Marketing

Uno sguardo nel digital marketing: intervista a Miriam Bertoli

Rieccoci nuovamente con il nostro appuntamento del martedì. Questa volta ci distanziamo un attimo (nemmeno più di tanto) dalla solita “Vita da SEO” che ha visto come protagonisti sul nostro blog specialisti come Giorgio Taverniti, Andrea Moro e ultimamente Emanuele Tolomei.

L’ospite di oggi è Miriam Bertoli, docente e consulente di digital marketing con una particolare attenzione alle piccole e medie imprese. Dal 2004 scrive per il suo blog, e di recente ha pubblicato “Web marketing per le PMI” un manuale di successo sul web marketing giunto alla seconda edizione. Diamo ora la parola al nostro ospite.

  • Come hai iniziato ad occuparti del tuo settore, quello del digital marketing? Si tratta di un frutto di una tua formazione personale, o si tratta di una scelta giunta quasi “per caso”?Ho cominciato a lavorare nel marketing digitale quando ancora non si chiamava così ed è successo per una serie di “coincidenze incoraggiate”, come le chiamo io. Dopo la laurea magistrale in Lingue e Letterature Straniere, a metà 2000, ho risposto a un annuncio di lavoro online per una posizione di SEO specialist con conoscenza di inglese e spagnolo. Il colloquio è stato un colpo di fulmine: avrei usato la rete delle reti, internet, per mettere in comunicazione persone dentro e fuori dalle aziende, da ogni parte del mondo. Che poi è il motivo per cui avevo scelto anni prima di cambiare città e privilegiare una facoltà umanistica. Negli anni poi ho continuato a studiare, molto. Dal 2011 sono consulente freelance e negli anni il mio ambito di competenze si è molto allargato: ho fatto un Master in marketing e comunicazione, giro il mondo per partecipare agli eventi più importanti sul tema del marketing digitale, seguo corsi e dedico ogni giorno almeno 20 minuti a lettura e aggiornamento.
  • Nel tuo libro “Web marketing per le PMI”, uscito da poco nella seconda edizione aggiornata e ampliata, vai a toccare diversi contenuti molto interessanti. Ho trovato di grande interesse la parte dedicata ai Social Media (Facebook, Twitter ecc.). Quanto pensi siano importanti i social network per stilare una buona strategia di marketing?La prima edizione di Web marketing per le PMI è stata davvero un successo di vendite, perché ha intercettato un bisogno: un manuale completo e accessibile a chi si avvicina al web marketing e ha bisogno di un punto di ingresso a questa materia tanto complessa, di una mappa per orientarsi e poi eventualmente approfondire con corsi o altre letture specifiche. Anche in questa seconda edizione ho dedicato naturalmente molto spazio ai social media, che sono per molte aziende un luogo fantastico per incontrare i propri clienti, raccontarsi, promuovere e vendere. Il passaggio fondamentale è comprendere quale strategia adottare, in quali social media essere presenti in modo attivo e non dimenticare che su Facebook la componente di advertising è ormai imprescindibile.

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  • Secondo la tua personale esperienza, quali pensi siano le più gravi pecche che commettono le aziende per quanto riguarda la comunicazione digitale?

    Non occuparsene.
  • Parlaci un po’ delle tue video lezioni di marketing, chiamate #venicelessons. Molto volentieri :-) Le Venice Lessons sono un format che ho sviluppato con l’obiettivo di trasferire contenuti “seri” sul marketing digitale in un contesto fuori dal comune, i canali di Venezia visti da una gondola o da posti meravigliosi come Piazza San Marco. Il nostro cervello apprende meglio quando è stimolato anche nelle emozioni e nella curiosità e spiegare i passaggi principali per la definizione di una strategia di marketing digitale in gondola, va proprio in questa direzione. Hanno avuto molto successo, il prossimo mese ne gireremo di nuove e nei piani futuri ho la traduzione in inglese, per renderle le Venice Lessons accessibili a imprenditori, manager, studenti o curiosi di tutto il mondo.
  • Per quanto riguarda il marketing digitale, quali pensi siano gli strumenti necessari per sviluppare al meglio il proprio lavoro?Il primo strumento è l’ambizione, ma vale a mio avviso ormai per tutte le professioni. Serve poi una tavola da surf virtuale, unita a un buon binocolo. Surfare sulla enorme mole di informazioni a cui ogni giorno siamo esposti e mettere a fuoco nel dettaglio alcune fonti e alcuni temi di riferimento, è l’unica modalità per sopravvivere e restare aggiornati, con qualità ed efficienza.

 

  • Come ultima domanda volevo chiederti un consiglio per i giovani che decidono di iniziare un percorso professionale simile al tuo. Chi meglio di te può fornire dei consigli adeguati?!Ne ho due :)
    Il primo è investire nella proprio formazione. La scarsa barriera all’accesso che molti strumenti del marketing digitale hanno – pensiamo a quanto sia semplice aprire una pagina Facebook, per esempio – non deve trarre in inganno: parliamo di marketing e non ci si può improvvisare. Il secondo è avere dei progetti propri con cui sporcarsi le mani, condividere quello che si impara, toccare con mano cosa funziona e cosa no.

Un grande ringraziamento da parte di Keliweb a Miriam Bertoli, a cui facciamo un grosso in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera.

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