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5 tool gratuiti per analisi SEO

L’analisi di un sito ai fini dell’ottimizzazione sui motori passa spesso, per non dire sempre, attraverso alcuni comodi tool gratuiti che, il più delle volte, servono ad effettuare un’analisi del sito sotto due punti di vista:

  1. da un lato si effettua l’analisi delle pagine del sito, di title e meta-description;
  2. dall’altro si analizzano i backlink al sito rilevati dal tool.

Si tratta di analisi automatizzate che possiedono dei limiti (ad esempio non dicono nulla sulla reale pertinenza di una pagina rispetto ad una query di ricerca), ma che possono a volte servire per analizzare aspetti magari non considerati in passato. Si faccia comunque attenzione quando si utilizzano questi strumenti perchè, in molti casi, è meglio ricorrere all’aiuto di una consulenza vera e propria e, soprattutto, queste misurazioni di ordine puramente numerico-statistico sono spesso parziale, a volte inesatti per non dire (nei casi più complicati) inadeguate a rappresentare la situazione reale del sito.

L’analisi di questi strumenti è riservata, in altri termini, a chi abbia già sufficente familiarità con i concetti basilari che abbiamo analizzato su questo blog in passato, e sempre col beneficio del dubbio visto che si tratta, in molti casi, di strategie di marketing per incoraggiare, mediante tool gratuiti, un crescente numero di clienti ad utilizzare servizi SEO a pagamento. Attenzione, infine, al fatto che un tool in inglese potrebbe rivelarsi completamente inaguato ad analizzare il traffico italiano.

#1 SEOrush

Fornisce un’analisi del sito locale e globale, che possiamo inserire nella casella apposita in termini di:

  1. informazioni WHOIS del dominio;
  2. data di creazione del sito;
  3. tempo medio di caricamento;
  4. nazionalità del sito

A livello locale le informazioni fornite sono:

  • lunghezza del title
  • presenza della meta-description
  • traffico stimato da Quantcast
  • eventuali errori W3C
  • PageRank (TM)

Si ricorda che i title troppo lunghi, così come le description, vengono a volte tagliate dai motori, e che in generale su ogni pagina devono assumere questa forma:

<title>Inserire un titolo accurato e pertinente per ogni pagina.</title> 
<meta name="description" content="Inserire una descrizione accurata e pertinente per ogni pagina." />

A livello globale le informazioni fornite da SEOrush sono:

  1. numero di pagine indicizzate su Bing;
  2. numero di pagine indicizzate su Yahoo!;
  3. numero di pagine indicizzate su Google;
  4. presenza su Dmoz.org (la più grande directory mondiale di siti di ogni genere)
  5. informazioni sul traffico stimato da altri competitor;
  6. informazioni relative ai social bookmark acquisiti.

#2 Anchor Text Over Optimization

Fornisce un’analisi del sito in termini leggermente più specifici, ovvero relativi all’eventuale sovraottimizzazione delle ancore: se è vero che le anchor text in un certo senso “guidano” utenti e motori di ricerca per quanto riguarda il posizionamento, e lo influenzano in misura per la verità piuttosto indefinita, è bene preoccuparsi di un eccesso di backlink con la stessa chiave perchè potrebbero essere visti con sospetto da Google. Ovviamente non tutte le chiavi hanno la stessa importanza, ed esistono certamente eccezioni alla regola: in ogni caso è plausibile che la tabella di report che vi apparirà sia relativa solo ad un sottoinsieme di link rispetto a quelli totali. Il tool non può tenere conto, inoltre, degli eventuali link in disavow che avrete sottoposto.

Di seguito si riporta un esempio del report generato da quello che, in un certo senso, è lo strumento più utile, quantomeno nell’idea di base, di questa lista.

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#3 Ahrefs

Un altro buon tool per analizzare le ancore ed i link in ingresso, con differenti viste dei dati ed una visione d’insieme che, in certi casi, può essere davvero illuminante: la versione gratuita mostra solo i primi dati disponibili, ma è già sufficente in certi casi per avere un’idea, e per analizzare i competitor più forti del settore. Permette di generare un numero incredibile di report differenti in termini di backlink, analizzare le ancore, generare confronti fino a cinque siti diversi e si può valutare di prendere la versione a pagamento. Certamente da provare ma, anche qui, da non prendere certamente come “oro colato” nè come se fosse un consulente “umano”.

#4 Open Site Explorer

Altro strumento abbastanza interessante, che mette in primo piano i backlink migliori di ogni sito, ovviamente sempre in base ad un indice statistico interno.

Fornisce i seguenti indici qualitativi stimati, sito per sito:

  1. domain authority
  2. page authority
  3. metriche di pagina (title/description)
  4. metriche social
  5. lista dei backlink al sito fornito in ingresso, ordinata per rank interno

Può andare bene anche questo per estrapolare qualche informazione extra sui nostri competitor.

#5 Majestic SEO

Forse il più completo della lista, fornisce vari report molto ordinati e ben fatto graficamente (quindi adatti ad essere presentati al cliente, se serve), ed è relativo tra l’altro allo stato del sito in termini di indicizzazione, analisi backlink, distribuzione complessiva di anchor text con annessa frequenza, ed indici di qualità denominati Trust Flow e Citation Flow. Probabilmente uno degli strumenti più usati anche in Italia per quanto, anche qui, valgano le riserve espresse all’inizio.

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