Mercato smartphone: Samsung giù, Apple da record
Così va il mercato, un giorno ci si trova in alto, mentre il giorno successivo il tuo concorrente lancia sul mercato un prodotto che lo fa decollare e tu non riesci a tenere il passo. E’ quello che sta accadendo su per giù a Samsung nel mercato degli smartphone, con un netto calo che fa rumore e a cui fa contraltare il boom clamoroso di Apple.
La casa di Cupertino pregusta infatti vendite record nel periodo natalizio con i suoi iPhone, mentre Samsung si lecca le ferite per gli insuccessi del suo Galaxy S5. A confermare tutto questo sono gli analisti di Kgi Research e i giornalisti del Wall Street Journal. I primi hanno reso note le loro previsioni per le vendite Apple che dovrebbero essere clamorose: si pensa che nel quarto trimestre dell’anno in corso dovrebbero essere venduti oltre 71 milioni e mezzo gli iPhone venduti, numeri che segnerebbero un incremento dell’82 per cento rispetto allo stesso periodo 2013. La parte del leone spetterebbe all’iPhone 6, con quasi 42 milioni di pezzi venduti, seguito dall’iPhone 6 Plus, che potrebbe superare i 15 milioni di pezzi. Numeri da capogiro che segnano il momento d’oro della Mela.
Sul fronte Samsung, invece, il clima è completamente diverso. Un articolo di analisi pubblicato dal Wall Street Journal svela come siano state clamorosamente disattese le previsioni di vendita dello smartphone di punta di Samsung, il Galaxy S5. Siamo di fronte ad un vero e proprio flop commerciale senza precedenti: Samsung avrebbe prodotto il venti per cento di pezzi in più rispetto a quanto fatto per il dispositivo della generazione precedente, ma le vendite sono a dir poco deludenti: il 40 per cento in meno di quanto venduto nei primi tre mesi dal momento del lancio con il Galaxy S4.
In numeri assoluti, Samsung avrebbe venduto 12 milioni di pezzi dell’S5, contro i 16 milioni fatti registrare con il predecessore. A soffrire in modo particolare sarebbe il mercato cinese (-50 per cento, calo dovuto probabilmente alla crescita di Xiaomi), mentre l’unico mercato con un trend positivo sarebbe quello statunitense.
Vincenzo Abate
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