguati) devi sapere quali termini utilizzare e inserirli in modo “naturale” nel sito.
Attributo ALT, dare un nome alle immagini
Abbiamo dunque visto cosa sono gli anchor text e come devono essere utilizzati alla perfezione (o giù di lì). Adesso vediamo l’altro elemento che avevamo annunciato all’inizio di questo articolo, ovvero l’attributo ALT. Come sempre, partiamo da una semplice definizione.
L’attributo ALT (detto anche Tag ALT) è la parte di testo che devi inserire nelle immagini che decidi di mettere in un tuo contenuto. Non puoi pensare, infatti, di copiare delle immagini nelle tue pagine e/o nei tuoi articoli senza inserire una parte di testo.
L’attributo ALT è inoltre importante anche per dare una descrizione dell’elemento nel malaugurato caso che l’immagine inserita non sia visualizzabile sul sito.
Anche in questo caso, facciamo un esempio pratico. Se il tuo blog si occupa di tecnologia e hai scritto un pezzo in cui parli della presentazione del nuovo iPhone di Apple, è chiaro che dovrai inserire un’immagine del nuovo smartphone. Inserita l’immagine, dovrai inserire un tipo di testo di questo genere:
<img src=”apple_iphone.jpg” alt=”nuovo iphone della apple”>
La porzione di testo inserita dopo l’attributo ALT sarà quella che andrà a indicizzare l’immagine che hai inserito nel tuo contenuto. Anche questo è un lavoro estremamente importante, sai perché?
Esiste anche una SEO “visual” che non puoi trascurare
La stragrande maggioranza delle volte, quando si parla di SEO si pensa alle SERP dei contenuti che il motore di ricerca restituisce a seconda della query inserita. È normale pensare in questo modo, ma è un errore non tenere in considerazione il fatto che esista anche una sorta di SEO “visual”, ovvero un’indicizzazione delle immagini che vengono inserite nelle pagine web.
Si tratta di un’opportunità molto importante, in particolar modo per quelle attività web che basano gran parte del loro lavoro sul Visual Marketing.
D’altronde, basta scrivere la propria ricerca nella barra di Google e cliccare poi su Immagini per essere inondati da una sfilza infinita di immagini che rimandano a determinati contenuti e pagine. Morale della favole, anche con le immagini è possibile raggiungere quote enormi di traffico qualificato in entrata sul sito web.
Ecco perché le immagini che inserisci nei contenuti devono essere di buona qualità, attinenti alla parte testuale e devono soprattutto avere l’attributo ALT che è quell’elemento che permette l’indicizzazione dell’immagine stessa. In buona sostanza, il Tag ALT deve corrispondere a quella che sarà la query inserita dagli utenti per effettuare la ricerca.
In conclusione
Come hai avuto modo di leggere, per ottimizzare al meglio un sito web non è necessario solo inserire keywords e scrivere bene i contenuti. Vi sono infatti tutta una serie di operazioni che devono essere fatte per ottenere un’attenzione positiva da parte di Google, da sempre attento a quei siti che si preoccupano di ottimizzare diversi aspetti del proprio lavoro.
Perciò, preparati a mettere mano al sito per fare le cose come si deve. Non rischiare di rimanere indietro e ottenere un peggior posizionamento sul motore di ricerca, con conseguente calo del traffico in entrata.
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