Inbound Marketing: posizionare contenuti battendo la concorrenza

Con tutti i cambiamenti che Google sta apportando nelle SERP, le pagine dei risultati di ricerca, avremo sempre minori possibilità di vedere i nostri contenuti, anche se di valore e ben ottimizzati, posizionarsi tra le prime posizioni del traffico organico.
Questo perché oltre agli spazi occupati dagli annunci sponsorizzati, e grandi novità riguardano anche questo tipo di traffico dopo la recente scomparsa dalla colonna di destra, il motore tenta di restituire risposte ancora più precise attraverso la Universal Search con immagini, video, notizie, mappe e altro ancora, facendo scivolare più in basso gli altri risultati.
Non solo Google, ma anche la concorrenza sul campo è aumentata in modo esponenziale. Infatti, molti brand hanno finalmente compreso l’importanza di cambiare la propria comunicazione opponendo al vecchio modello pubblicitario che interrompeva le azioni dei consumatori, strategie di Inbound Marketing.
Questa modalità prevede di essere trovati dagli utenti attraverso la creazione e diffusione di contenuti che intercettano bisogni ed esigenze specifiche là dove si presentano.
Per questo, una buona fetta del lavoro dovrebbe essere dedicata alla conoscenza approfondita del proprio pubblico, dei canali da esso più frequentati e dal reperimento delle query più utilizzate per cercare prodotti/servizi che riguardano l’identità aziendale da promuovere.
Una recente ricerca condotta dalla piattaforma di buzz monitoring, BuzzSumo, sul mercato americano, dimostra come la produzione di materiali sia di gran lunga maggiore rispetto alla reale richiesta di informazioni e come la maggior parte di questi contenuti non venga neppure condiviso.
Lo studio dimostra che solo il 50% degli articoli pubblicati ottiene l’8% (o anche meno) di condivisioni.
Si può quindi presumere che nei prossimi mesi l’operato dei marketer e di chi si occupa di realizzare e distribuire contenuti per proprio conto o per conto dei brand in modo naturale, cioè senza ricorrere a campagne a pagamento, diventerà ancora più sfidante.
Per fortuna le attività legate al content marketing e alla promozione dei contenuti sui social media, anche se richiedono tempo per essere espletate, sono pressoché gratuite e vengono semplificate da molti tool disponibili anche nella versione free per pianificare tutte le attività anche sul lungo periodo.
Il buon posizionamento di un contenuto nei risultati organici non può prescindere dalla sua promozione ed è opinione di molti marketer che lo sforzo impiegato per la produzione debba essere pari se non maggiore rispetto alla sua promozione.
Allo scopo, risultano particolarmente vincenti i cosiddetti canali “owned media”, cioè quelli di proprietà del brand su cui si può avere il pieno controllo, come lo sono la newsletter, i siti con dominio proprietario, le app e le community ad esse legate.
Come posizionare i tuoi contenuti in modo organico
– condividi il contenuto su tutti i canali su cui sei presente;
– instaura relazioni/collaborazioni con altri professionisti del tuo settore per creare una rete di supporto alle tue/loro attività;
– rielabora vecchi contenuti, magari quelli che in passato hanno già ottenuto un buon riscontro in termini di visualizzazioni e interazioni (commenti e condivisioni). Gli articoli già pubblicati, infatti, hanno un ciclo di vita molto più lungo di quello che puoi immaginare e piuttosto che investire tempo e risorse nel realizzarne di nuovi, puoi fare un esperimento su quanto hai già pubblicato;
– rielabora contenuti già pubblicati sotto una nuova forma, ad esempio realizzando ebook, infografiche, pdf scaricabili che puoi utilizzare come “merce di scambio” per trasformare i visitatori in lettori fidelizzati, ma anche utili per essere condivisi su canali diversi da quelli con cui siamo partiti, come Pinterest per le infografiche o Slideshare per le presentazioni.
Come detto all’inizio, la sfida al posizionamento dei contenuti all’interno del traffico organico, utilizzando strategie di Inbound Marketing, diventerà sempre più agguerrita, ma crescerà al contempo anche il divertimento e la soddisfazione di vedere raggiunti i propri obiettivi.
P.s.: leggi la nostra intervista a Maura Cannaviello