Twitter ammette la propria incapacità su troll e abusi
Clamorosa, ma onesta, ammissione fatta dal CEO di Twitter, Dick Costolo, che senza giri di parole ha ammesso che ”Facciamo pena quando si tratta di affrontare abusi e troll!”.
Frase forte che però mette in risalto l’onestà intellettuale da parte di Costolo che ammette, senza problemi, l’incapacità del social di fronteggiare alcuni problemi del web. Questa ammissione, avvenuta tramite una nota interna, mette in evidenza come il social dei cinguettii sia alla ricerca di una soluzione adeguata per questo tipo di problematica.
Questo discorso va a toccare alcuni temi scottanti che riguarda il mondo dei social network, come il bullismo digitale, con non poche implicazioni anche sul piano finanziario e dei profitti. E col rischio di perdita degli utenti.
Nella sua nota ai dipendenti di Twitter resa nota dai media Usa, Costolo ha riconosciuto responsabilità personali nell’incapacità della società a prendere di petto un problema che, si legge nella testo secondo quanto riferisce il Washington Post, potrebbe costare a Twitter ”utente affezionato dopo utente affezionato”.
Twitter è da sempre stato un social riconosciuto come una sorta di portabandiera della massima libertà di espressione, arrivando dunque ad ammettere di avere questa cronica incapacità di fronteggiare questi problemi.
Infine, Costolo ci ha tenuto a sottolineare come l’accordo appena stipulato tra Twitter e Google non prelude ad alcun “matrimonio” tra i due big del web. Il CEO di Twitter ha confermato che il gruppo, in crisi di utenti, sta cercando di
allargare la sua presenza. “Ma – ha aggiunto – ci piace correre come una società indipendente”. L’accordo con Google permetterà di rendere Twitter più visibile sul motore di ricerca, e dunque visibile a un numero maggiore di persone, il che potrà garantire al social dei cinguettii un ritorno ad alti livelli dopo un periodo un po in chiaroscuro.
Vincenzo Abate