
Già nei mesi scorsi Microsoft Azure aveva esteso il supporto ai contenitori Docker sulle sue macchine virtuali Linux, ma ora l’azienda ha deciso, in maniera congiunta con Docker, di annunciare l’integrazione di una nuova tecnologia di contenierizzazione che sarà disponibile a partire dalla prossima versione di Windows Server, con il pieno supporto agli strumenti messi a disposizione da Docker.
Microsoft Open Tech contribuirà alla partership e costruirà tutte le infrastrutture necessarie a partire da quelle già esistenti e programmate per il supporto dei contenitori Docker di Linux in Microsoft Azure. Secondo l’accordo, quindi, il Docker Engine per la completa gestione dei contenitori di runtime funzionerà nella prossima versione di Windows Server e tale motore sarà appositamente sviluppato per Windows Server come un progetto open source. Le immagini Docker Engine per Windows Server saranno disponibili in Docker Hub, che a sua volta sarà integrato direttamente in Azure in modo che sia accessibile attraverso l’Azure Management Portal e l’Azure Gallery. Allo stesso modo, i contenitori Windows Server saranno disponibili nei client Docker e forniranno un ambiente operativo di runtime isolato, portatile e a risorse controllate per l’esecuzione di qualsiasi applicazione.
Il supporto a Docker e alla nuova tecnologia di contenierizzazione di Windows Server non fanno altro che aggiungere altre novità a quelle già annunciate per il test nella preview tecnica di Windows Server rilasciata di recente.
Con questa novità, coloro che hanno in esecuzione un mix di carichi di lavoro suddivisi fra Windows Server e Linux avranno la possibilità di creare contenitori Docker per eseguire le applicazioni su qualsiasi installazione del nuovo Windows Server e potranno anche usare la tecnologia di Microsoft per creare contenitori capaci di migrare le applicazioni da Windows a Linux.
Vincenzo Abate