Il Trademark Clearinghouse(in sigla TMCH) è il meccanismo pensato da ICANN, l’ente che si occupa da sempre di questo genere di attività, per facilitare agli utenti l’appropriazione dei nomi a dominio basati su un marchio registrato. Esistono infatti numerosi nomi che sono facile preda del cybersquatting, ovvero la pratica secondo cui vengono registrati in massa da utenti non autorizzati a farne uso per poi, in molti casi, essere rivenduti a prezzi molto alti agli interessati. Sottoponendo il proprio marchio al TMCH, invece sarà possibile garantire una sorta di priorità nella registrazione del dominio che contenga una specifica parola “riservata”, e – almeno nelle intenzioni – sarà altresì possibile essere avvisati via email dell’eventualità che ci sia un possibile furto di nome, specie con l’arrivo delle nuove estensioni.
A differenza del discutibile meccanismo di “prenotazione” dei domini che abbiamo analizzato tempo fa sul blog, il Trademark Clearinghouse sembra essere l’unico sistema efficace per assicurarsi una registrazione prima che esca sul mercato. Ovviamente per poterne usufruire si dovrà dimostrare che quel determinato brand è effettivamente il nostro, in modo da accedere ad un meccanismo che sarà, se non di totale “protezione” dagli abusi, quantomeno molto vicino ad esserlo visto che si svolge in piena collaborazione con ICANN. Fermo restando che si tratta di un mondo attualmente inesplorato e con ripercussioni parzialmente imprevedibili, in una prima fase si potrà riservare a se stessi la registrazione di domini annessi alla propria proprietà intellettuale, mentre (in secondo luogo) essere presenti nel database del Trademark Clearinghouse ci permetterà di sapere tempestivamente di qualsiasi registrazione “sospetta”. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito ufficiale dell’iniziativa trademark-clearinghouse.com.