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Come diventare un instagramer di successo

Emergere su Instagram non è affatto semplice soprattutto da quando il social network ha modificato il proprio algoritmo e ha bandito definitivamente tutte quelle app di terze parti utili ad incrementare il numero di seguaci.

Infatti prima della rivoluzione di fine maggio,era sufficiente un’applicazione automatica per ottenere delle interazioni fittizie che consentivano agli utenti di superare con grande facilità i diecimila follower ed ottenere la celebre K che categorizza gli instagramer di successo.

Per fortuna oggi non è più cosi. Per incrementare il numero di follower e le relative interazioni,è necessario elaborare una strategia che valorizzi la propria attività e allo stesso tempo incrementi la notorietà e la reputazione del marchio aziendale.

Ogni strategia deve essere personalizzata in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere e alla community di riferimento.

Su Instagram non c’è spazio per la pubblicità invasiva (salvo per i post sponsorizzati) e soprattutto non c’è spazio per i contenuti unidirezionali.

Le aziende, o gli influencer,devono essere abili a raccontare storie e a coinvolgere i propri follower, poiché il nuovo algoritmo premia la costanza, la coerenza, le interazioni e l’originalità delle idee.

Questi sono solo alcuni dei fattori chiave che caratterizzano un instagramer di successo ma per comprendere a meglio le dinamiche di questo social network,analizziamo dettagliatamente ogni singolo fattore.

Coerenza dei contenuti postati.

Quando decidiamo di includere Instagram nel nostro piano di comunicazione digitale,è doveroso scegliere cosa pubblicare. Naturalmente la scelta sarà condizionata dalla nostra attività o dal progetto che stiamo per lanciare. Tutte le foto devono avere un unico argomento centrale stabilito in fase di progettazione.

Questa è una fase delicatissima per ogni igers in quanto non possiamo e non dobbiamo creare confusione in chi decide di seguirci,poiché una galleria caotica non è un ottimo biglietto da visita per chi vuole fare business.

Quindi bisogna essere abili a catturare l’attenzione di chi ci visita in modo tale da aumentare il numero di seguaci senza ricorrere ad espedienti ormai superati.

In questo caso sono banditi selfie o foto personali in quanto chi usa Instagram per scopi professionali non può mescolare le foto della propria vita privata con i contenuti di qualità.

Personalizzazione dei contenuti.

Per personalizzazione dei contenuti non intendo la classica firma che viene collocata sulle foto pubblicate sul social network ma l’uso costante di uno o più filtri che diventeranno il nostro marchio di fabbrica.

Possiamo modificare le nostre foto con i filtri messi a disposizione da Instagram oppure attraverso i programmi di edit quali:Vsco,Snapseed o Enlight che consentono di utilizzare alcune tonalità cromatiche davvero interessanti ed apprezzate dalla maggior parte degli igers.

Costanza di pubblicazione.

Un altro fattore chiave per emergere su Instagram è la costanza di pubblicazione. Non possiamo pretendere di ottenere ottimi risultati con pubblicazioni sporadiche o senza un criterio logico.

Alcuni igers pubblicano una foto ogni due/tre mesi e questo non consente a loro di migliorare il numero di follower né tanto meno di aumentare le interazioni.

Invece altri optano per una pubblicazione concentrata in alcuni momenti della giornata con atteggiamenti da vero spammer. Anche in questo caso,i risultati sono negativi poiché questa strategia porterà,nel medio periodo,ad un probabile crollo dei follower.

La soluzione ideale è quella di stilare un calendario editoriale dove si individueranno il numero di foto da pubblicare e gli eventuali orari di pubblicazione.

In alcuni casi la pubblicazione potrà avvenire anche in orari diversi da quelli stilati nella fase di progettazione,soprattutto quando ci sono eventi inattesi,ma l’importante è non eccedere con le foto postate(massimo tre al giorno).

Uso degli hashtag e della didascalia.

Per migliorare la portata organica delle foto,non possiamo non utilizzare gli hashtag e una didascalia efficace che accompagnerà le nostre immagini.

Dietro agli hashtag c’è una vera e propria strategia di pianificazione. Alcuni scelgono sempre gli stessi,altri invece li variano a seconda delle foto. Io consiglio una soluzione intermedia ovvero individuare un blocco di hashtag da utilizzare per tutti i contenuti e una parte variabile da alternare per ogni specifica foto.

Invece per quanto riguarda la didascalia,la descrizione dovrà trasmettere le nostre emozioni,le nostre sensazioni o in alternativa dovrà descrivere nel dettaglio ciò che è stato immortalato. Possiamo scrivere in italiano oppure optare per l’inglese ma in questo caso attenzione agli errori di traduzione.

Fare storytelling.

Su Instagram bisogna essere se stessi raccontando agli altri:i nostri sogni,i nostri desideri,le nostre paure o le nostre giornate appena trascorse. Insomma dobbiamo fare storytelling. Fino ad una settimana fa (4 agosto), raccontavamo le nostre avventure attraverso le didascalie delle foto con ottimi risultati sia in termini di like che di commenti. Ora l’attenzione si è spostata su Instagram Stories, strumento perfetto per fare storytelling ma ancora poco apprezzato dagli igers di tutto il mondo. Come tutti gli strumenti va usato con intelligenza perché genera una comunicazione invasiva che potrebbe irritare gli altri utenti e produrre effetti controproducenti.

Relazioni con gli altri follower.

Un instagramer di successo si relaziona con gli altri utenti. Un like,un commento o anche un messaggio in posta sono la dimostrazione della nostra umanità. Come ho già detto all’inizio,i bot sono stati banditi da Instagram ma anche da tantissimi igers che preferiscono relazionarsi con gli altri piuttosto che ricevere il classico messaggio automatico che sarà cestinato in pochi secondi.

È impensabile seguire tutti perché il dispendio di energie sarà elevatissimo ma nemmeno possiamo pensare di arrivare in alto senza interagire con gli altri. Quindi rimbocchiamoci le maniche ed iniziamo a comunicare.

Coinvolgere i follower.

I follower voglio essere protagonisti attivi della nostra vita da instagramer. Vogliono collaborare con noi,vogliono ottenere riconoscimenti e vogliono essere coccolati. Il coinvolgimento può essere periodico oppure occasionale ma in entrambi i casi deve essere accompagnato da un’azione concreta che può essere un repost temporaneo,una giornata da trascorrere insieme oppure delle collaborazioni specifiche. Ovviamente tutto dipenderà dagli obiettivi prefissati e dalla nostra voglia di collaborare con gli altri.

Creazione dei progetti di nicchia.

La pubblicazione delle foto non basta,per avere successo su Instagram è necessario creare un progetto che entusiasmi i follower e ci porti risultati concreti.

Ogni progetto dovrà essere personalizzato,originale e soprattutto coinvolgente. È consigliabile integrare il progetto con uno specifico hashtag in modo tale da monitorare le interazioni e i relativi feedback.

Integrare un blog o un sito al nostro progetto.

Chi vuole dar vita ad un progetto su Instagram ha bisogno di un blog o di un sito internet dove inserire:informazioni,articoli ed immagini esclusive.

In questo caso consiglio a tutti voi di utilizzare la piattaforma WordPress che fornisce tutti gli strumenti indispensabili per fare blogging e per creare un sito di facile/media difficoltà.

Installare questa piattaforma è facilissimo,possiamo acquistare un hosting tematico WordPress, come quelli offerti da Keliweb,e personalizzare la piattaforma con temi e plugin specifici.

La scelta di un hosting performante è fondamentale per ottenere risultati soddisfacenti in quanto l’algoritmo di Google penalizza,in termini di posizionamento,tutti quei siti che fanno registrare tempi di attesa (caricamento) molto lunghi.

Dopo aver scoperto i fattori chiave che caratterizzano un instagramer di successo,siamo quasi pronti per questa nuova sfida. Manca solo un dettaglio:la macchina fotografica.

Angelo Cerrone

Su Instagram potete seguire Angelo Cerrone e il suo progetto #unangeloinviaggio digitando il nick: angelo.cerrone.

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