
Si presume che entro il 2011 gli indirizzi IP su protocollo IPv4 non saranno più sufficienti. I paesi asiatici, come India e Cina con alta densità di popolazione richiedono tantissimi nuovvi IP, e l’attuale struttura non può più reggere quest’ondata di nuove richieste. Già dal 2006 l’ICANN ha reso disponibile il protocollo IPv6 sui server DNS. Il passaggio da IPv4 al nuovo sarà graduale, e durerà fino a circa il 2025 in modo da dare il tempo a tutti di adeguarsi, visto che IPv4 è il protocollo più utilizzato in rete.
Il nuovo protocollo porta con se tanti vantaggi, uno su tutti l’aumento considerevole del numero di indirizzi IP. Attualmente IPv4 permette di gestire 232 indirizzi. IPv6 permetterà di gestire 2128 indirizzi. Ciò permetterà ad ogni singolo utente di suddividere la rete a proprio piacimento. Infatti si presume che ad ogni utente verrà concessa un’intera sottoclasse, ivnece di un singolo IP (come avveniva con IPv4).
I primi 10 numeri del nuovo indirizzo IPv6 descriveranno la funzionalità del dispositivo a cui verrà assegnati, ad esempio un server dati, un telefono cellulare, un telefono voip etc. Tale caratteristica permetterà di rendere gli IPv6 come se fossero dei numeri di cellulare personali (infatti viene definito IP Personale) proprio perchè il protocollo IPv6 no dipende dalla rete fisica. Tali caratteristiche però complicano considerevolmente il routing.
Un Esempio di indirizzo IPv6 è:
2001:acb8:65a2:a8d3:5006:5e2e:3765:1124.
Inoltre se un gruppo di 4 cifre è composto da tutti zeri come ad esempio:
2001:acb8:65a2:a8d3:0000:5e2e:3765:1124.
può essere compresso con:
2001:acb8:65a2:a8d3:0:5e2e:3765:1124.
Mentre una sequenza di più zeri come ad esempio:
2001:acb8:65a2:0000:0000:0000:3765:1124.
Può essere compressa con:
2001:acb8:65a2:0:0:0:3765:1124.
oppure ancora più sinteticamente
2001:acb8:65a2::3765:1124.
Mentre uno zero iniziale di un gruppo di 4 cifre può essere omesso:
2001:acb8:65a2:08d3:5006:0e2e:3765:1124.
diverrà
2001:acb8:65a2:8d3:5006:e2e:3765:1124.
La transazione avverrà lentamente, ed è chiamata dual stack, perchè le macchine che utilizzano IPv6 comunicheranno con quelle che usano ancora IPv4 attraverso un secondo stack che lavora in parallelo a quello IPv6. quando un computer si collegherà alla rete sarà il DNS a dire a quale stack appoggiarsi, se per IPv4 o IPv6. La maggior parte dei nuovi router e modem che si acquistano sono pronti per IPv6.