Siri e Google Now, pericolo hacker. Ecco come difendersi
Una falla, una via in cui i cyber-criminali potrebbero aprire una breccia e causare ingenti danni. Ecco quanto hanno scoperto alcuni ricercatori che hanno preso di mira due software molto popolari attualmente, ovvero Siri e Google Now, trovando il modo di metterli ko, ma andiamo con ordine.
Sia Google Now che Siri sono ritenuti dei sistemi di assoluta affidabilità, sulla carta si tratta di sistemi sicuri e abbastanza affidabili. Ma forse questa grande affidabilità non è stato altro che uno specchietto per le allodole, o meglio possiamo sottolineare come il termine “affidabile” non vada inteso alla stregua di “infallibile”, ed è proprio su questo concetto che stiamo concentrando le nostre parole.
No, Siri e Google Now non sono infallibili e possono essere “attaccati” dai malintenzionati che si aggirano in Rete alla ricerca di ghiotte occasioni per causare dei problemi.
Siri e Google Now, i punti di forza che diventano elementi di debolezza?!
Per quanto l’affermazione precedente possa sembrare esagerata, il caso in questione non fa altro che confermarci tali dubbi. Da assistenti personali i due software possono dunque diventare il punto debole del nostro smartphone, aprendo così la strada alle incursioni malevole degli hacker.
I due ricercatori francesi, Chaouki Kasmie e José Lopes Esteves, hanno pubblicato un pezzo in cui hanno spiegato in modo chiaro in che modo gli hacker potrebbero sfruttare Siri e Google Now per creare dei danni.
Sostanzialmente, un hacker potrebbe istruire Siri per aprire un sito pericoloso, inviare SMS a servizi premium, recapitare Spam o minacce di Phishing, e tante altre cose abbastanza pericolose e dannose per l’utente. comunicare con Siri e con Google Now senza che l’utente se ne accorga, per quanto la cosa possa apparire assurda è proprio quello che hanno fatto i due ricercatori francesi.
Come difendersi da questo pericolo? Per ora, l’unica soluzione che viene ipotizzata è quella di disattivare Siri e/o GoogleNow quando il telefono è bloccato. Attendiamo soluzioni ufficiali da parte di Apple e Android.