All’interno della Cafe Society dei professionisti web
Stava lavorando da un paio d’anni per l’azienda di famiglia, un lavoro che se dapprima gli aveva messo qualche dubbio in testa era poi diventata una sua grande passione. Svolgeva la sua attività di blogger con costanza e serietà, riuscendo anche a ottenere discreti risultati.
I titolari dell’azienda erano fieri di Amedeo per il suo attaccamento al lavoro e per i notevoli miglioramenti avuti nel corso dei mesi, una crescita esponenziale che lo aveva portato a essere uno dei migliori blogger in assoluto per quel che riguarda il suo settore di riferimento.
Aveva stretto anche diversi rapporti con alcuni dei migliori professionisti del settore: blogger, copywriter e social media manager riconosciuti a livello nazionale che lo avevano preso di buon occhio accettando con piacere di interagire e collaborare con lui in diverse occasioni.
Tutti questi complimenti e questa confidenza da parte dei pezzi grossi del web aveva portato Amedeo a considerarsi ormai parte integrante di quella specie di Cafe Society formata da questo grandi specialisti web, una sorta di casta, un club privato virtuale in cui si muovevano come squali questi grandi nomi. Aveva dato questo nome che si rifaceva direttamente all’ultimo film che aveva visto al cinema.
Tanta fu la rabbia e la frustrazione quando si rese conto che in realtà nessuno lo riteneva elemento gradito all’interno di questa astratta community di specialisti.
Il motivo? Semplice, nessuno degli specialisti web lo riteneva all’altezza di essere compreso in questo gruppo di élite.
Amedeo si era illuso e come spesso accade agli illusi si era fatto male scontrandosi con la cruda e dura realtà dei fatti.
Probabilmente, gran parte dei suoi contatti professionali erano dovuti esclusivamente alle fredde collaborazioni (che erano fredde lo aveva capito solo ora) e alle richieste di informazioni in merito ai servizi che l’azienda per cui lavorava proponeva. Dopotutto, chi non ha bisogno di un buon web hosting oggigiorno per lavorare sul web?!
Insomma, non era ritenuto all’altezza e probabilmente non lo era sul serio.
Solo il tempo avrebbe sancito se il lavoro svolto da Amedeo sarebbe stato degno di nota, per ora si sarebbe dovuto accontentare di essere presente nella Cafe Society anche se solo con un ruolo minore, come una sorta di cameriere a servizio dei pesci grossi comodamente seduti sui tavoli a bere costosissimi drink.
Probabilmente il tempo avrebbe concesso ad Amedeo l’occasione di riscossa tanto desiderata, dopotutto anche nell’ultimo film di Woody Allen da cui aveva tratto il nome per la casta del web la Cafe Society si dimostrava meno luccicante e magica di quel che poteva apparire all’inizio.
Keli
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