Google Maps scopre il fondo dell’Oceano
Grazie a nuove fotocamere che permettono di catturare scatti su aree 20 volte superiori Google vuole realizzare la mappa 3D dei fondali marini.
L’obiettivo di un gruppo di studiosi statunitensi che stanno imparando a usare degli obiettivi “fisheye” (obiettivi in grado di fotografare a più di 180°) nelle acque delle isole Keys in Florida è quello di realizzare una mappa dei principali fondali marini in stile street view dando la possibilità agli utenti di visitare e spostarsi per i fondali come il celebre sistema di Google maps fa sulla terra ferma.
Su Google Maps è già possibile visionare le acque della barriera corallina in autstralia e nei caraibi ma è la prima volta che questa tecnologia viene applicata nella acque statunitensi.
L’obiettivo dell’operazione è duplice:
- in primis permettere agli utenti di effettuare viaggi in località difficilmente raggiungibili o dal costo proibitivo
- controllare e monitorare lo stato ambientale delle zone fotografate
La fotocamera usata dall’equipe ha una forma sferica con 3 obiettivi SVII (gli stessi usati per realizzare le immagini di Street View.
Non essendo disponibile un’automobile per il trasporto la macchina è legata a un sommozzatore.
Ovviamente la macchina è in grado di registrare anche i dati GPS e di unire le foto per creare panoramiche a 360°.
I fondi per finanziare il progetto sono stati trovati grazie alla partnership con un centro di studi fondato dalla compagnia assicurativa Catlin, Google e molte altre aziende di primo piano in america.
Terminati i fondali Americani il progetto verrà riproposto nel Sudest Asiatico.