Sweetie, la bimba virtuale che mette nei guai i pedofili
L’associazione Terre des Hommes ha creato Sweetie, la bambina virtuale che mette nei guai i pedofili della rete, sciacalli sempre pronti ad adescare i più giovani. Ma con questa invenzione anche per questi personaggi deviati avranno molto più da rischiare, e questo rappresenta l’ennesima dimostrazione che l’informatica e la tecnologia possono dare un grandissimo contributo per la sicurezza degli individui, soprattutto dei più giovani che, nella loro ingenuità possono cader preda della malizia degli adulti.
Rapidi sono stati i risultati portati a compimento da Sweetie: sono ventidue i pedofili italiani che hanno cercato di adescare la bambina virtuale, ed ora gli investigatori sono sulle loro tracce. In Australia c’è già stata la prima condanna, due anni di carcere per il “predatore sessuale” Scott Robert Hansen, personaggio recidivo.
Sweetie non è una bambina in carne ed ossa bensì un sofisticato avatar in 3D creato dall’organizzazione no profit olandese Terre des Hommes. Un’esca per pedofili, che ha agito silenziosamente per un anno ed è riuscita a “incastrare” ventimila pedofili in 65 nazioni. A novembre dell’anno scorso Terre des Hommes ha consegnato un rapporto all’Interpol, che a sua volta ha allertato la polizia di tutto il mondo.
Ovviamente ora Sweetie non è più attiva visto che il suo volto ormai è noto, ma se non altro è un piccolo segnale di rivolta verso coloro che approfittano dell’innocenza dei giovanissimi stuprandone l’essenza. Siamo certi che sarà proprio l’informatica a dare un significativo e decisivo rapporto per la battaglia contro la pedofilia che deve essere condotta in maniera celere visto che i dati sono allarmanti: stando alle cifre fornite dalle Nazioni Unite e dall’FBI statunitense, in ogni momento vi sono 750.000 predatori sessuali collegati a Internet. Una realtà inaccettabile!
Vincenzo Abate