Lo scorso 21 marzo uno dei social network più famosi e utilizzati è arrivato a compiere la veneranda età (veneranda in termini di web) di 10 anni di attività, un lungo periodo di tempo in cui internet è notevolmente cambiato, così come la considerazione delle persone e dei professionisti in particolare sull’effettiva importanza della Rete.
Twitter ha compiuto da poco più di una settimana 10 anni e in giro per il web non si sono letti altro che articoli in merito, tutti tesi a sottolineare la grande importanza che il social ha avuto in questo lungo lasso di tempo ma anche a mettere ben in risalto le grandi difficoltà attuali.
Dieci anni in un ambito come quello informatico equivalgono sostanzialmente a un’intera Era geologica.
Ne è passato di tempo dal periodo in cui i primi social erano considerati solo un piccolo passatempo per i nerd e per coloro che avevano più tempo da perdere su internet; siamo passati da realtà un tempo fortissime come MySpace che col tempo hanno dovuto cedere il passo ai nuovi arrivi, soprattutto al social che più di tutti ha stravolto non solo il web ma anche le vite di ognuno di noi, ovvero Facebook.
Subito dopo il social di Zuckerberg, anche Twitter si è fatto promotore di questa grande rivoluzione potremmo dire culturale, un periodo di tempo che ha visto diventare i Social Media degli strumenti indispensabili per il lavoro e per le strategie di marketing di qualunque azienda.
In una società come quella attuale, in cui siamo tutti connessi e in cui ogni individuo ha la possibilità di accedere alla Rete 24 ore su 24, l’importanza dei social network in ambito professionale arriva a livelli estremi.
Se attualmente è impensabile per un’azienda non avere un sito web, allo stesso modo è inconcepibile non utilizzare i social per pubblicizzare i propri prodotti, per aumentare la visibilità del proprio brand e per interagire con gli utenti potenzialmente interessati.
Strumenti dunque importantissimi, un ruolo di primo piano che Twitter ha avuto e che tutto sommato continua ad avere ancora oggi in qualunque Social Media Strategy che contempli l’utilizzo del social dei conguettii per la propria strategia pubblicitaria.
Ma quale futuro si può prevedere per Twitter, viste le recenti difficoltà soprattutto nei confronti di una concorrenza sempre più forte e agguerrita?
Si è molto parlato in questi mesi della decisione di eliminare il limite di 140 caratteri dai tweet, una decisione che ha fatto storcere il naso ai professionisti del settore secondo i quali in tal modo Twitter non farà altro che “rinnegare se stesso” nel tentativo di somigliare sempre di più a Facebook, il leader dei social che a furia di novità come Instant Articles e Canvas continua a mantenere un ruolo di primissimo piano.
In chiusura possiamo dir questo: i 10 anni di Twitter rappresentano una ricorrenza molto importante, un simbolo della grande rivoluzione che il web sta apportando nel mondo della comunicazione e del lavoro.
Allo stato attuale però, viste le difficoltà e l’apparente disaffezione di utenti e professionisti, occorre chiedersi quale sarà il futuro di Twitter: avrà ancora un ruolo di primo piano nel settore del Social Media Marketing?
Tu cosa ne pensi? Scrivici nei commenti il tuo pensiero in merito.
Certo, Twitter si trova di fronte a scelte non facili: se da una parte il CEO Jack Dorsey ha smentito l’innalzamento del limite dei 140 caratteri – scelta a mio avviso saggia – è altrettanto vero che qualcosa deve cambiare.
Un po’ di speranza arriva dal crescente successo della Museum Week, che in questi giorni celebra la terza edizione.
Ecco, forse Twitter dovrebbe investire più energie in eventi di questo tipo, perché no? :)
L’importante è che Twitter continui a mantenere ben salde le sue caratteristiche base, senza cercare di somigliare per forza di cose a qualcun altro (leggi Facebook). Anche se, bisogna dire, più che il social di Zuckerberg, gli elementi che potrebbero causare la grand caduta di Twitter potrebbero essere proprio le nuove realtà emergenti, come Instagram e Pinterest.