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La (s)fortuna di essere un blogger freelance, lavori trovati e lavori persi…

Con lo sviluppo delle diverse tecnologie e la diffusione dell’informatica come base fondamentale su cui si poggia l’intera società, ecco che son venute fuori tante nuove professioni e lavori. Fare il blogger freelance è una delle nuove figure professionali più diffuse attualmente.

Figura apprezzata e/o disprezzata a seconda degli ambiti di riferimento, i blogger fanno ormai parlare di sé e sono diventati una parte importante di quella che è l’informazione su internet. Fare questo lavoro però non è semplice come può sembrare a un occhio esterno, ve lo posso garantire per esperienza personale.

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Sono un blogger freelance

Ho deciso di fare questo lavoro, o forse sarebbe più onesto dire che mi sono riciclato in questa veste per sfuggire a un atroce destino fatto di abominevoli call center, nel disperato tentativo di inseguire un’indipendenza economica che per la stragrande maggioranza di noi resterà per sempre una mera illusione.

Essere un blogger freelance ti porta a non essere apprezzato praticamente mai. Per gli addetti ai lavori sei solo uno sciacallo e una pallida imitazione di un giornalista, mentre per coloro che non sono addentrati in questo mondo sarai sempre un disoccupato che inganna il tempo scrivendo cazzate sul computer invece di cercare un vero lavoro.

Chi te la fa fare quindi a riciclarti in questa veste così scomoda? Non ti conviene assolutamente, ma se proprio non puoi farne a meno… lascia che ti sveli il lato positivo (che è anche quello oscuro) di questo tipo di attività.

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Ti contattano per lavorare…

Lo ammetto, io sono stato molto fortunato. Non ho dovuto faticare per creare un mio blog e iniziare la mia attività di Blogging da zero. Sono stato contattato da un’azienda che ha deciso di puntare su di me per la gestione del proprio blog, uno spazio già conosciuto e con contenuti ben posizionati sul motore di ricerca.

Un inizio che in pochi hanno avuto, soprattutto tenendo in conto delle incredibili prestazioni del blog stesso (dovuto a un Hosting WordPress di livello assoluto) che non sono paragonabili a quelle di un blog alle prime armi o a quello di chi decide di utilizzare risorse ultra-economiche e di bassa qualità.

Visto che il mio lavoro per il blog dell’azienda è solo per mezza giornata, sono sempre disponibile a valutare proposte lavorative che possano incrementare le mie entrate per affrontare meglio la vita quotidiana. Nel corso di qualche mese, dopo che i miei articoli hanno iniziato a trovare maggiore spazio, sono stato contattato per lavorare ad alcuni progetti molto interessanti.

Ho accettato subito e mi sono messo al lavoro con grande entusiasmo, mettendo tutto me stesso per creare contenuti di spessore anche se non avevo conoscenze nel settore di riferimento. Studi approfonditi e una gran voglia di fare possono però colmare tutte le difficoltà che si possono avere.

Ecco il lato positivo dell’essere un blogger freelance. La possibilità di trovare nuovi lavori, quindi nuove fonti di guadagno, sono sempre molto alte a patto che tu sia in grado di farti apprezzare per i tuoi articoli. Visto in questa ottica, il lavoro di blogger sembra essere la migliore soluzione possibile.

Ti sembra troppo bello per essere vero? Se hai sentito puzza di bruciato dietro l’apparente luminosità, allora hai c’hai “visto” giusto.

… e come d’incanto spariscono

Qualcuno potrebbe dire “dipende dalle tue capacità il poter tenere un posto” e magari avrebbe anche ragione, ma sta di fatto che la maggior parte dei lavori che vengono proposti a un blogger freelance dopo un po di tempo sembrano svanire nel nulla come per magia.

Vieni contattato ed elogiato per le tue grandi capacità di sintesi e di linguaggio, poi queste stesse persone ti fanno lavorare per poco tempo e poi svaniscono in una nube di vapore. Bizzarra questa cosa visto che se non ti piace il mio modo di scrivere o di lavorare vuole dire che:

a. Non hai prestato particolare attenzione a valutare i miei contenuti prima di contattarmi.

b. Non hai il coraggio di dirmi in faccia che la mia scrittura non è adatta per il tuo blog.

Si nota un’evidente contraddizione che mette in risalto l’enorme vacuità di questo settore. Gli imprenditori che gironzolano sul web per andare a caccia di professionisti semi-disperati e che sono sempre pronti a elargire lavori per poi sparire da un momento all’altro, magari dopo 2-3 mesi di collaborazione.

Ecco mio caro amico qual è il lato oscuro dell’essere un blogger freelance. Troverai tante opportunità di lavoro, molte di più rispetto a quanto tu possa pensare, ma di persone davvero serie e in grado di essere chiare in ogni singolo momento della collaborazione ce ne sono ben poche.

Valuta per bene le opportunità che ti vengono proposte ma resta con le antenne ben dritte, la fregatura è sempre dietro l’angolo. Perciò sì, puoi fare il blogger freelance e per alcuni periodi di tempo può essere anche conveniente, ma fai attenzione perché tutto può finire da un secondo all’altro, magari vieni mollato da quei datori di lavoro che ti hanno ripetuto per mesi “faremo questo, faremo quello, aumenteremo la produzione di contenuti” per poi perdersi nel dimenticatoio.

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C’è futuro per questo tipo di attività?

Caro collega blogger, c’è futuro per individui come noi che si ammazzano di fatica ogni giorno nel tentativo di creare contenuti di spessore per diversi ambiti? Difficile rispondere a questa domanda.

Senza dubbio i blog sono sempre più importanti e sono diventati sempre più influenti nell’informazione sul web.

Il problema è che, oltre alle promesse non mantenute e alla follia di chi promette e poi sparisce, i blogger più famosi e apprezzati tendono a chiudersi in una sorta di delirio elitario che li porta a costruire una casta a cui tu non potrai mai arrivare.

Facci caso, quando si parla di blogger (sempre differenziando le cose per il settore di riferimento) girano sempre gli stessi nomi, quasi come se dietro quella schiera di grandi firme non ci fosse più nessuno. Invece nell’enorme ombra creata dallo smisurato ego dei professionisti pubblicamente elogiati si nasconde una schiera infinita di persone pronte a farsi il culo (perdonami il francesismo) per un guadagnare qualcosa.

Tu cosa pensi sull’argomento? Fare il blogger freelance è conveniente o forse è il caso di iniziare a trovare un vero lavoro. Scrivimi nei commenti la tua opinione.

Keli

8 commenti

  1. Trovo che questo andamento delle cose provenga dalla profonda ignoranza e dal poco rispetto, per il lavoro di noi blogger, da parte di chi ci contatta. Volendo ridurre all’osso, vorrebbero lavoro di “qualità” – dove per qualità si deve intendere quel che basterebbe, secondo la loro idea, a ottenere risultati irragionevoli in tempo improbabili – e pagarlo poco e niente. Molti restano addirittura sconvolti da preventivi del tutto ragionevoli. Molti altri sanno bene il lavoro quanto vale, ma puntano al ribasso sfruttando le tue necessità. A lungo andare, però, s’impara a evitare certe situazioni.

      1. Prima di tutto, fare tanta pratica; in secondo luogo, imparare, osservando, dai blogger esperti; come terza cosa, esprimere la propria personalità, per distinguersi dagli altri; in ultima istanza, accettare all’inizio qualche compromesso e, poi, imparare a dire di no a chi approfitta e/o non dà valore al lavoro di blogger ;)

  2. Bell’ articolo. Io penso che il modo per riuscire a rimanere a galla ( perché è di galleggiamento Checa parla sempre) ci si debba specializzata almeno in un settore. Poi puoi accettare la qualunque a patto di essere in grado di farlo ovviamente, ma la strada verso il monoargomento che “solo tu” ( si fa per dire) sai fare così bene, magari di nicchia e che quindi ha ancora poca concorrenza potrebbe essere una forza in più. Inoltre è un buon modo per riciclare i rispetto alle proprie competenze. ( io sono un veterinario e scrivo di questo per colleghi che esercitano ancora la professione e non hanno tempo per seguire un blog).
    Certo bisogna studiare!
    Buona giornata !

    1. Ciao Silvia, purtroppo a volte è la necessità che porta i blogger a dover scrivere di un po di tutto, così da poter aumentare le possibilità di portare a casa qualcosa. Alla fine la cosa migliore è studiare tanto per migliorare e rendersi “appetibili”, proprio come hai consigliato tu.

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