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Corea del Sud: malware si introduce in una centrale nucleare

Una notizia che non ci lascia certo tranquilli, e che apre la strada a tutta una serie di cattivi pensieri che è meglio ricacciare indietro, anche se un po di timore rimane. Inutile farsi fantasie distruttive e apocalittiche, di certo la cosa fa riflettere e per un attimo ci lascia perplessi e timorosi. Quanto accaduto in Corea del Sud lascia il segno soprattutto per il luogo che è stato colpito dal malware: una centrale nucleare!

Ovviamente, l’attenzione per gli attacchi informatici in una centrale nucleare è ai massimi livelli, visto che alcuni errori potrebbero portare a disastri terrificanti. E un errore è stato commesso, purtroppo, in Corea del Sud: un malware è riuscito ad introdursi nel sistema di ventilazione di uno degli impianti nucleari del paese, sfruttando un device infetto connesso ad uno degli apparecchi presenti nel complesso.

Ma come ha fatto un malware ad introdursi in una centrale nucleare? Secondo il ministro dell’energia della Corea del Sud, il virus è stato introdotto tramite una chiavetta USB non autorizzata, metodo già utilizzato nel corso di un attacco ad una centrale nucleare in Iran.

Gli attacchi portati su chiavette USB sono diventati sempre più pericolosi a causa della loro grande capacità di mimetizzarsi, il che li rende estremamente difficili da individuare. Una sorta di minaccia fantasma pronta a colpire in ogni momento e nei punti chiave. Un’indagine organizzata dalla Korea Hydro & Nuclear Power Co ha portato alla luce questo grave problema.

Che si tratti di un attacco portato dalla Corea del Nord, paese così vicino eppure così divenuto così distante negli ultimi 60 anni? Questa è l’ipotesi che sta girando sul web in queste ore e che spaventa maggiormente.

Vincenzo Abate

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