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Consigli per scrivere sul web

Devo essere sincero, quando ho iniziato questo lavoro non ero ben sicuro di aver capito appieno ciò di cui l’azienda avesse bisogno.

Per me la scrittura è sempre stata specchio dell’anima, il miglior metodo per comunicare emozioni, sensazioni, punti di vista e intere visioni del mondo.

Tentare di comunicare qualcosa non è un qualcosa di semplice, ma nel vasto e infinito campo della scrittura creativa ognuno di noi ha la possibilità di sbizzarrirsi e di infarcire il testo con stilemi e abbellimenti di vario tipo, acrobazie semantiche, proporre sostanzialmente un proprio stile e un proprio linguaggio che ti renda riconoscibile.

Scrivere per il web, però, è una cosa ben diversa!

Questa è una considerazione che ti ripetono fin dal primo momento ma che, in realtà, devi assimilare da solo giorno per giorno. Occuparsi di un blog aziendale non è così semplice come possa sembrare a un primo acchito.

Pubblicare ogni singolo giorno contenuti che possano non solo essere interessanti per i lettori ma che siano in grado di “spingere” l’utente a compiere una determinata azione… ragazzi, è una faticaccia!

Parliamoci chiaro: se parliamo di un ambito business, se ti occupi di un blog WordPress messo sù allo scopo di convertire… allora devi fare in modo che il blog converta, non ci sono alternative. Non conta quante visite tu faccia giorno per giorno, puoi fare anche 2.000 visite al giorno ma se il blog non converte il gioco non vale la candela.

Come ottenere conversioni il blog?

Bella domanda… un quesito che mi ha letteralmente tolto il sonno per i primi tempi in cui ho portato avanti questo tipo di lavoro, cercare di comprendere come poter fare per far sì che il blog potesse non solo essere un mezzo per attirare utenti a caso ma uno spazio in cui proporre contenuti utili per un target ben preciso.

Col tempo, con l’esperienza giorno dopo giorno e con lo studio di alcuni testi di grande importanza e che consiglio (per esempio, il libro di Alessio Beltrami Come vendere con il blog aziendale) arrivi a capire che il tuo modo di scrivere deve cambiare.

Addio a tutti gli abbellimenti e ai periodi sofisticati, per ottenere risultati sul web devi scrivere contenuti di una certa qualità ma, soprattutto, è importante il modo in cui questi vengono proposti.

A tal proposito, secondo quella che è stata fino a questo momento la mia esperienza di Web Writer e di Blogger avente la responsabilità di occuparsi del blog di uno dei maggiori Provider Hosting su territorio nazionale, ho capito alcune cose che mi sento di poter suggerire.

Ecco quali sono secondo me i migliori consigli per chi deve creare contenuti aziendali:

#Utilità, scrivere per gli utenti e non per se stessi

Sembra un concetto scontato ma ti assicuro che non lo è.

Chi ama scrivere tende sempre (inutile negarlo) a mettere tutto se stesso in quello che scrive, sbattere su carta (o su foglio elettronico) il proprio Io per comunicare qualcosa.

Bene, non dico che devi completamente rinunciare a essere quello che sei e a dare un tuo tono a ciò che scrivi, ma nella scrittura per il web il punto centrale su cui focalizzare l’attenzione non sei tu, è il lettore!

Devi scrivere pensando al target dell’azienda, ai suoi bisogni e alle sue difficoltà, in modo tale da riuscire a proporre qualcosa di utile. Solo così gli utenti si interesseranno a ciò che scrivi sul blog, altrimenti perderai solo tempo con vuoti esercizi di stile.

Vallo a spiegare all’azienda per cui lavori che non hai tenuto conto dei bisogni degli utenti perché sentivi la necessità di dar sfogo al tuo Io…

#Sintesi, articoli suddivisi in paragrafi 

Non lo nascondo, per mesi non ho fatto altro che dare un’occhiatina agli articoli scritti da coloro che sono universalmente riconosciuti come i migliori blogger in circolazione (lo faccio ancora oggi, inutile negarlo) per tentare di carpire qualche segreto.

Attenzione però, non bisogna copiare uno stile o un tipo di linguaggio, altrimenti non sarai altro che un pallido clone che non reggerà mai il passo con chi con quel linguaggio personale ha creato un vero e proprio marchio di fabbrica.

Personalmente seguo diversi blogger per leggere i loro articoli sempre molto interessanti e da cui posso approfondire diversi argomenti, ma soprattutto posso comprendere come strutturare al meglio un pezzo.

Cosa ho imparato da gente di grande esperienza e incredibile bravura come Francesco Ambrosino e Ludovica De Luca? Beh, tra le tante una cosa mi sento di sottolineare: rendere il testo semplice per la lettura, non solo da un punto di vista stilistico.

Perciò ricorda, utilizza periodi brevi ma concisi, elenchi puntati, paragrafi e quant’altro… suddividi il testo per bene, così da rendere piacevole e semplice la lettura, ricordati che l’utente che verrà a leggere il tuo articolo non ha tempo da perdere e vuole avere tutte le informazioni senza troppe chiacchiere.

#SEO, tieni sempre in conto che c’è Google

Per uno che viene dal settore, se così vogliamo definirlo, della scrittura creativa, il ruolo centrale di Google diventa una delle più grandi seccature con la quale fare i conti.

No, non puoi farne a meno e non si può aggirare!

Se vuoi scrivere contenuti aziendali sul web devi per forza di cose fare i conti con Big G e con le stramaledette regole dell’indicizzazione SEO.

Si tratta in buona sostanza di un processo di ottimizzazione del testo (oltre che di tutti gli elementi che compongono un sito web, ma qui parliamo di scrittura) in modo che i contenuti possano essere ben indicizzati sul motore di ricerca.

Questo è uno dei motivi principali che rendono la scrittura per il web così diversa da quella creativa. Ciò che scrivi deve piacere a Google tanto quanto ai lettori del blog, e per entrare nelle grazie del motore di ricerca devi per forza di cose rispettare i suoi regolamenti.

Scrivi per il blog di un’azienda che vende determinati prodotti? Bene, allora quello che devi fare è fare una bella ricerca con Google AdWords e scovare quelle che sono le keywords principali su cui impostare il tuo lavoro. Su quelle parole chiave devi costruire il tuo pezzo, a seconda anche delle ricerche degli utenti.

Utilizzo (moderato) di keywords, link di approfondimento di qualità e che possono essere realmente utili al lettore per avere maggiori informazioni su un determinato argomento, ottenere backlink da fonti di un certo spessore (cosa non semplice).

Tutte queste attività per avere maggiori speranze che Google si accorga della tua bravura e decida di premiarti portando i tuoi contenuti direttamente in prima pagina nei risultati di ricerca, a seconda ovviamente delle diverse query inserite dagli utenti.

#Scrittura, devi farlo comunque bene

Cercare di farsi notare positivamente da Google, mettere da parte il proprio “Io letterario” e utilizzare le keywords principali nel testo, ok… siamo d’accordo… ma ciò non toglie che i contenuti debbano comunque essere scritti in un certo modo.

Massima attenzione quindi nella scrittura degli articoli, leggi e rileggi con attenzione ciò che hai scritto, controlla le fonti e, soprattutto, non copiare mai parti di testo di altri!

#Stile, non devi proprio scomparire…

Prima ti ho detto che per scrivere contenuti per il web devi necessariamente mettere da parte il tuo estro a favore di un modo di fare metodico, privo di elucubrazioni troppo elaborate per puntare al nocciolo e cercare di rispondere al meglio a quelle che sono le diverse esigenze del tuo pubblico.

Tutto questo è vero, ma forse “abbiamo ancora una tenue speranza” come disse il mitico Bruno Pizzul durante i rigori tra Italia e Brasile di USA ’94. Ok, lì le cose andarono male, almeno per noi, ma il concetto base resta.

A venire incontro al nostro bisogno di esprimerci in qualunque modo e in ogni possibile contesto è proprio… Google. Si, proprio il motore di ricerca che ci ingabbia con le sue regole ci restituisce la speranza di far uscire ciò che abbiamo dentro, seppur in minima parte.

Sto parlando ovviamente di stile e di modi di esprimersi. Secondo quelle che sono le opinioni degli addetti ai lavori, Google sta evolvendo verso nuovi orizzonti in cui non è importante solo l’utilizzo di keywords ma anche l’aspetto semantico di un testo.

Spazio dunque alla qualità della scrittura oltre alla mera utilità? Può darsi, cosa che ti permette di avere un minimo argine di manovra per dare un po’ di sfogo alla tua fantasia e alla tua creatività.

Quello che devi fare è trovare un tono, un tuo stile, un modo di esporre i contenuti che rispetti sia le esigenze degli utenti che anche il tuo sacrosanto desiderio di mettere in mostra le tue capacità letterarie e di mettere in risalto la tua personalità.

Si tratta solo di trovare una giusta via di mezzo.

Se quello che scrivi risulta essere davvero utile ai lettori, con il giusto inserimento di link di approfondimento e di utilizzo delle benedette parole chiave che hai selezionato, allora forse resta un po’ di spazio per personalizzare il tuo stile.

Prendi spunto dai migliori ma non essere un clone di nessuno, mettiti alla prova e buttati. Solo il tempo ti dirà se il tuo stile ha una sua presa sugli utenti o se forse sarebbe il caso di rivedere qualcosa.

Ricordiamo che per creare un diario online stabile e veloce è necessario individuare il servizio web adatto: in questo caso, senza dubbio il servizio hosting WordPress è quello che fa per te.

2 commenti

  1. Come giustamente ricordato, tutto dipende dagli obiettivi che ci si pone.

    L’espressione di sé totale e senza vincoli, è meglio riservarla al proprio blog personale (che non è detto non debba a sua volta diventare una fonte di soddisfazioni anche professionali, eh!)

    1. Esatto Andrea, tutto dipende dagli obiettivi che l’azienda pone. Non è semplice seguire e rispondere ai bisogni del target di riferimento. Ma non per questo bisogna rinunciare al proprio stile…

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