Rich Snippet, forse non tutti sanno di cosa si tratta per la precisione, ma visto che potrebbero risultare estremamente utili forse è meglio fare un po di chiarezza e di spiegare, nella maniera più dettagliata possibile, di cosa stiamo parlando e il modo migliore per poterli utilizzare.
Ovviamente, partiamo dalla domanda basilare: cosa sono gli Snippet? Si tratta sostanzialmente di ciò che vediamo nei risultati di ricerca di Google, ovvero il titolo e la descrizione del sito. I Rich Snippet sono degli elementi presenti nei risultati di ricerca oltre gli stessi Snippet, che riflettono proprietà contenute all’interno del sito web.
Gli Snippet hanno lo scopo di dare agli utenti un’idea dei contenuti della pagina e del motivo per cui sono pertinenti alla query.
Queste proprietà si evidenziano tramite i microdata ed il web semantico, che serve a far si che i dati vengano letti da un motore di ricerca in maniera fruibile, non ambigua e trasparente.
Quindi, se Google comprende i contenuti delle nostre pagine può creare Rich Snippet, cioé informazioni dettagliate utili per gli utenti che utilizzano query specifiche. Facciamo un po di chiarezza con un piccolo esempio: nello Snippet relativo a un ristorante potrebbero essere visualizzati la recensione media e i prezzi.
Ebbene, questi Rich Snippet consentono agli utenti di capire se il nostro sito è pertinente alla loro ricerca e potrebbero generare un numero maggiore di clic sulle tue pagine. Appare quindi chiaro come i Rich Snippet possano rappresentare degli strumenti estremamente utili per il successo del nostro sito web.
E’ testato che i risultati di ricerca che presentano i Rich Snippet, aumentano la percentuale di clic (CTR). I risultati di ricerca che offrono più informazioni rispetto ad altri, hanno maggiori possibilità di essere cliccati.
Ora, andiamo in maggiormente in dettaglio. Sono previsti tre passaggi per i Rich Snippet, vediamoli uno per uno.
- Scegliere un formato di markup: Google consiglia di utilizzare i microdati, ma sono supportati tutti i tre formati che seguono. Non occorre conoscere questi formati, ma avere una conoscenza di base del codice HTML. I tre formati sono quindi: microdati, microformati, RDFa. La specifica dei microdati HTML5 consente di assegnare un’etichetta ai contenuti per descrivere un tipo di informazione specifico, come per esempio recensioni e varie informazioni. I microdati utilizzano semplici attributi nei tag HTML per assegnare nomi brevi e descrittivi a elementi e proprietà. Per saperne di più sui microdati, ti invito a leggere questo articolo che potrebbe esserti di grande aiuto per approfondire l’argomento. I microformati sono semplici convenzioni (note come entità) utilizzate nelle pagine web per descrivere uno specifico tipo di informazioni, per esempio recensioni. Ogni entità possiede delle proprietà. RDFa è un modo per associare etichette ai contenuti al fine di descrivere uno specifico tipo di informazioni. Questi tipi di informazioni sono definiti entità ed ognuna di esse possiede svariate proprietà.
- Eseguire il markup dei nostri contenuti: Google supporta i Rich Snippet per vari tipi di contenuti, ecco quali: prodotti, recensioni, eventi, musica, ricette, attività commerciali.
- Verificare il codice di markup: Non dobbiamo far altro che utilizzare lo strumento di test per i dati strutturati per assicurarci che Google possa estrarre i dati di cui abbiamo eseguito il markup. Dopo che avremo aggiunto e testato il codice di markup per i Rich Snippet, Google lo rileverà alla successiva scansione del nostro sito.
Teniamo bene a mente che per aggiungere il markup HTML possiamo utilizzare Evidenziatore di dati per aiutare Google a comprendere i contenuti delle nostre pagine. Si tratta di uno strumento per i webmaster che fa capire a Google lo schema dei dati strutturati presenti sul tuo sito web. Possiamo utilizzare Evidenziatore di dati per taggare i campi di dati sul nostro sito con il puntatore del mouse. Dopodiché Google potrà presentare i nostri dati in modo più accattivante.
Vincenzo Abate