La SEO è morta, lunga vita alla SEO!

Non so se c’avete fatto caso, ma da un bel po’ di tempo a questa parte un trend si sta imponendo tra gli addetti ai lavori. La SEO è morta! Ecco qual è la grande verità che spesso viene citata. A volte sottovoce, a volte con forza ed enfasi.
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SEO o non SEO, questo è il dilemma
Al di là delle considerazioni che possiamo fare in un primo momento, è il caso di riflettere sulla cosa. Il perché di un pensiero del genere, in merito a questa disciplina, crea una sorta di spaccato culturale tra diverse fazioni.
Da una parte abbiamo gli informatici di vecchia data, quelli cresciuti con il Commodore 64 sotto il letto. La generazione che si autoconcepisce come la base ontologica su cui il web si è evoluto. Per queste persone, la SEO altro non è che una colossale presa in giro.
Dall’altra sponda delle barricate, ecco i novizi o comunque coloro che vedono internet come un mondo in continuo mutamento. Per queste persone, non si possono definire certezze sul web se non una sola: senza SEO non si va da nessuna parte.
Una professione che per alcuni “non esiste”
Per molte persone, alcune di esse con grandi competenze informatiche, è giunta alla conclusione che la SEO sia in realtà una sorta di buffonata. Ma perché? Probabilmente perché esse hanno assistito al lavoro di persone con scarse competenze.
Chi si occupa di SEO, senza avere determinate basi, non potrà mai dare buoni risultati.
Vuoi avere un’idea chiara di quello che la SEO fatta bene può fare per te? Dai un’occhiatina ad Analytics, in particolar modo nella sezione Referral. Ti accorgerai che una delle maggiori fonti di traffico (e di guadagno) del tuo sito è Google. Come pensi che questo sia possibile?!
Comparire nei risultati di ricerca del motore di ricerca (Google, ma anche altri come Bing) è fondamentale per il tuo business. Come pretendi di essere presente su Google se non ti occupi dei tuoi contenuti? Come puoi pensare di arrivare in SERP se non lavori sulle principali parole chiave del tuo settore?
La competenza come metro di misura
Non pensare di avere la soluzione in mano e di poter raggiungere risultati soddisfacenti senza impegno e duro lavoro. Lavorare come si deve nella SEO significa prendere tempo, ragionare sul lungo termine. Mettere in pratica tutte le proprie competenze al servizio di un lavoro che porterà benefici dopo un bel po’ di tempo.
È su questo punto che i detrattori puntano il dito. Per quelli che ritengono la SEO uno specchio per le allodole, chi si occupa di questo altri non è che un buon lettore di dati. In buona sostanza, la creazione di contenuti ottimizzati è solo fumo negli occhi.
Il segreto però sta nel fatto che la forza della SEO sta proprio in questo: leggere e comprendere i dati, così da poter modificare un andamento.
Per quanto però possa sembrare che i contrari abbiano ragione, in realtà definire una strategia SEO significa guardare avanti. Scavare un solco nei confronti della concorrenza. Fare in modo che Google ti consideri una risorsa affidabile e di qualità.
Per fare le cose come si deve è investire nella formazione di chi si dovrà occupare di SEO all’interno dell’azienda. Inoltre, l’azienda di turno dovrà avere a disposizione budget consistenti per realizzare campagne su AdWords.
È possibile fare a meno della SEO?
Insomma, alla fine chi è che ha ragione? Gli informatici di vecchia data o gli ultimi arrivati che credono davvero di riuscire a conquistare Google?
Per quel che ci riguarda, portare avanti un qualsiasi progetto sul web senza SEO è impossibile. Anche l’attività più bella di questo mondo, senza un lavoro di ottimizzazione, finirà nel dimenticatoio.
Capiamo però il sentimento di rivalsa nei confronti di questa disciplina e il perché è presto detto. Chi si affida a un SEO Specialist o a una Web Agency, spesso pretende di avere risultati immediati. Finire subito in prima pagina, magari nei primi tre risultati.
Non solo, magari queste enormi pretese sono accompagnate da budget risicati. Chiedere miracoli non è la strada giusta, un SEO non potrà mai assicurarti di raggiungere tali risultati in breve periodo. Serve tempo, lavoro, costanza. Tutto nel segno dell’ottimizzazione.
Tu cosa ne pensi a riguardo? La SEO è davvero una disciplina sovrastimata o, ancora oggi, non se ne può fare a meno?
Scrivi nei commenti la tua opinione.