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Realtà virtuale: il ruolo della startup Magic Leap

 

La realtà virtuale sarà il nuovo porto in cui andrà ad attraccare il veliero che ci porta verso il futuro. Uscendo dalla metafora, possiamo dire che in un futuro ormai prossimo un nuovo tipo di tecnologia si attesterà sempre di più come status quo del settore tecnologico. La realtà aumentata muoverà il mercato dei prossimi anni andando a causare duelli e scontri tra i grandi colossi del settore, cosa per altro già iniziata un po di tempo fa con le prime “schermaglie” tra Google e Samsung.

In questo settore che conquisterà l’attenzione nel prossimo futuro, una startup si propone come marchio da seguire: Magic Leap. Si tratta di una società che sembra voglia portare la tecnologia su un piano successivo, un passo avanti verso il futuro, una valida e reale alternativa ai dispositivi tecnologici che oggi dominano il mercato. Magic Leap rappresenta forse il rimpiazzo degli smartphone ora tanto in voga? Probabilmente sarà proprio così.

Nell’ottica che propone Magic Leap, non ci sarà più bisogno di utilizzare display, punto sulla quale sembra assolutamente convinto Rony Abovitz, CEO della società. Finanziata direttamente da Google, Magic Leap si prepara a immettere le proprie idee e i propri progetti nel settore.

Secondo Abovitz, un giorno gli occhiali per la realtà aumentata creati dalla startup verranno usati proprio al posto dei dispositivi mobili che vengono utilizzati attualmente. Potete approfondire l’argomento leggendo l’interessante articolo in merito redatto da recode.net.

Per adesso non abbiamo molti dati concreti su Magic Leap, da quel poco che si sa emerge fuori un quadro del tutto surreale che, però, potrebbe rappresentare la nostra realtà tra un po di tempo. Balzata agli onori della cronaca per i grandi finanziamenti ricevuti negli scorsi mesi (proprio da Google), Magic Leap si discosta da progetti analoghi come HoloLens di Microsoft grazie soprattutto all’utilizzo di una tecnologia plenottica che evita i fastidiosi effetti collaterali dati dall’uso del 3d stereoscopico.

Vincenzo Abate

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