
Abbiamo già affrontato precedentemente il discorso sulla scelta dell’estensione del proprio dominio web; oggi analizzeremo la scelta dell’altra parte che compone il nome di un sito, ovvero la parte più legata al nostro brand cioè il nome.
I fattori che influenzano questa scelta sono molteplici e di seguito elencheremo quelli che, a nostro avviso, necessitano di una maggior attenzione:
- un nome breve
- facile da digitare, da capire e da ripetere
- originale e non facilmente confondibile
Ed ecco nel dettaglio le motivazioni che ci spingono a darvi questi consigli.
Un nome breve risulta più facile da inserire, quindi favorirà il ritorno degli utenti sul vostro sito in quanto basterà ricordarsi pochi caratteri per essere sul sito.
Non a caso i domini con nomi composti da 3 lettere sono esauriti da tempo e il loro valore commerciale risulta essere molto alto.
Il nome del nostro sito deve essere facile da digitare, da comunicare agli amici e sia per scritto che a voce.
Infatti per noi sarà importante, oltre ai normali sistemi di distribuzione dei contenuti (attraverso social network come facebook, twitter, linkedin, g+ e altri) che i nostri utenti contribuiscano a diffondere il nostro sito tra i loro amici anche a voce. Purtroppo spesso il nome del sito si rivela un ostacolo in quanto non sempre è semplice da ripetere correttamente e finisce che l’argomento o l’interesse passa in secondo piano perdendo la sua forza comunicativa; se invece il nostro nome è chiaro e semplice sarà per i nostri utenti molto più facile visionarlo e farlo visionare.
Inoltre il nostro nome del sito dovrà essere originale e possibilmente non confondibile con nomi di altri siti.
Ad esempio se stiamo facendo un blog di ricette dobbiamo evitare nomi simili ad altri blog di settore per evitare che il nostro lavoro vada a portare traffico a loro o nel peggiore dei casi a rafforzare il loro brand.
Una buona pratica è di evitare l’uso di trattini (“-“) o altri simboli in quanto non favoriscono la fase di memorizzazione e aiutano spesso a generare errori di digitazione da parte degli utenti.
Inoltre è bene non usare, soprattutto per siti italiani, troppe lettere straniere come la w o la j e la y in quanto, non facendo parte del normale linguaggio quotidiano, durante la comunicazione è molto probabile che gli utenti sbaglino nello scriverle, comunicarle o trasmetterle.