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La psicologia della comunicazione web, intervista a Francesca Ungaro – Seconda Parte

Rieccoci qui con la seconda parte dell’intervista a Francesca Ungaro, professionista che ci offre un punto di vista diverso e ancora più approfondito del solito, un modo di vedere che va a cercare i processi psicologici che si celano dietro la comunicazione aziendale.

Dopo la prima parte pubblicata a inizio settimana, riprendiamo la discussione con Francesca per approfondire altri aspetti della comunicazione web.

  • Sei anche una Social Media Manager, mi scuserai ma non posso esimermi dal chiederti un paio di cose in tal senso. Innanzitutto ti chiedo questo: quale pensi sarà l’evoluzione dei social network? Si parla di intelligenza artificiale e chatbot che conversano con e come gli esseri umani, quale può essere secondo te il domani dell’attività aziendale sui social?

È una domanda a cui tutti noi vorremmo poter dare una risposta certa.
Scherzando, posso dire che i Blog stessi sono stati dati per morti più volte – a favore della maggior attività sulle piattaforme di Social Network – ma restano ancora il fondamento della nostra attività online.

Personalmente l’Intelligenza Artificiale non mi spaventa, perché i cambiamenti non mi spaventano. E penso che se i robot prenderanno il posto degli esseri umani, dovremo cambiare anche noi. Cambieremo le modalità di svolgere il lavoro umano. Che non sarà più quello di costruire servizi/oggetti, ma di sviluppare sempre di più la Creatività.

Il mondo delle Idee non sarà compromesso da nessun tipo di chatbot, perché è unica prerogativa dell’essere umano.

  • Cosa ne pensi di Twitter e del suo recente calo apparentemente senza fine? Pensi che il social dei cinguettii possa avere ancora una sua importanza nella Social Media Strategy di domani, oppure vedi un futuro dominato esclusivamente da Facebook e dalle nuove realtà che puntano sull’aspetto visuale, come Instagram e Pinterest?

Ammetto che sono molto di parte: per me Twitter è il principale strumento di lavoro e il Social Network – anzi, come lo nomina il suo SEO, la piattaforma di informazioni RealTime – che amo di più. 

Sono, quindi, in fremente attesa che Twitter riprenda il suo ruolo e che rimanga più che mai competitivo e solido. Ha sicuramente una strada difficile davanti, ma credo che nella Social Media Strategy di domani possa avere un futuro, a patto di rimanere fedele alle sue caratteristiche distintive. 

Certamente non sarà facile, soprattutto se non interviene un “qualche colosso” capace di rivelarne spese e progetti, dal momento che da oggi a cinque anni si ritiene che il mondo Social diventerà all’80% costituito da video. E non parlo molto di Pinterest – che uso poco – ma ovviamente di Facebook e di tutto il mondo di funzionalità e applicazioni che gli appartiene, da Instagram a Messenger.

Il futuro è video, lo Storytelling avrà la meglio grazie alle immagini, Instagram ha raggiunto il doppio degli utenti attivi di Twitter e Snapchat – applicazione di messaggistica istantanea – non arresta la sua crescita.

Twitter, dunque, risulta a oggi parecchio meno coinvolgente e deve puntare sulle sue funzioni video di Periscope e di Vimeo di cui sta, infatti, aumentando la lunghezza dei video.

  • Oltre alle competenze web, Francesca Ungaro è anche una psicologa professionista. Sinceramente, quanto ti aiuta conoscere i meccanismi della mente umana per l’attività in Rete?

Mi aiuta tantissimo, anzi, è fondamentale per me.

Arrivando non giovanissima sui Social Network e sul Web, ho preferito dare voce alle mie competenze, alla mia preparazione precedente – formativa e pratica -, evitando di spaziare su qualsiasi argomento potesse attirare attenzione.

Il mio è un lavoro di nicchia, preferisco orientarmi in verticale sugli argomenti da trattare.

La Rete in sé non è tanto poi diversa dal mondo offline, diciamo che lo è perché cambiano gli strumenti di comunicazione e il Web dà voce a tutti, permettendo dinamiche di interazione in cui Spazio, Tempo e Linguaggio Non Verbale spariscono. 

Le dinamiche psicologiche, quindi, – ai miei occhi – emergono ancora più chiaramente: la presenza di uno schermo tra la realtà fisica delle persone le amplifica a dismisura e al tempo steso ne rende ancora più evidenti le incongruenze.

  • Sempre rimanendo in ambito “psicologico”, quale pensi possano essere i cardini su cui impostare il tono di voce di un blog aziendale? Quali sono le emozioni che dobbiamo toccare e quali freni ci troveremo a dover scardinare? Un tuo parere.

ll Web e i Social Network sono strumenti di comunicazione che devono essere usati con una giusta formazione e una adeguata educazione. Questo concetto è fondamentale per impostare il tono di voce di un blog aziendale.
Sicuramente, poi,
serve empatia e tutto il mondo emozionale che crea – anche se virtualmente – relazioni vere con i nostri interlocutori. Lettori o clienti che siano.

Anche saper ascoltare è essenziale per mantenere concrete interazioni.

Deve essere scardinato, invece, tutto ciò che è un freno alla nostra credibilità e affidabilità. Il lettore e/o cliente deve potersi fidare di noi perché comunichiamo trasparenza e citiamo, se serve, fonti attendibili.

Diamo, quindi, un’immagine di noi quasi tangibile, che rispecchi la realtà: questo porterà il blog ad affermarsi grazie alla nostra reputazione professionale.

  • Un consiglio da parte tua per coloro che volessero iniziare un percorso professionale simile al tuo, ovviamente parlo del settore web.

Il mio consiglio spassionato, da professionista che lavora da pochissimi anni nel settore Web, è sempre e comunque quello di leggere, leggere, leggere e non fermare mai il desiderio di imparare cose nuove.

Ogni giorno io imparo cose nuove.

La formazione è indispensabile, soprattutto in un mondo – come quello Digitale – in cui le novità sono quotidiane ed è nostra responsabilità saper usare bene gli strumenti della Rete.

Lo ripeto fino ad essere antipatica :D

E’ nostra responsabilità usare i Social Network e Web nel modo più adeguato e istruttivo per tutti: sono solo mezzi di comunicazione e siamo noi a doverli governare. Impariamo a farlo da chi è più esperto di noi con umiltà, intelligenza e apertura al confronto.

Ringraziamo Francesca Ungaro per la sua cortesia e per aver accettato il nostro invito, è stata una lunga intervista su cui ogni lettore può tirar fuori diversi spunti su come portare avanti la comunicazione propria o dell’azienda per cui lavora.

Grazie Francesca, buon lavoro!

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