
In questo articolo torniamo a parlare di ottimizzazione per i motori di ricerca analizzando i dieci punti principali che ogni SEO dovrebbe tenere sempre a mente.
Abbiamo introdotto nei precedenti post sull’argomento SEO una serie di suggerimenti su come iniziare a lavorare, comprendere le anchor text, l’attributo nofollow, le eventuali anomalie del webmaster tools ed i migliori social bookmark per il proprio lavoro di promozione: in questo articolo andremo a vedere meglio i dieci principi fondamentali che un SEO non dovrebbe mai dimenticare.
- Analizzare prima di ogni cosa il settore di appartenenza del sito, cercando di raccogliere il maggior numero possibile di informazioni preventive: solo in questo modo, infatti, sarà possibile racimolare un sufficente numero di idee, in itinere, che potranno applicarsi nel medio-lungo periodo.
- Analizzare l’indicizzazione delle pagine mediante l’operatore site: (vedi questo esempio) al fine di verificare che titoli e descrizioni siano massimamente pertinenti almeno per le prime due pagine di risultati di ricerca: se così non fosse, modificare title e description in modo che siano brevi e sufficentemente incisivi.
- Garantire la massima variabilità dei link in ingresso durante l’acquisizione dei link (link building): questo permetterà di costruire dei “profili di link” (si veda la spiegazione sulla natura dei link profile) che non facciano insospettire Google e farvi rischiare un ban.
- Fare in modo che i link esterni siano prioritariamente utili – o inseriti in contesti tali – per l’utente che li troverà, a prescindere dal PageRank e da altre metriche “secche”. Una regola d’oro che molti SEO, ancora oggi, per eccesso di pigrizia o fretta tendono a tenere poco o nulla in considerazione.
- Tenere d’occhio periodicamente il Webmaster Tools per monitorare il traffico in ingresso, il che vi fornirà sempre un quadro realistico sulla situazione del vostro sito e dei vostri visitatori.
- Cercare ogni giorno di ottenere almeno un paio di link con anchor text variabili: ovviamente il tutto non deve affatto diventare un’ossessione, bensì una pratica naturale da applicare con costanza per far crescere il livello del proprio sito.
- Non mirare esclusivamente ai link in ingresso, ma anche sulle citazioni del sito in forma testuale (brandizzazione) in modo da incrementare l’indice SEO denominato convenzionalmente “saturazione dei motori di ricerca”.
- Tenere d’occhio periodicamente Google Analytics, facendo attenzione al fatto che, in prima istanza, la provenienza delle fonti di traffico non sia troppo sbilanciata sui motori di ricerca ma ci siano anche siti referral presenti.
- Sfruttare elementi creativi ed originali che possano incentivare il link baiting: le strategie di content marketing e di realizzazione di contenuti propri (video, white-paper di approfondimento, blogging ecc.) che vi rendano un punto di riferimento per il settore del vostro sito.
- Utilizzare i portali di newsmastering (il migliore è attualmente scoop.it) per categorizzare e valorizzare i contenuti del proprio sito, senza pero’ pensare ad essi come semplici link in ingresso da ottenere nel maggior numero possibile.
Cosa ne pensate? Nei commenti potete esprimere il vostro parere e suggerire eventuali punti mancanti!
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