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Back to the future: Facebook punta nuovamente sui gruppi

Chi non conosce a memoria la mitica trilogia Back to the future (in Italia “Ritorno al futuro”), la saga fantascientifica in cui Michael J. Fox, insieme al suo amico Christopher Lloyd, faceva avanti e indietro nel tempo per modificare eventi passati e futuri?! Allo stesso modo, anche Facebook sembra voler seguire questa strategia di attingere al proprio passato per modificare il presente.

Facebook rinnova i gruppi

Fino a qualche anno fa, i gruppi di Facebook erano delle community molto frequentate. Ne esistono infatti in quantità incredibili, dedicati a qualsiasi argomento vi possa venire in mente. Nell’ultimo biennio c’è stato però un lento, ma inesorabile, abbandono dei gruppi da parte degli utenti.

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Il “merito” di questo calo di interessi delle persone dipende soprattutto da Facebook stesso che, nel tentativo di spingere i professionisti a investire in advertising, ha puntato con forza sull’ottimizzazione delle pagine aziendali, diventate ormai strumenti talmente raffinati da risultare indispensabili per fare Social Media Marketing.

In buona sostanza, i gruppi hanno perso sempre più audience. Ma proprio nel momento in cui sembrava che ormai facessero parte di un passato lontano, ecco che il team di Zuckerberg decide di cambiare le carte in tavola e di riportarli in auge.

Nuovi strumenti per gli amministratori

Dunque, proprio mentre i gruppi sembravano essere ormai simulacri del passato, ecco che Facebook decide di cambiare le cose e di voler puntare nuovamente su questo tipo di strumenti, modificando anche la filosofia personale incentrando l’attenzione sul concetto di community.

Annunciati a fine giugno durante il primo Facebook Communities Summit tenutosi a Chicago, i nuovi strumenti a disposizione degli amministratori dei nuovi strumenti grazie al quale sarà possibile riscattare i gruppi e renderli importanti all’interno della Social Media Strategy dei professionisti.

Group Insights

Publié par Facebook sur mercredi 21 juin 2017

 

Non più luoghi su cui discutere senza avere la possibilità di porre un minimo di ordine, adesso gli admin possono gestire i propri gruppi potendo contare su nuovi tool che riportano tutte le statistiche necessarie per intavolare una strategia comunicativa ben precisa.

Vediamo in rassegna quelli che sono i nuovi strumenti a disposizione degli admin dei gruppi:

  • Insights: non più luoghi in cui regna la completa anarchia, ora anche i gruppi Facebook possono essere analizzati in base a delle statistiche esattamente come accade per le pagine. Un amministratore può quindi raccogliere tutte le informazioni che vuole sull’attività degli utenti iscritti nella community.
  • Nuovi filtri: richieste d’iscrizione da accettare o rifiutare, nei nuovi gruppi non sarà più necessario fare tutto questo lavoraccio a mano. L’admin potrà infatti impostare determinati filtri su cui preimpostare delle caratteristiche base dell’utente medio che può far parte del gruppo, eliminando d’altra parte la possibilità di infiltrazioni di persone che non hanno le caratteristiche adatte per far parte di una determinata community.
  • Programmazione: programmare i post in modo da pubblicarli nei momenti migliori, quelli che (da attenta analisi fatta con Insights) risultano essere quelli più caldi. La possibilità di programmare la pubblicazione di un post sarà resa disponibile sia agli amministratori del gruppo che ai moderatori, in modo da poter gestire al meglio il gruppo in questione.

Una scelta sorprendete, fino a un certo punto

Diciamolo francamente, è una scelta che non ci saremmo mai aspettati… più o meno. L’idea che Facebook potesse attingere nuovamente dal proprio passato per rilanciare delle piattaforme che sembravano ormai perdute ci lascia tutti un po’ sorpresi.

La decisione del team di Zuckerberg di tornare con tale forza sui gruppi denota la voglia del social di garantire ai professionisti maggiori strumenti e opportunità per gestire al meglio la propria attività di business online.

Del resto, chi ha imparato a conoscere bene Facebook nel corso degli anni sa perfettamente che ogni qual volta emerge qualche nuova realtà che si azzarda a minacciare il suo ruolo di leader (vedi il caso di Instagram), ecco che il social mette in atto tutto il possibile per schiacciare la concorrenza.

È stato così con Instagram (passato direttamente sotto il controllo di Zuckerberg) e sarà così con tutte le piattaforme che azzarderanno l’assalto al Re. Il rilancio dei gruppi denota una voglia sempre più accentuata di attrarre su di sé l’intero movimento digitale di professionisti e non.

Come cambia ora il Social Media Marketing?

Con il rilancio dei gruppi, bisogna ragionare in merito a come sfruttare la cosa nell’ambito del lavoro dei professionisti. Non c’è dubbio che, avendo la possibilità di avere precise statistiche di tutta l’attività degli utenti iscritti, l’utilizzo di un gruppo può aiutare un’azienda o un singolo professionista a creare una propria community.

Si tratta di una scelta molto importante e che deve essere sfruttata appieno perché, col passare degli anni, diventa sempre più importante il concetto di comunità.

Per lavorare in maniera ottimale nel campo del business online, e sperare di avere dei risultati soddisfacenti, è importante (per non dire fondamentale) costruire dei rapporti diretti e reali con gli utenti che decidono di seguirti. Bisogna creare un rapporto di empatia per fare in modo che i tuoi clienti possano percepire che dietro lo schermo del pc o dello smartphone ci siano esseri umani in grado di comprendere le loro esigenze.

Fare in modo che gli utenti percepiscano la tua personalità non farà altro che aumentare la loro stima nei tuoi confronti, cosa che porterà a un processo di fidelizzazione duraturo nel tempo. Ecco perché i nuovi gruppi diventano un’opportunità importantissima per il marketing digitale. Grazie a essi, sarà ancora più semplice creare e curare i rapporti personali tra l’azienda (o il professionista) e gli utenti appartenenti a un determinato target.

Groups for Pages

Le novità di Facebook però non finiscono qui. Restando sempre al’interno del concetto di community, il nucleo su cui si sta muovendo l’intera rivoluzione del social, si presenta dinnanzi ai nostri occhi un’altra funzionalità che promette di stravolgere ancora di più le carte in tavola.

Stiamo parlando di Groups for Pages, un nuovo strumento che permette di aumentare e stimolare le discussioni tra i gestori di una pagina e degli utenti ben precisi, ovvero quelli potenzialmente più interessati a quello che la pagina propone.

Groups for Pages permette ai gestori delle pagine aziendali di collegarsi direttamente a un determinato gruppo, così da poter realizzare delle discussioni giornaliere tra chi gestisce una determinata attività e chi la segue e ha mostrato interesse.

Stimolare la discussione; creare delle community fatte da persone che rientrano a pieno titolo nel target; diminuire sempre di più la “distanza” tra gestori di un progetto e i follower; dare la possibilità alle persone aventi medesimi interessi di discutere e di trovare soluzioni utili.

Insomma, con le ultime novità Facebook diventa sempre di più una piazza virtuale su cui si creare discussioni ad hoc. Il lavoro dei marketer è quello di prendere parte attiva alla community, analizzare i dati e agire di conseguenza.

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2 commenti

  1. Mi chiedo se, d’altra parte, questa decisione di dare maggior rilievo ai gruppi non dipenda dal fatto che sia sui profili sia sulle pagine ci si disperde facilmente. Mi spiego meglio: a volte i contatti e i fan sono troppi per gestire davvero delle relazioni. Anche sulle pagine con molti follower, si manifesta sempre lo stesso fenomeno: gli utenti che interagiscono con costanza sono “pochi”. I gruppi aiuterebbero a selezionare i contatti, ulteriormente. Forse potrebbero venire incontro a chi gestisce pagine con un numero ancora esiguo di fan e a centrare il bersaglio comunque. Staremo a vedere :D

    1. Ciao Bruna, hai colto un aspetto molto interessante. Ormai per ottenere un buon livello di engagement con le pagine aziendali bisogna investire in advertising, visto che il traffico organico sembra essere in continua diminuzione per tutti. Con i gruppi invece, proprio come messo da te in evidenza, sarà possibile selezionare un determinato pubblico e creare relazioni reali e continuativi.

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