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Copywriting, un paio di errori da non commettere

Con lo sviluppo dei vari settori e delle discipline che regolano l’attività delle aziende sul web, sono balzate agli onori della cronaca tutta una serie di nuove professioni che vengono definite con paroloni altisonanti che fanno tremare il malcapitato novellino al solo sentirle nominare.

Una di queste è COPYWRITING!!!

Il lavoro di un copywriter è diventato un elemento fondamentale per un’azienda che voglia allargare gli orizzonti e creare interazioni con gli utenti, il modo migliore per creare un rapporto paritario ed empatico e per far sì che chi navighi sul web possa considerarci non solo una voce autorevole ma, soprattutto, amica.

Cosa è in grado di fare una voce amica di così speciale? Tra le varie cose, una voce amica e in grado di diminuire le distanze tra azienda e cliente, rendendo così l’azienda stessa molto più “umana”.

Se gli utenti appartenenti al target di riferimento iniziano a percepire la nostra voce come affidabile e fidata, in grado soprattutto di comprendere i loro bisogni e le loro difficoltà, ecco che l’azienda verrà premiata nel modo migliore possibile, ovvero con l’attenzione e la grande considerazione per i contenuti proposti.

Questo è il segreto per avvicinare gli utenti all’azienda e per migliorare la propria Brand Reputation; questo è il grande potere che alberga nelle mani del copywriter che si occupa dei contenuti.

Il copywriter, ovvero chi si occupa dei testi pubblicitari dell’azienda e che può racchiudere in sé anche la figura del blogger, è una figura estremamente importante.

Si tratta di un lavoro molto delicato, che può dare grandi risultati ma che può provocare anche grandi problemi all’azienda di turno, che potrebbe pagar caro alcuni errori commessi nel processo di ottimizzazione SEO dei contenuti, oltre che di tutti gli altri elementi che strutturano un sito web.

Quali sono gli errori più gravi che un copywriter può commettere? Beh, ce ne sono parecchi… molti sono i disastri che possiamo combinare quando ci mettiamo a digitare sulla tastiera nella speranza di tirar fuori qualcosa di utile per gli utenti e che possa al tempo stesso convincerli che quello che l’azienda propone rappresenti la soluzione migliore ai loro problemi professionali.

Se continui a dedicarmi un paio di minuti del tuo tempo ti svelo alcuni errori che un copywriter non dovrebbe mai commettere.

Dimenticarsi degli utenti, scrivere solo per il motore di ricerca

Poco prima ho scritto che il compito di chi scrive i contenuto per conto di un’azienda deve tenere in mente una regola basilare: ciò che viene scritto e pubblicato giorno dopo giorno deve essere soprattutto utile per gli utenti.

Prima di poter scrivere qualcosa, bisogna prima accertarsi di conoscere a menadito ciò che il target sta cercando.

Hai individuato il tuo target?

Conosci le esigenze e i bisogni di questi utenti?

Hai una vaga idea di quali possano essere dei contenuti realmente interessanti e che possano davvero aiutare tali utenti a risolvere i loro problemi professionali?

Se la risposta alle tre domande precedenti è si, allora vuol dire che hai le conoscenze fondamentali per offrir loro qualcosa che verrà molto apprezzato.

Attenzione, oltre al contenuto devi prestare la massima attenzione anche alla forma. Sarà pur vero che i contenuti pubblicati devono essere scritti seguendo le regole del SEO Copywriting in modo che vengano notati da Google, ma non bisogna farsi prendere la mano dimenticandosi completamente del tono di voce che i tuoi utenti vogliono sentire.

Bisogna trovare il giusto punto di equilibrio tra le due cose. Semplice? Per niente, ma continuando a provare (e a studiare) i passi avanti saranno notevoli.

Il giusto utilizzo delle keywords, non farti prendere troppo la mano…

Dopo un po’ che si è iniziato a prendere dimestichezza con questo tipo di lavoro, si iniziano a capire molte cose importanti e a conoscere vari strumenti che possono esserci davvero utili. Uno su tutti, Google AdWords e la sua funzione attraverso cui possiamo trovare la parole chiave adatte per i nostri testi.

In questo senso, l’errore più probabile che si possa commettere è… farsi prendere la mano, e cioè inzeppare il testo delle keywords che lo strumento ci ha fornito, inserirle tutte cercando di piegare il testo alla presenza delle stesse, fregandocene altamente dell’effettiva leggibilità e qualità dell’articolo.

Se stai facendo questo… frena, stai commettendo un grave errore che è molto vicino a quello descritto nel punto precedente.

I nostri testi devono essere innanzitutto scritti bene, con il tono di voce adatto (ovvero quello preferito dagli utenti che ci seguono) e apparire reali, vivi, ben strutturati e rivolti a un vero pubblico, non a un algoritmo che valuterà alcuni freddi parametri.

Cerca quindi di costruire i tuoi testi trovando un tuo stile e cercando di fornire informazioni utili per chi ti segue, cercando poi di fare un uso giusto e oserei dire “parsimonioso” delle keywords che lo strumento di Google ti ha fornito.

Big G stesso si sta evolvendo sempre di più, dando una maggiore importanza all’aspetto semantico di un testo rispetto alla presenza di parole chiave e link affini.

Il parere di un’esperta

Questi sono solo un paio di consigli che ho voluto darti, ma che probabilmente sto rivolgendo anche (soprattutto) a me stesso. Continua a provare, commetterai senz’altro tanti errori ma arriverà il momento in cui le cose andranno decisamente meglio. Quello sarà il momento delle grandi soddisfazioni.

Ho messo in evidenza quelli che possono essere definiti gli errori più gravi, o quantomeno quelli che possono costarti di più in senso assoluto.

Ma al netto degli errori da non commettere, quali possono essere dei consigli utili per scrivere articoli e contenuti come si deve? A tal proposito, mi è venuta un’idea niente male: ho pensato che la cosa migliore che si possa fare è far riferimento agli esperti del settore da cui possiamo sempre attingere conoscenze e informazioni utili.

Tra i tanti specialisti con cui il nostro blog ha collaborato nel corso degli ultimi mesi, ho pensato che Eleonora Usai (che di recente abbiamo nuovamente intervistato insieme alle sue colleghe del progetto CTRL+F) possa essere la persona giusta.

Voglio giusto segnalarti, per chiudere come si deve, un suo articolo molto interessante su come scrivere un contenuto di qualità.

2 commenti

    1. Non è semplice trovare il giusto punto d’incontro tra esigenze SEO (chiamiamole così) e uno stile che possa attirare l’attenzione dei visitatori. In tal senso, il tuo articolo che mi sono permesso di linkare all’interno di questo pezzo offre ottimi consigli in merito.

      Vincenzo Abate

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