L’accordo siglato fra Google e Microsoft permetterà un cambiamento di notevole importanza: il cloud si sposta verso un assetto in cui le aziende potranno mescolare applicazioni e infrastruttura di fornitori diversi. Big G ha annunciato tre miglioramenti al Google Compute Engine.
La principale novità riguarda il supporto ai database Sql Server, ai repository di documenti SharePoint e alle caselle di posta Exchange Server, che possono ora essere eseguite sulla Google Cloud Platform.
Il primo annuncio è l’ingresso della Google Cloud Platform nel programma Microsoft License Mobility, nato per permettere ai clienti Windows di transitare più facilmente verso cloud diversi da Azure.
Il secondo annuncio riguarda la disponibilità di Windows Server 2008 R2 Datacenter Edition, in beta, per tutti i clienti del cloud di Google. Questo è quello che si legge sul blog della società: “Sappiamo che i nostri clienti eseguono alcuni dei loro workload critici su Windows e che desiderano un deployment rapido, alte performance e la possibilità di estendere i loro data center nella nuvola”.
L’ultima novità riguarda il lancio di una versione di Chrome Rdp (l’applicazione che permette di connettersi in remoto a sistemi Windows utilizzando Chrome) ottimizzata per la Google Cloud Platform e disponibile gratuitamente sul Compute Engine. In questa versione, l’app consente di creare sessioni di remote desktop verso i sistemi Windows all’interno di Google Compute Engine, senza la necessità di installare ulteriore software.
Nel quadro del discorso, parlando di cloud e di aziende che garantiscono questa tipologia di servizi, non possiamo che non ricordare come Keliweb sia un nome di punta del mercato italiano, conosciuta sul mercato per la qualità del servizio e per i vantaggi economici.
Vincenzo Abate